@ - Dopo più di due anni dal "ban", l'ex presidente Donald Trump ha postato il suo primo messaggio su Facebook. "I'm back"
"I'm back", "sono tornato". Il momento è arrivato. Dopo più di due anni dalla sospensione dalla piattaforma social, l'ex presidente Donald Trump ha pubblicato il suo primo messaggio su Facebook. "Sono tornato", ha scritto. Il post è accompagnato da un breve clip di 12 secondi risalente alla campagna vittoriosa del 2016, in cui il tycoon dice ai suoi fans: "Scusatemi se vi ho fatto aspettare, ma era un affare complicato. Complicato".
Trump fu sospeso dalla piattaforma di Zuckerberg, così come dai suoi account Instagram e Twitter, in seguito alla rivolta al Campidoglio del 6 gennaio 2021; tuttavia, Meta Platforms, proprietaria di Facebook e Instagram, ha annunciato all'inizio di quest'anno che il suo accesso agli account sarebbe stato ripristinato. Nick Clegg, presidente degli affari globali di Meta ed ex politico liberale del Regno Unito, ha affermato che la società ha stabilito che il magnate non è più un "serio rischio per la sicurezza pubblica".
"Facebook ha bisogno di me"
Come ricorda Fox News, prima dell'annuncio di Meta sull'imminente ritorno di The Donald sulla piattaforma, la sua campagna aveva confermato a Fox News Digital che stava discutendo di un potenziale reintegro con il Ceo Mark Zuckerberg. Trump, tuttavia, ha minimizzato, sottolineando il fatto che Facebook aveva perso ben 700 miliardi di dollari da quando il suo "ban" è entrato in vigore. "Se ci riportassero indietro, li aiuterebbe molto, e per me va bene", ha detto Trump. "Ma loro hanno bisogno di noi più di quanto noi abbiamo bisogno di loro".
Il ritorno di Trump sulla piattaforma arriva mentre la corsa per la Casa Bianca del 2024 è in fermento. Finora il tycoon è stato raggiunto nella corsa alle primarie repubblicane dall'ex ambasciatore delle Nazioni Unite e ed ex governatrice della Carolina del Sud, Nikki Haley, dall'uomo d'affari multimilionario Vivek Ramaswamy e dal businessman del Michigan Perry Johnson. Anche se il più grande e temibile sfidante, il governatore della Florida Ron DeSantis, deve ancora annunciare la sua candidatura. Nei sondaggi il testa a testa è proprio fra DeSantis e Trump.
Possibile incriminazione per l'ex presidente
L'ex presidente deve fare i conti con i suoi guai giudiziari. L'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan, nei giorni scorsi, ha chiesto un incontro con le forze dell'ordine in vista di una possibile incriminazione del tycoon la prossima settimana, secondo una fonte del tribunale citata da Fox News. Il portavoce di Trump, Steven Cheung, ha commentato la notizia attaccando duramente il procuratore distrettuale Alvin Bragg, definendo la sua indagine una "caccia alle streghe" e accusandolo di essere a servizio del presidente Biden e dei "democratici radicali". "Il presidente Donald J. Trump è completamente innocente, non ha fatto nulla di sbagliato, e anche i più grandi e radicali democratici di sinistra lo stanno chiarendo", ha detto Cheung. "Dalla Russia alla bufala di Mueller, alle bufale dell'impeachment 1 e 2, e persino al raid illegale di Mar-a-Lago, i democratici hanno indagato e attaccato il presidente Trump da prima che fosse eletto - e hanno fallito ogni tempo".
L'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan, secondo quanto riportato dal New York Times, ha recentemente segnalato agli avvocati del tycoon che potrebbe affrontare accuse penali per aver pagato segretamente una pornostar, il che suggerisce che i pubblici ministeri si stanno avvicinando a un atto d'accusa contro l'ex presidente. L'inchiesta di Manhattan, che dura da quasi cinque anni, si concentra su un pagamento di 130.000 dollari alla pornostar Stormy Daniels, che ha affermato in passato di avere una relazione con il magnate. Il pagamento, secondo l'accusa, è stato effettuato negli ultimi giorni della campagna presidenziale del 2016 da Michael Cohen, l'ex faccendiere di Trump.
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