martedì 16 marzo 2021

La denuncia di Save The Children: "In Mozambico bambini decapitati da islamisti"

@ - Bambini e ragazzini decapitati dai militanti islamici nella provincia di Cabo Delgado, nord del Mozambico.


L'orrore delle decapitazioni in Mozambico: cifre della crisi umanitaria e ragioni del conflitto La denuncia di Save The Children sulla decapitazione dei bambini da parte dei terroristi islamici si aggiunge all'allarme dell'Onu per la crisi umanitaria degli sfollati interni e a quella di Amnesty International sui crimini di guerra. Sullo sfondo la lotta per il controllo di un Paese ricco di risorse energetiche.

La crisi umanitaria del Mozambico settentrionale si sta rapidamente aggravando, con quasi 670.000 persone costrette a abbandonare le proprie case per sfuggire all'estremismo islamico nella provincia di Cabo Delgado. La denuncia di Save the Children sui bambini di appena 11 anni che vengono decapitati dai terroristi, ha riacceso i riflettori su questo martoriato quadrante del mondo.

Il numero di sfollati è aumentato di oltre 500.000 unità nell'ultimo anno e quasi 1 milione di persone hanno bisogno di aiuti alimentari, secondo le cifre ufficiali rese note dall'ONU. Un gran numero di profughi dipende dalla generosità di famiglie che già vivono in povertà estrema, prive di acqua, cibo e servizi igienici. Secondo l'Armed Conflict Location and Event Data Project, più di 2.600 persone sono morte nel conflitto dal suo inizio nel 2017. In risposta al deterioramento della situazione della sicurezza a Cabo Delgado, gli Stati Uniti Stati Uniti questa settimana hanno inviato specialisti militari per addestrare l'esercito mozambicano a combattere gli estremisti.


Gli estremisti hanno il controllo della città portuale di Mocimboa da Praia da agosto e negli ultimi mesi hanno attaccato diversi villaggi e rese insicure le strade che conducono verso gli altri centri della regione. I ribelli, associati allo Stato Islamico, sono conosciuti localmente come al-Shabab, anche se non hanno legami conosciuti con gli estremisti somali con lo stesso nome. Il conflitto dilania una zona ricca di risorse, dove sono stati scoperti enormi depositi di gas naturale liquido che hanno attratto gli investimenti miliardari della multinazionale francese Total.


Agli operatori di Save the Children che li hanno intervistati i sopravvissuti hanno raccontato che le famiglie che fuggono dalla violenza camminano per giorni e notti lungo i sentieri attraverso la giungla, incontrando i cadaveri di coloro che sono morti durante il pericoloso viaggio o che sono stati uccisi dagli insorti. L'emergenza umanitaria degli sfollati arriva mentre la provincia di Cabo Delgado si sta ancora riprendendo dai devastanti cicloni che hanno colpito la zona nel 2019. "I racconti degli attacchi sui bambini ci disgustano nel profondo", ha detto Chance Briggs, direttore di Save the Children in Mozambico. "Il nostro staff ha pianto ascoltando le storie di sofferenza raccontate dalle madri nei campi di sfollamento. Questa violenza deve finire, e le famiglie sfollate hanno bisogno di essere sostenute mentre si riprendono dal trauma". La settimana scorsa l'amministrazione Biden ha inserito i ribelli estremisti del Mozambico nella lista delle "organizzazioni terroristiche straniere", imponendo sanzioni ad ampio raggio sul gruppo.


Amnesty International denuncia da parte sua che crimini di guerra sono stati commessi da tutte le parti che combattono nel conflitto del Mozambico, inclusi i ribelli jihadisti, le forze governative e un gruppo di mercenari sudafricani che fornisce supporto aereo alle truppe governative. L'ambasciata statunitense a Maputo in un comunicato ha annunciato che specialisti militari americani condurranno un programma di addestramento di due mesi con marines mozambicani "per prevenire la diffusione del terrorismo e dell'estremismo". Oltre alla formazione, il governo degli Stati Uniti fornirà anche attrezzature mediche e di comunicazione: "Gli Stati Uniti danno priorità al rispetto dei diritti umani, alla protezione dei civili [...] sostenendo il Mozambico con un approccio multiforme e olistico per contrastare e prevenire la diffusione di terrorismo e estremismo violento".

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