@ - In una delle aree più calde del Pianeta, la regione di Afar che si trova in Etiopia, si è aperta nella terra una crepa lunga circa 60 chilometri e larga 8. Qui la temperatura di giorno arriva a 55 gradi, di notte 35, ma questo non influisce su quanto sta accadendo. Non è neppure il risultato di uno sprofondamento, o di un movimento tellurico, ma qualcosa di ben più grande.
La regione di Afar, in Etiopia. Qui si sta aprendo una frattura tra le placche tettoniche
che darà origine a un nuovo oceano. Francois Martel/AFP via Getty Images
I geologi hanno infatti trovato le evidenze che in questo punto, stiamo assistendo alla nascita un intero oceano, una massa d’acqua così grande che in qualche milione di anni quel deserto sarà diventato un gigantesco mare.
Qui c’è la congiunzione tra tre zolle tettoniche, quella araba, quella della Nubia e quella della Somalia, che stanno lentamente allontanandosi una dall’altra. Formano una sorta di y. Il punto di incontro è tra Gibuti e l’Eritrea (e Afar è a poco più di 50 chilometri), la gamba lunga forma la Rift Valley che si estende per 6 mila chilometri a sud, il braccio sinistro va dal mar Rosso alla penisola del Sinai, quello destro forma la dorsale di Aden.
La voragine si approfondirà poco a poco, si allargherà, diventerà un lago, poi un mare, infine un enorme oceano che spaccherà l’Africa in due. Per completare il processo ci vorranno da 5 a 10 milioni di anni, ma il risultato sarà una geografia completamente diversa.
La fessura era stata notata una prima volta nel 2005 e in realtà il suo movimento è stato tutt’altro che lento: si era aperta di colpo, nel giro di 10 giorni era avvenuto l’equivalente di centinaia di anni di movimento tettonico.
Solo ora, grazie ai rilevamenti satellitari, si è potuto capire cosa sta accadendo. I ricercatori dell’Università di Leeds che stanno studiando il fenomeno, sono sicuri che stia nascendo un oceano perché il tipo di materiale che si sta formando non corrisponde alla crosta terrestre ma a quella oceanica.
Negli ultimi 30 milioni di anni la placca araba si è mossa verso nord, creando il Mar Rosso e il Golfo di Aden su quella che un tempo era un terra senza soluzione di continuità. Anche la placca somala si sta allungando e spostandosi da quella nubiana, allungandosi attraverso l’Etiopia e anche il Kenya. Ma nessuno sapeva esattamente cosa causava questi spostamenti.
Alcuni geologi pensavano fossero provocati da un flusso di rocce superfuse che risalgono dal mantello sotto l’Africa orientale. Ma i rilevamenti con Gps combinati con indagini satellitari hanno fornito un altro quadro. Molto probabilmente nelle profondità il magma sta formando una sorta di palla che ha una tensione superficiale così forte che potrebbe scoppiare da un momento all’altro.
Ogni singola placca in realtà si muove a velocità diverse. Quelle africane viaggiano a mezzo centimetro all’anno, quella araba a oltre 2. Tra loro si creano forze combinate che danno origine a una dorsale oceanica.
Tutto questo farà sì che il golfo di Aden e il mar Rosso allagheranno la regione di Afar allungandosi verso la Rift Valley, isolando questa parte dell’Africa orientale. L’Etiopia, la Somalia andranno dunque a formare una nuova isola al largo dell’oceano Indiano.
Ci sono conferme di quanto sta succedendo anche dal lago di lava dell’Erta Ale, una montagna dell’Afar. Il movimento magmatico fornisce altre informazioni che indicano una intera riconversione futura della zona. E’ infatti formato da masse superficiali e questo significa di nuovo che l’acqua invaderà.
80 milioni di anni fa allo stesso modo si è formato l’oceano Atlantico settentrionale, ma non sempre i meccanismi in atto portano allo stesso risultato. A volte altri movimenti di frappongono e modificano il disegno. Per esempio il sistema di rift medio continentale, una spaccatura lunga 2 mila chilometri situata al centro del continente nord americano e nella porzione centro-meridionale della placca nordamericana, poteva essere il tentativo di separare il continente americano circa 1,1 miliardi di anni fa, ma il processo fallì e l’America è rimasta una.
La crepa è molto interessante perché in pratica rende possibile lo studio di quello che accade sui fondali oceanici stando in terraferma e a livello del suolo. Inoltre qui la litosfera si sta distendendo a una velocità tale che permette rapide misurazioni. Quando il fondo della fossa raggiungerà la profondità del mare, le acque la invaderanno e il mondo cambierà.
Nessun commento:
Posta un commento