domenica 27 marzo 2022

I fedelissimi di Putin scomparsi con i codici nucleari

 @ Che fine hanno fatto Sergei Shoigu, ministro della difesa, e Valery Gerasimov, capo di stato maggiore delle forze armate?

Si intensifica il giallo intorno al ministro della difesa russo Sergei Shoigu e al capo di stato maggiore Valery Gerasimov. Entrambi sembrano scomparsi. Shoigu non compare pubblicamente dall’11 di marzo. Una notizia molto strana dato che compariva in tv quasi ogni giorno. Ma da quell’ultima apparizione pubblica di più di dieci giorni fa non si hanno tracce di lui. Secondo i giornalisti investigativi russi di Mediazona e Agentstvo Shoigu e Gerasimov sono i due uomini più vicini a Vladimir Putin. Ai due appartengono due delle tre password per lanciare un attacco nucleare, la terza è di Putin ovviamente.

Il giallo dei due fedelissimi scomparsi con le password nucleari

Secondo un comunicato del Cremlino, Shoigu ha partecipato il 18 marzo a un appuntamento ufficiale. Alcune indiscrezioni, non confermate, parlano di problemi di cuore e di salute del ministro. Ma questa notizia non è stata confermata da fonti ufficiali. “Il ministro della difesa ora ha molte preoccupazioni. C’è un’operazione militare speciale in corso. Non è il momento per l’attività mediatica. È abbastanza comprensibile“: così il portavoce del Cremlino ha liquidato i dubbi dei giornalisti.

Vladimir Putin

La comparsa di ieri ha sollevato nuovi dubbi. Il ministro è riapparso in un videocollegamento durante un consiglio di sicurezza. A destare curiosità è stato il suo insolito abbigliamento. In un angolino dello schermo appariva vestito in giacca e cravatta e non con la divisa militare d’ordinanza. Inoltre, secondo alcuni sembra essere un video in loop, quindi registrato e non realmente presente.

Il mistero della presunta morte di Gerasimov
L’altro fedelissimo di Putin in possesso dei codici per attivare un attacco nucleare è il capo di stato maggiore delle forze armate, Valery Gerasimov. Anche quest’ultimo sembra essere scomparso dall’attività pubblica. Anche Gerasimov non comparse dall’11 marzo scorso, stesso giorno di Shoigu.

L’allarme arriva dagli omologhi americani Lloyd Austin e Mark Milley che hanno provato a mettersi in contatto con loro. Il gen. Gerasimov, 45 anni, due settimane fa era stato dato per ucciso dagli ucraini. L’ex capo di stato maggiore della 41/ma Armata, ha partecipato alla Seconda guerra in Cecenia e alle operazioni militari russe in Siria, oltre che all’annessione della Crimea nel 2014. La notizia della morte del generale, mai confermata, è arrivata dal ministero della Difesa di Kiev.

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