@ - Continuano le manovre di sei navi da guerra russe nel mare del Canale di Sicilia. Manovre costantemente monitorate dalla Nato. Intanto il ministero della Difesa assicura che tutto sarebbe sotto controllo e che si tratterebbe di operazioni di routine. La situazione del Mediterraneo però non starebbe affatto passando inosservata alla luce della crisi in atto in Ucraina.
Lo stato maggiore stempera l’allarme
“In relazione al passaggio di un gruppo navale russo nel canale di Sicilia, lo Stato maggiore della Difesa precisa che la formazione sta effettuando un transito in acque internazionali e non viola la sovranità degli Stati rivieraschi”. Lo conferma la nota ufficiale dello stato maggiore. “La Nato sta seguendo la navigazione del gruppo navale sin dalla partenza, avvenuta a metà gennaio dai porti di Severomorsk (Flotta del Nord) e da Baltijsk (Flotta del Baltico), e continuerà a monitorane il transito. Né le forze Nato e né la formazione navale russa hanno posto in essere comportamenti o volontà escalatorie”, precisa ancora la nota.
La flotta in direzione della Crimea?
La flotta russa è composta da sei navi, progettate per trasportare e far sbarcare circa 60 carri armati e oltre 1.500 soldati. Salpata a metà gennaio dal Mare del Nord, la flotta da sbarco russa ha varcato Gibilterra e ieri ha cominciato ad attraversare il canale di Sicilia. Secondo la ricostruzione fornita dal quotidiano “La Repubblica”, quella flotta potrebbe puntare in direzione della Crimea, per rafforzare il contingente russo in vista di un possibile assedio delle forze di Mosca intorno all’Ucraina. Preoccupa anche l’estrema vicinanza tra lo schieramento russo e le forze navali statunitensi, che proprio in questi giorni stanno conducendo esercitazioni al largo della Calabria.
Le navi seguite a distanza dalla Nato
Il transito della flotta russa sta creando apprensione in Occidente e le strutture della Nato stanno monitorando attentamente le mosse. Domenica pomeriggio un pattugliatore Boeing EP-8 Neptune è decollato ad esempio da Sigonella e ha sorvolato le sei navi insieme ad un P72 della Aeronautica italiana. Inoltre il convoglio russo è seguito da navi da guerra della Nato tra cui un incrociatore Usa ma anche unità francesi, spagnole e britanniche all’ingresso del Mediterraneo.
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