@ - A giornalisti e impiegati intimato di abbandonare i locali. Situazione tesa davanti alla sede del Parlamento. Il presidente: 'Non è un colpo di Stato'.
In base alle disposizioni del presidente della Repubblica Kais Saied, le forze dell'ordine tunisine hanno chiuso la sede locale della tv araba con base in Qatar, Al Jazeera. Ai giornalisti e impiegati è stato intimato in tempo utile di abbandonare i luoghi, ha fatto sapere il direttore della sede di Tunisi, Lotfi Hajji.
Poco prima Al Jazeera sulla propria pagina Facebook, basandosi su "fonti tunisine ben informate", aveva scritto che il premier Hichem Mechichi non si trova agli arresti ma a casa sua e che ha intenzione di riunire ugualmente il Consiglio dei ministri.
Momenti di tensione davanti all'ingresso del Parlamento, la cui sicurezza è affidata da questa notte all'esercito. Si sono formati due gruppi contrapposti, da un lato i sostenitori del presidente tunisino Kais Saied, dall'altro quelli del partito islamico Ennhadha, che ha chiamato a raccolta i suoi elettori per "ripristinare la democrazia" all'indomani della decisione del presidente Saied di sospendere i lavori dell'Assemblea, revocare l'immunità ai deputati e licenziare il premier Hichem Mechichi. Secondo la radio locale Mosaique Fm, il presidente del Parlamento e leader di Ennahda Ghanouchi resta nella sua auto davanti ai cancelli. Questa notte l'esercito gli aveva impedito di entrare, secondo gli ordini di Saied. La situazione è inedita e gli esiti sono imprevedibili. In queste circostanza il capo del sindacato per la sicurezza dell'aeroporto internazionale di Tunisi-Cartagine, Anis Ouartani, ha dichiarato alla tv di Stato Watania 1 che sono stati prese disposizioni d'intesa con i responsabili che prevedono il divieto ai politici di viaggiare e di uscire dal Paese.
Le decisioni di congelare per 30 giorni il Parlamento, revocare l'immunità ai deputati e licenziare il premier non rappresentano "un colpo di Stato", si tratta di decisioni costituzionali, ai sensi dell'articolo 80 della Costituzione: lo ha detto il presidente tunisino, Kais Saied, rispondendo al presidente dell'Assemblea nonche' leader del partito islamico Ennhadha (primo in parlamento), Rached Ghannouchi. "Chi parla di colpo di Stato dovrebbe leggere la Costituzione o tornare al primo anno di scuola elementare, io sono stato paziente e ho sofferto con il popolo tunisino", ha detto Saied alla tv di Stato.
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