lunedì 29 giugno 2020

Mes, la stretta del Pd su Conte: "Basta incertezze, quei soldi servono alla Sanità". Il M5S: "Nostra posizione non cambia"

  • @ - I dem in pressing sul premier in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 luglio. E intanto - da Forza Italia ad alcuni governatori di centrodestra- nasce una maggioranza trasversale di favorevoli al fondo salvastati.
  • È ancora buio pesto sul Mes. Ed è proprio sul fondo per le spese sanitarie messo a disposizione dall'Europa per quasi 37 miliardi di euro, che si abbatte la stretta del Pd. Nicola Zingaretti lo ha ribadito anche oggi sul Corriere della sera, attaccando lo stallo di Giuseppe Conte: "Basta tergiversare quei soldi sono utili alla sanità", sostiene il segretario dem. Una posizione già sostenuta con forza a inizio giugno, in una lettera al Sole24Ore: "Dico sì al Mes senza se e senza ma. Serve un cambio di rotta, il servizio sanitario va letto come grande driver di sviluppo e di benessere".

  • "Ad oggi la posizione del Movimento 5 stelle sul Mes non cambia. E' la stessa di ieri, di una settimana fa e di un mese fa", è la risposta del M5S a Zingaretti. "Appunto, è esattamente questo il problema - replica il il vicecapogruppo del Pd alla Camera dei Deputati Michele Bordo- In questi mesi è cambiato tutto, in Europa sono stati messi in campo strumenti mai visti prima e rimanere fermi significa solo essere miopi e irresponsabilmente ideologici".

  • Il Pd continua dunque a fare pressione affinché il governo faccia ricorso al nuovo fondo salva Stati, che mette a disposizione danaro immediatamente fruibile per la sanità italiana e a interessi bassissimi. Si tratta infatti di un prestito più vantaggioso rispetto al fondo salva Stati "standard", di cui ha beneficiato la Grecia in passato.

  • Sul sì Mes in Parlamento e nel Paese sta nascendo anche una maggioranza trasversale. Forza Italia, ad esempio, è favorevole al Mes a differenza di Lega e Fratelli d'Italia e ha provato ieri a stanare Conte su questo nodo che mette a rischio la maggioranza. Se continuerà il "ni" del premier sull'uso di quei soldi, "non voteremmo lo scostamento di bilancio", è stato l'ultimatum della capogruppo al Senato Anna Maria Bernini. E oggi la sua omologa alla Camera Mariastella Gelmini ribadisce: il Mes rappresenta un'opportunità da cogliere", ha detto a La7.
  • E anche tra molti governatori di centrodestra - ad esempio quello della lombardia Fontana, quello della Liguria Toti o del Piemonte Cirio - ci sono posizioni di apertura.
  • Le riserve, soprattutto ideologiche, dei 5 Stelle sugli aiuti europei sono note da tempo. Al M5S risponde anche uno storico dirigente comunista come Emanuele Macaluso, che ne critica l'ostinazione al no: "Se i Cinque Stelle sono così dementi da non pigliare risorse che servono alla Sanita', si prenderanno le loro responsabilità".

  • In mezzo c'è il presidente del Consiglio, reduce da uno scontro sul tema con la cancelliera tedesca Angela Merkel e preoccupato - secondo le opposizioni - di non irritare troppo il Movimento.

  • Nel breve, a "inchiodarlo" a un sì o no potrebbe essere il Consiglio europeo del 17 e 18 luglio. Alla vigilia del vertice il premier potrebbe riferirne al Parlamento con un'informativa, o darne generiche comunicazioni. Nel primo caso, sarebbe inevitabile un accenno al Mes e alla posizione dell'Italia rispetto al fondo, specie dopo il monito della cancelliera tedesca Merkel all'Italia perché lo usi. E i nodi verrebbero al pettine ancor di più se fosse citato in una risoluzione della maggioranza, messa poi ai voti dell'Aula. Se invece prevalesse il silenzio sul Mes, il governo potrebbe continuare a temporeggiare ma dovrebbe resistere alle proteste di Lega e Fratelli d'Italia che cercano di mettere in crisi il governo proprio sul Fondo salva-stati.

  • Nel frattempo Luigi Di Maio rilancia e traccia il prossimo traguardo: dopo aver ricordato che dal primo luglio sarà effettivo il taglio del cuneo fiscale che riguarderà 16 milioni di lavoratori, annuncia la sfida successiva: "una grande e ambiziosa riforma fiscale che dovrà interessare tutti - sottolinea l'ex capo politico del M5s su Facebook - perché il tema delle tasse esiste e va affrontato con coraggio". E sentenzia: "È l'unica strada da intraprendere per sostenere famiglie, lavoratori e imprenditori"

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