@ - L'inviata di Striscia la Notizia chiede agli islamici di Milano di prendere le distanze dai fondamentalisti tornati al potere in Afghanistan. La reazione è sconvolgente: alcuni di loro giustificano i talebani.
I talebani? "Secondo me hanno ragione". Anzi, di più. "Sono proprio bravi". L'altra faccia dell’Islam di casa nostra, quella più inquietante e problematica, si è disvelata in tv davanti ad una semplice domanda: "Vuole prendere posizione contro il fondamentalismo?". Lo schiacciante interrogativo, posto dall'inviata di Striscia la Notizia Rajae Bezzaz ad alcuni intervistati di cultura musulmana, ha riservato più di qualche amara sorpresa. In un servizio trasmesso ieri sera, la reporter del programma di Canale5 aveva cercato di capire cosa pensassero gli islamici di Milano dei talebani tornati al potere in Afghanistan. L'esito dell’esperimento è stato però piuttosto sconvolgente.
Aggirandosi per le strade del capoluogo lombardo, l'inviata di Striscia aveva chiesto ad alcuni musulmani di scagliare simbolicamente una ciabatta contro il cartonato di un talebano armato. Un gesto quasi goliardico ma allo stesso tempo dal fortissimo significato culturale. Eppure, di fronte alla facile possibilità di prendere le distanze dagli estremisti, la maggior parte degli intervistati si è rifiutata di esprimere il dissenso. Anzi, alla visione della sagoma del talebano, uno degli interpellati ha usato toni assolutori: "È vero, è un terrorista… ma in fondo è sempre un musulmano". Un altro, invece, ha addirittura esclamato: "Secondo me ha ragione".
A quel punto, a nulla è valso il tentativo dell’inviata Rajae di spiegare che i talebani avessero sottomesso le donne imponendo loro il velo integrale. "Mi sembra giusto, per il musulmano è sempre giusto il burka!", ha ribattuto un intervistato. E un altro ancora, indicando il cartonato dell’islamista armato, ha osservato: "Lui è bravo". Voci e testimonianze raccolte in pieno giorno per le vie di Milano e non in un sobborgo di Kabul.
Fortunatamente, davanti alle telecamere di Striscia sono apparse anche alcune donne che – se pur in netta minoranza – hanno avuto il coraggio di abbattere il simbolico bersaglio. Il loro comportamento ha però scatenato anche reazioni sconsiderate proprio all'interno della comunità islamica. Ad un tratto, infatti, un musulmano ha dapprima inveito contro la coraggiosa Rajae, che non si è lasciata intimidire. Poi sono scattate le minacce nei confronti di una madre che aveva "osato" protestare contro l'oppressione del regime di Kabul verso le donne e le bambine. "Tu sei una gran put…! Hai colpito quell’immagine e non ne conosci il valore", ha esclamato l'individuo riferendosi all'effige del talebano. In tv, l'allarmante istantanea di un'integrazione in alcuni casi lontana, se non addirittura impossibile.
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