@ - Cosa prevede il piano di rilancio elaborato da Conte durante gli Stati generali dell’Economia? I dettagli del progetto.
Il piano di rilancio di Conte è stato definito. Ma cosa prevede?
Gli Stati generali dell’Economia si sono ufficialmente conclusi. Dopo un’intensa settimana di incontri, nel tardo pomeriggio di ieri il Presidente del Consiglio ha convocato una nuova conferenza stampa nella quale ha chiarito gli obiettivi che l’esecutivo intenderà perseguire.
Il tanto discusso piano di rilancio, ha precisato Conte, non sarà una semplice raccolta di riforme. Non basterà riformare l’Italia, ma bisognerà reinventare “il Paese che vogliamo” poiché l’esperienza vissuta è stata troppo dura per accontentarsi di semplici riforme.
A partecipare agli Stati generali dell’Economia non sono stati soltanto rappresentanti istituzionali, ma anche semplici cittadini, imprenditori e varie componenti della società.
Tutti questi incontri hanno permesso di elaborare un progetto che avrà come obiettivo primario quello di sostenere il recupero del Belpaese, messo letteralmente al muro dall’emergenza coronavirus.
Nuovi bonus, investimenti in settori specifici, focus sull’innovazione e molte altre novità: dopo gli Stati generali, capire cosa prevede il piano di rilancio di Conte è risultato qualcosa di estremamente importante.
Piano di rilancio Conte: cosa prevede. Sommario
Cosa prevede il piano di rilancio di Conte: 3 obiettivi
Gli Stati generali dell’Economia hanno lasciato emergere la necessità di lavorare per il perseguimento di tre grandi obiettivi:
- la modernizzazione del Paese;
- una robusta transizione energetica
- la trasformazione dell’Italia in un Paese più inclusivo.
Sono queste le direttrici principali su cui, durante gli incontri della scorsa settimana, è stato elaborato il piano di rilancio di Conte. Per comprendere meglio cosa prevede questo progetto, però, lo stesso Presidente del Consiglio ha fornito alcuni esempi pratici.
1. Modernizzazione
Occhi puntati sull’Alta Velocità e sul miglioramento generale delle infrastrutture, in particolare quelle ferroviarie. Tra i progetti citati quello della Roma-Ancona.
Grande sostegno per il piano cashless e dunque per la progressiva adozione dei pagamenti digitali per contrastare l’economia sommersa.
Nel piano di rilancio di Conte, poi, focus sulla rete unica in fibra ottica e sulla riduzione dell’esistente divario digitale.
Ampio consenso anche sul progetto di rivedere l’abuso d’ufficio, la responsabilità erariale e su quello volto alla riduzione della burocrazia.
2. Transizione energetica
Molto apprezzato il nuovo progetto presentato: Impresa 4.0 Plus, volto a rendere strutturali tutti gli incentivi e le agevolazioni per le imprese che dimostreranno di avere una spiccata propensione per la digitalizzazione e il green (intelligenza artificiale, blockchain...).
Dagli Stati Generali dell’Economia, ha continuato Conte in conferenza stampa, è venuto fuori anche un altro progetto: i distretti dell’economia circolare. Bisognerà dunque creare degli spazi industriali in cui si lavorerà intensamente per abbandonare il combustibile fossile e passare alle rinnovabili.
In tal senso però il piano di rilancio avrà bisogno dell’appoggio dell’intero Paese.
3. Italia più inclusiva
Uno dei temi più importanti trattati durante gli Stati generali dell’Economia è stato quello della riduzione del cuneo fiscale a beneficio dei lavoratori.
Molti progetti, ha ribadito Conte, hanno trovato ampio supporto durante le discussioni e si sono inseriti di diritto nel piano di rilancio:
- contrasto alla povertà educativa;
- necessità di investire nell’università e nella ricerca della scuola;
- formazione di lavoratori e professionisti (per recuperare il gap di produttività con altri Paesi);
- formazione dirigenziale;
- empowerment femminile: tra le proposte presentate un voucher di 500 euro per tre anni destinato alle donne manager e che ispirano a diventare tali.
- investire sul diritto allo studio (più borse più accessibili)
- investire sulle residenze universitarie.
Ecco, dunque, cosa prevede il piano di rilancio di Conte.
Dopo aver presentato i pilastri del progetto, tra l’altro, il Presidente del Consiglio ha voluto effettuare alcune precisazioni, precisazioni legate alle critiche mosse in particolar modo da esponenti del centrodestra.
“In questi giorni non ci sono state passerelle. Abbiamo lavorato senza risparmiarci”.
Poi la difesa di Villa Pamphili in quanto sede istituzionale del Governo della Repubblica Italiana.
Possibile riduzione dell’IVA
Dopo aver spiegato cosa prevede il piano di rilancio elaborato durante gli Stati generali, Conte ha dato il via alle domande della stampa. In questa sede sono emerse tematiche di ampio rilievo tra cui quella della riduzione dell’imposta sul valore aggiunto.
“Rimodulare l’IVA è solo un’ipotesi; è una misura costosa da studiare. C’è preoccupazione perché i consumi, comprensibilmente, non sono ripartiti.
Non è ripartito quel clima di fiducia,”
ha tuonato il premier, che ha però ribadito di non aver preso ancora alcuna decisione in merito. Le discussioni sull’argomento verranno riprese (e probabilmente concluse) nella settimana appena iniziata.
Il nodo Atlantia
Nessuna novità sul dossier. Durante la conferenza stampa Conte ha ribadito quanto già confermato nei giorni scorsi, ossia l’assenza di una proposta accettabile. “Il caso va chiuso e subito”, ma sarà una strada ormai obbligata.
“Atlantia ha ragione: non è giusto portare avanti l’incertezza a lungo. Hanno chiesto una soluzione chiara. Noi abbiamo il dovere di dare una soluzione chiara”.
Nuovo scostamento di bilancio?
Un’ipotesi plausibile, ha dichiarato il premier dopo aver spiegato cosa prevede il piano di rilancio. Anche in questo caso, però, nessuna decisione ufficiale è stata ancora presa dall’esecutivo e bisognerà discutere ancora, soprattutto con Gualtieri e con la Ragioneria generale dello Stato.
Recovery Fund
Come era ovvio che fosse, non sono mancate le domande sul Recovery Fund e sulle discussioni degli ultimi giorni con gli altri Stati dell’UE. Secondo il piano di Conte, i soldi del fondo verranno usati per investimenti e riforme.
“Ci prenderemo una settimana con i ministri per elaborare le proposte che arriveranno. Poi definiremo il piano; quello sarà l’orizzonte dell’azione di governo da cui andremo a ricavare il ’Recovery plan’ che presenteremo a settembre su cui chiederemo fondi all’Europa.”
Dopo aver chiarito cosa prevede il piano di rilancio di Conte, elaborato grazie agli incontri avuti durante gli Stati generali dell’Economia, l’esecutivo dovrà mettersi a lavoro per elaborare misure volte al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il confronto con le stesse parti politiche che hanno disertato gli incontri sarà necessario per far ripartire il Paese.
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