domenica 18 aprile 2021

Raul Castro si dimette da segretario del partito comunista: dopo 60 aanni a Cuba comincia una nuova era

@ - A Cuba inizia l'era post Castro: nel corso dei lavori per l'ottavo congresso del partito comunista dell'isola, Raul Castro ha comunicato la rinuncia all'incarico di primo segretario. Castro ha dichiarato di avere la «soddisfazione di affidare la guida del Paese a un gruppo di leader preparati, rafforzati da decenni di esperienza nel passaggio dalla base alle alte responsabilità, impegnati nell'etica della rivoluzione, identificati con la storia e la cultura della nazione, pieni di passione e spirito antimperialista, sapendo che rappresentano la continuità della rivoluzione», ha riportato sul suo sito il Partito Comunista di Cuba (Pcc).

Protetto da una mascherina e con la divisa verde oliva da militare, Raul Castro è stato accolto da un'ovazione al suo ingresso nella sede dell'ottavo congresso del partito cubano che si è aperto venerdì all'Avana. Fratello e successore del 'lider maximo' Fidel Castro, Raul ha lasciato la guida del partito nell'ambito di una «graduale e ordinata transizione» del potere «verso le nuove generazioni». A prendere il testimone sarà il presidente Miguel Diaz Canel, 60 anni, insediatosi tre anni fa. Le immagini sul sito del partito lo mostrano in camicia bianca e mascherina mentre applaude Raul, davanti a delegati seduti in maniera distanziata in base alle regole anti covid.

Chiamato «Congresso della continuità», l'evento si è aperto nel sessantesimo anniversario della proclamazione del carattere socialista della rivoluzione cubana e si concluderà lunedì nel sessantesimo anniversario della vittoria della spiaggia Giron, che segnò la definitiva fine del fallito tentativo d'invasione della Baia dei porci. Il sito del partito spiega che al centro del dibattito vi saranno i temi dello «sviluppo economico, politico e sociale» della nazione. Certo è che l'isola sta attraversando uno dei suoi periodi più difficili con una grave crisi economica e la stretta delle sanzioni decisa dall'ex presidente Donald Trump. La pandemia, che ha superato la soglia dei 500 morti, ha aggravato la situazione, portando anche al crollo del settore cruciale del turismo.

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