giovedì 19 agosto 2021

Afghanistan, la diretta – Da Kabul ad Asadabad, protesta in strada nel giorno dell’indipendenza. Ancora spari sulla folla: “Almeno 4 morti”. Pechino difende i talebani: “Sono più sobri e razionali”

@ - LA CRONACA ORA PER ORA - Man mano che passano i giorni, le promesse del movimento al potere vengono smentite dalle testimonianze che arrivano dal Paese. Non per la Cina, che invece parla di "un atteggiamento positivo". L'avvertimento di Borrell (Ue): "Non lasciamo il controllo a Cina e Russia". Mosca : "Provino a ostacolarci". Arrivati a Roma 200 collaboratori afghani: a bordo anche personale della Fondazione Veronesi e l'attivista Zahra Ahmadi.


Le promesse di una gestione moderata del potere e della tutela dei diritti umani sono durate meno di 24 ore: i talebani hanno di nuovo aperto il fuoco contro i manifestanti scesi in strada in diverse città dell’Afghanistan. Ad Asadabad hanno sparato contro la gente che sventolava la bandiera nazionale in occasione dell’anniversario dell’indipendenza: ci sono almeno quattro morti, riferisce Al-Jazeera, oltre a diversi feriti. Anche a Jalalabad, dove già mercoledì le prime proteste erano state soffocate nel sangue, i manifestanti sono nuovamente scesi in piazza e i talebani hanno sparato ancora. Le proteste però non si placano e qualche cittadino ha sventolato la bandiera afghana anche a Kabul, celebrando la fine del dominio britannico del 19 agosto 1919 al grido “la nostra bandiera è la nostra identità”. Ora i fondamentalisti hanno imposto il coprifuoco per impedire alla popolazione di manifestare.

Man mano che passano i giorni, le parole dei nuovi padroni dell’Afghanistan vengono smentite dalle testimonianze che arrivano dal Paese. Non per Pechino, che invece parla di “segnali positivi“. Per il ministero degli Esteri, i talebani sono “più sobri e razionali” rispetto a 20 anni fa e la Cina spera che ora costruiscano “un sistema politico adeguato” e “buone relazioni diplomatiche e commerciali con tutti i Paesi”. È il principale interesse di Pechino (e Mosca), che hanno già avviato colloqui sulla costruzione e il rafforzamento di legami economici. Da qui l’avvertimento dell’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell: “Non possiamo lasciare che Cina e Russia prendano il controllo della situazione”. Poche ore dopo è arrivata la replica di Mosca: “Che cerchino di ostacolare la nostra influenza”. La partita geopolitica per il futuro controllo dell’area è già entrata nel vivo.

Le nuove proteste – In Afghanistan però la situazione è ancora tutt’altro che stabile: ad Asadabad i talebani hanno sparato sulla gente manifestava in occasione dell’anniversario per l’indipendenza del Paese. Un testimone oculare, Mohammed Salim, alla Reuters ha spiegato che si sono diverse vittime, non è chiaro se colpite dal fuoco dei talebani o per il fuggi fuggi provocato dagli spari. Intanto le tensioni proseguono anche all’aeroporto della capitale Kabul: dove da domenica ci sono stati almeno 12 morti. Sky News riferisce di madri che per la disperazione “gettano i loro bambini oltre il filo spinato, chiedendo ai soldati di prenderli”. Il racconto di un alto ufficiale dell’esercito della Gran Bretagna è il quadro di una “situazione fuori controllo“. Biden ha annunciato che i soldati americani potrebbero rimanere oltre il 31 agosto per garantire le evacuazioni, ma la Bbc scrive che i talebani nel frattempo hanno organizzato checkpoint sulle strade per impedire agli abitanti di Kabul di raggiungere l’aeroporto.

