@ - La Lituania ha bloccato i treni con le merci colpite dalle sanzioni Ue scatenando l’ira dei russi.
Treni merci diretti a Kaliningrad sono stati bloccati in Lituania, passaggio obbligato dalla Russia all’enclave russa. La piccola regione è incuneata tra Lituania, Polonia e Mar Baltico: circondata quindi da paesi della Nato. I treni merci trasportavano prodotti sanzionati dall’Ue e per questo Vilnius ha deciso di fermare il passaggio. Ma questo rischia di portare ad una escalation del conflitto estendendolo ai paesi baltici.
Le tensioni tra Lituania e Russia aumentano perché Vilnius non intende cedere e sbloccare il passaggio ai treni merce. «La situazione è più che seria», ha dichiarato Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, definendo «senza precedenti e illegale» questa decisione della Lituania di bloccare i treni merce. Intanto il ministro degli esteri ha minacciato il paese baltico avvisando che “la Russia si riserva il diritto di agire per proteggere il suo interesse nazionale”.
La reazione della Russia potrebbe portare a devastanti conseguenze
Questo fronte potrebbe essere anche più pericoloso di quello in Ucraina perché coinvolgerebbe paesi dell’Ue e quindi della Nato. Il conflitto qui non sarebbe limitato e se Mosca decidesse di intervenire militarmente in Lituania sarebbe molto pericoloso. Ma Vilnius si difende dicendo che loro non hanno fatto niente ma si sono solo limitati ad applicare le sanzioni decise dall’Ue chiarendo che il collegamento non è stato chiuso e che beni e persone non sanzionate possono attraversare i confini per arrivare a Kalinigrad.
Non sono le prime tensioni che si verificano nella regione. I cieli di Kalinigrad e dei paesi baltici sono stati teatro di scontri tra Nato e Russia e negli ultimi mesi queste incursioni aeree non autorizzate si sono intensificate. Quello che preoccupa di più l’Alleanza atlantica è che nell’enclave russo è presente un arsenale missilistico e probabilmente anche testate nucleari.
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