I voli da Kabul a Roma – Intanto, con 12 aerei e 1.500 militari impegnati, prosegue il ponte aereo Kabul-Roma per portare in Italia i collaboratori afghani a rischio ritorsioni talebane e i connazionali rimasti ancora nel Paese. Il Boeing KC767 dell’aeronautica proveniente dal Kuwait con 202 afghani evacuati ieri da Kabul è atterrato alle 12.40 all’aeroporto di Fiumicino. Ora per i passeggeri c’è la procedura di profilassi sanitaria anti-Covid. Tra loro anche il personale della Fondazione Alberto Veronesi: “34 persone, tra cui 8 dottoresse che lavoravano presso il nostro centro di Herat per la salute femminile contro il tumore al seno”. Inoltre, è arrivata a Roma anche l’attivista afghana Zahra Ahmadi. “Abbiamo evidenza di 20 connazionali non solo a Kabul ma anche nelle altre province dell’Afghanistan”, ha riferito Tommaso Claudi, console italiano, rimasto nella capitale afghana per gestire tutte le operazioni di rientro.

CRONACA ORA PER ORA
15.16 – Spari in aria a Kabul per disperdere la folla
Un testimone ha raccontato alla Cnn di manifestanti che a Kabul hanno sfilato davanti ai Talebani al grido di ‘lunga vita all’Afghanistan’. Secondo un altro testimone i Talebani hanno sparato in aria per cercare di disperdere la folla.

14.31 – Almeno quattro morti ad Asadabad
E’ salito ad almeno quattro il bilancio dei morti ad Asadabad – nell’est dell’Afghanistan, vicino al confine con il Pakistan – dove i talebani hanno sparato questa mattina contro la gente durante le celebrazioni annuali dell’indipendenza del Paese. Lo riporta il quotidiano online The National. Non è chiaro ancora se i decessi siano stati provocati dai proiettili dei fondamentalisti o dal fuggi fuggi causato dagli spari.

14.23 – Anche nella capitale Kabul qualche protesta
A Kabul ci sono state “proteste isolate” di persone che hanno sventolato la bandiera afghana, contrapposta a quella dei Talebani, ‘nuovi padroni’ dell’Afghanistan. Lo riporta la corrispondente di al-Jazeera nella capitale afghana, dopo la resa di domenica agli ‘eredi’ del movimento fondato dal mullah Omar. La tv riferisce di afghani, donne comprese, che sfilano nelle strade presidiate dai Talebani sotto lo slogan “la nostra bandiera è la nostra identità”. Secondo il sito di notizie Khaama Press sarebbero “centinaia” nella capitale le persone, donne comprese, scese in strada con la bandiera afghana. Oggi ricorre l’anniversario dell’indipendenza afghana dai britannici.

13.16 – Spari dei talebani anche a Jalalabad: almeno due feriti
Almeno due persone, un uomo e un ragazzo, sono rimaste ferite oggi a Jalalabad (est dell’Afghanistan) quando i talebani hanno sparato sulla folla che sventolava la bandiera nazionale in occasione delle celebrazioni dell’indipendenza del Paese. Lo riporta Al-Jazeera, riferendo inoltre che a Khost (sud) i fondamentalisti hanno imposto il coprifuoco per impedire alla popolazione di protestare contro di loro.

13.05 – Al-Jazeera: “Almeno due persone uccise ad Asadabad”
Almeno due persone sono rimaste uccise dopo che combattenti talebani avrebbero aperto il fuoco contro una folla in strada ad Asadabad, nella provincia afghana di Kunar, nel giorno dell’anniversario dell’indipendenza afghana dai britannici. Lo riferisce Al-Jazeera che cita testimoni secondo cui altre otto persone sono rimaste ferite. Stando alle testimonianze riportate, i talebani avrebbero aperto il fuoco dopo un attacco con un coltello contro uno dei loro combattenti.

12.58 – Mosca replica a Borrell: “L’Ue provi a ostacolare nostra influenza”
La dichiarazione del capo della politica estera dell’Ue Josep Borrell, che ha detto che l’Ue non dovrebbe permettere a Russia e Cina di influenzare l’Afghanistan, è “sorprendente”. Lo ha detto il vice ministro degli esteri russo Alexander Grushko. “Questa è l’ennesima dimostrazione di ‘realismo’ nella valutazione degli eventi in corso”, ha aggiunto. Commentando l’osservazione di Borrell che l’Unione Europea non dovrebbe permettere alla Russia e alla Cina di influenzare l’Afghanistan, Grushko ha detto: “Che cerchino di ostacolarlo”. Lo riporta Interfax.

12.43 – I 202 afghani evacuati da Kabul sono atterrati a Fiumicino
Il Boeing KC767 dell’Aeronautica Militare proveniente dal Kuwait con 202 afghani evacuati ieri da Kabul con due C130, è atterrato alle 12.40 all’aeroporto di Fiumicino. Subito dopo lo sbarco avrà inizio per tutti la procedura di profilassi sanitaria anti Covid che si svolgerà all’interno del Terminal 5, decentrato rispetto alle altre aerostazioni e sorvegliato dalle forze dell’ordine.

12.26 – Finora evacuate oltre 8.500 persone da Kabul
Oltre 8.500 persone sono state evacuate dall’Afghanistan attraverso l’aeroporto di Kabul da domenica scorsa, giorno in cui i talebani hanno preso il controllo del Paese: lo riporta la Bbc sul suo sito. Finora, gli Stati Uniti hanno trasportato il maggior numero di persone: oltre 5.200, di cui 2.000 nelle ultime 24 ore. Seguono il Regno Unito con 1.200 persone (inclusi cittadini afghani) e la Germania con 900 persone (inclusi 100 afghani).

12.07 – Cina: i talebani sono “più sobri e razionali”
I talebani sono “più sobri e razionali” rispetto all’ultima volta in cui sono saliti al potere in Afghanistan e la Cina spera che diano seguito al “loro atteggiamento positivo” costruendo “un sistema politico adeguato” alla situazione. La portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, nella conferenza stampa quotidiana, ha osservato che “alcune persone hanno ripetutamente sottolineato la loro sfiducia nei confronti dei talebani, ma quello che voglio dire qui è che nulla al mondo può stare fermo”. A tal proposito, ha notato Hua, “preferisco guardare le cose dialetticamente, vedere il passato e il presente, le parole e le azioni”.

11.49 – Nuove proteste ad Asadabad: i talebani sparano, “ci sono morti”
Numerose persone sono morte oggi nella città afgana di Asadabad (est) quando i talebani hanno sparato sulla gente che sventolava la bandiera nazionale durante le manifestazioni annuali dell’indipendenza del Paese: lo riporta l’agenzia di stampa Reuters sul proprio sito citando un testimone oculare, Mohammed Salim. Non è chiaro, secondo il testimone, se le vittime siano state colpite dal fuoco dei talebani o siano morte in seguito al fuggi fuggi provocato dagli spari. L’episodio segue l’uccisione di tre persone ieri da parte dei fondamentalisti a Jalalabad, un centinaio di chilometri a sud di Asadabad, in simili circostanze.

11.33 – L’inviata Cnn: “Talebani ci hanno quasi aggredito”
Un membro della troupe televisiva dell’emittente americana Cnn a Kabul ha rischiato di essere aggredito da due combattenti talebani mentre il team stava seguendo le scene tumultuose davanti all’aeroporto della capitale. A raccontare l’episodio è stata la corrispondente internazionale del network, Clarissa Ward. “Ho coperto ogni sorta di folle situazione. Questa è stata un caos. Questa era pazzesca”, ha detto concludendo che la situazione è “molto rischiosa, è molto pericolosa. È completamente imprevedibile. Per me, è un miracolo che un maggior numero di persone non siano state gravemente ferite”.

10.57 – Appello Emergency: “Non abbassate attenzione mediatica”
“Chiediamo di non abbassare l’attenzione mediatica, è importante mantenere alta l’attenzione non solo in questo momento, ma per un lungo periodo. Perché un calo dell’attenzione potrebbe essere rischioso per la popolazione”. Lo ha detto Alberto Zanin, coordinatore medico dell’ospedale di Emergency di Kabul nel punto stampa organizzato dalla capitale afghana.

10.41 – Per la Cina da Talebani “segnali positivi”
La Cina parla di “segnali positivi” arrivati negli ultimi giorni dai Talebani, ‘nuovi padroni dell’Afghanistan. “I leader dei Talebani hanno inviato segnali positivi al mondo affermando che affronteranno i problemi della popolazione e risponderanno ai suoi desideri”, si legge in una nota del ministero degli Esteri di Pechino. Il comunicato fa riferimento anche alle promesse riguardo “la sicurezza delle ambasciate”, le relazioni con “tutti i Paesi”, la sicurezza del territorio. Wang auspica che “questi impegni si traducano in politiche e azioni concrete”.

10.15 – Talebani: “Vogliamo buone relazioni con tutti i Paesi”
“L’Emirato Islamico vuole buone relazioni diplomatiche e commerciali con tutti i Paesi. Non abbiamo parlato di commercio con nessun Paese e respingiamo le voci non vere”. Così in un tweet il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid.

09.53 – Borrell (Ue): “Non possiamo lasciare il controllo a Cina e Russia”
“Non possiamo lasciare che Cina e Russia prendano il controllo della situazione” in Afghanistan e “lasciare il sostegno a Kabul e andarcene. Possiamo essere rilevanti”. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell in un’audizione straordinaria al Parlamento europeo, parlando del posizionamento dell’Unione europea nel nuovo scenario.

09.44 – Borrell (Ue): “Parole Biden discutibili. Abbiamo fallito nella missione di costruire uno Stato”
“Quello che è accaduto in Afghanistan solleva molte questioni sull’impegno occidentale, e su quanto siamo stati in grado di raggiungere. Il primo obiettivo era combattere Al Qaeda”. Il presidente Biden ha detto che costruire uno Stato non è mai stato un obiettivo, ma “questo è discutibile. Abbiamo fatto molto per costruire uno Stato che potesse garantire lo stato di diritto ed il rispetto delle libertà fondamentali. Siamo riusciti nella prima parte. Abbiamo fallito nella seconda missione. Anche se c’è da chiedersi se fosse una missione”. Così l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, in un’audizione straordinaria all’Eurocamera.

09.23 – Colloquio Di Maio-Blinken: possibili voli congiunti per evacuazione
A quanto si apprende il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella notte ha sentito telefonicamente il segretario di Stato USA Blinken per fare il punto sulla situazione in Afghanistan.
Di Maio durante il colloquio ha ribadito l’importanza di agire con la massima unità, mettendo al primo posto il rispetto e la tutela dei diritti umani. Per quanto riguarda le operazioni di evacuazione da Kabul, Italia e Usa agiranno in stretto coordinamento, con la possibilità di condividere voli congiunti per l’evacuazione.

09.02 – Bbc: “Checkpoint dei talebani, impediscono ad afghani di raggiungere l’aeroporto”
Checkpoint dei talebani impediscono agli afgani di raggiungere l’aeroporto di Kabul. Lo riferisce la Bbc spiegando che circa 4.500 soldati statunitensi controllano l’aeroporto ma tutte le strade che portano ai terminal sono sotto il controllo dei talebani. Gli insorti in particolare non consentono agli afgani che non hanno i documenti di raggiungere l’aeroporto ma spesso bloccano anche chi li possiede.

08.40 – L’attivista: “Talebani mentono, temo che mi uccideranno”
“Temo che mi uccideranno. Questa potrebbe essere l’ultima volta che ci sentiamo. Ho detto alle mie amiche di non contattarmi più perché non vorrei metterle in pericolo. Mi sento molto depressa e sola”. A dirlo, in un colloquio con Repubblica, è Maryam Sadaat, attivista che si occupa dei diritti delle donne in Afghanistan. Da cinque giorni è barricata in casa. “Dì alla tua gente che non si devono fidare di loro, ti prego, qui sappiamo che non ci faranno più lavorare, studiare o vivere la vita che scegliamo. In questi giorni le donne sono cambiate, si sono ritirate, si sono chiuse in casa, stanno cancellando foto, Facebook, si stanno isolando per paura di essere trovate.

08.10 – Biden: “Truppe Usa potrebbero rimanere oltre il 31 agosto
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato che una parte delle truppe statunitensi potrebbero rimanere in Afghanistan oltre la scadenza del 31 agosto fissata per il ritiro dal Paese se l’evacuazione dei cittadini americani non fosse completata entro quella data. “Se ci sono cittadini americani rimasti rimarremo fino a quando non li avremo tirati fuori tutti”, ha dichiarato Biden in un’intervista ad ABC News in cui ha insistito sul fatto che si cercherà comunque di concludere l’uscita dei cittadini Usa e loro alleati prima di quella scadenza.

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