lunedì 11 maggio 2020

Decreto Rilancio in 25 punti: tutte le novità in arrivo

@ - Decreto Rilancio: tutte le novità, le misure e i bonus per imprese, famiglie e lavoratori riassunti in 25 punti. Nei prossimi giorni l’ufficialità.




Il decreto Rilancio è in arrivo. Quando non è dato sapere, ma il Governo sta lavorando da tempo alla realizzazione di un ampio provvedimento, prima conosciuto come decreto aprile e come decreto maggio, che preveda misure a sostegno di imprese, famiglie, lavoratori, professionisti, bonus e molto altro. Il decreto Rilancio non è ancora stato presentato, ma circolano numerose versioni di una bozza che raccoglie tutte le varie proposte, l’ultima delle quali sfiora 800 pagine.

Sono 55 i miliardi di euro che il decreto Rilancio prevederà per finanziare tutte le misure previste. Ma quali sono?

NOVITÀ DECRETO RILANCIO IN 25 PUNTI

Decreto Rilancio: tutte le misure in 25 punti

Money.it ha raccolto le novità allo studio del Governo riassumendo in 25 punti le misure a sostegno di famiglie, lavoratori, imprese.

Lavoro e sostegno al reddito

1) Bonus partite IVA da 600 a 1.000 euro
Tra le novità più attese all’interno del decreto Rilancio spicca il bonus per le partite IVA, che da 600 passa a 800 euro, 1.000 nel caso in cui si dimostrasse di aver registrato perdite superiori al 33% rispetto al fatturato dello stesso periodo nel 2019.

2) Proroga cassa integrazione
Altra misura attesissima: il prolungamento della cassa integrazione in deroga per altre nove settimane. All’interno della bozza del decreto si prevede inoltre l’istituzione di procedure semplificate.

3) Proroga Naspi
A sostegno di chi percepisce l’indennità di disoccupazione, la misura dedicata alla Naspi all’interno del decreto Rilancio dovrebbe prevedere la proroga dell’assegno per due mesi per chi ha l’indennità in scadenza.


4) Stop licenziamenti
Novità dedicata ai datori di lavoro, a questi dovrebbe essere fatto divieto di licenziare i propri dipendenti per almeno altri tre mesi.

5) Bonus colf e badanti a 600 euro
A sostegno di colf e badanti che hanno visto diminuire drasticamente il proprio lavoro a causa delle misure di lockdown e distanziamento sociale, il nuovo decreto prevederebbe l’estensione del bonus fino a 600 euro.

6) Reddito di emergenza
L’attesissimo reddito di emergenza i cui dettagli si attendono all’interno del decreto Rilancio prevederebbe un sostegno economico per chi non ne percepisce già alcuno e può dimostrare di avere un reddito inferiore (ISEE inferiore al tetto di 15.000 euro). La durata del reddito di emergenza dovrebbe essere di due mesi e l’importo del sostegno andrà da un minimo di 400 euro a un massimo di 800 euro.
Famiglie

7) Bonus baby sitter a 1.200
Una buona parte del decreto Rilancio sarà dedicata alle misure a sostegno delle famiglie. La novità più attesa sul tema riguarda il bonus baby sitter, che dovrebbe essere raddoppiato da 600 euro a 1.200 euro per figli di età inferiore ai 12 anni, limite che si annulla in caso di figli disabili. Lo stesso bonus potrebbe essere usato anche per pagare centri estivi o simili.

8) Smart working per i genitori
Previsto inoltre lo smart working per i genitori dipendenti nel settore privato con uno o più figli di età inferiore ai 14 anni, anche in assenza di un accordo con il datore di lavoro e finché non sarà revocato lo stato di emergenza sanitaria.

9) Potenziamento centri estivi
Il decreto Rilancio si prevede che definisca lo stanziamento di un fondo da 150 milioni di euro da dedicare ai comuni affinché investano nel potenziamento di centri estivi - anche privati - in cui potranno accedere bambini di età compresa dai 3 ai 14 anni.

10) Proroga congedo parentale
Il decreto Bilancio conferma il congedo parentale retribuito al 50% per i genitori con figli “di età non superiore ai 12 anni”, sino al 31 luglio, per un massimo di 30 giorni, siano essi continuativi o frazionati.
Imprese

11) Contributi a fondo perduto
Come specificato nell’approfondimento dedicato alla novità, nell’ultima bozza del decreto Rilancio si parla di un aiuto molto importante per le imprese: i contributi a fondo perduto, un sostegno a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo, nonché titolari di P.IVA, con ricavi non superiori ai 5 milioni di euro. Un sostegno fondamentale per ripartire dopo mesi di difficoltà, ma attenzione: nella versione attuale il decreto esclude tutti coloro che hanno beneficiato dell’indennità di 600,00€ riconosciuta ai lavoratori autonomi titolari di P.IVA nel mese di marzo (e che verrà erogata automaticamente anche ad aprile).

12) Bonus bollette
Il nuovo decreto prevedere una riduzione delle bollette elettriche per le imprese in riferimento ai mesi di aprile, maggio e giugno 2020. Il testo dellsa bozza recita:
L’Autorità ridetermina, senza aggravi tariffari per le utenze interessate e in via transitoria e nel rispetto del tetto di spesa, le tariffe di distribuzione e di misura dell’energia elettrica nonché le componenti a copertura degli oneri generali di sistema, da applicare tra il 1° aprile e il 30 giugno 2020, in
modo da assicurare che:
a) sia garantito previsto un risparmio, almeno pari parametrato al valore vigente nel primo trimestre dell’anno, delle componenti tariffarie fisse applicate per punto di prelievo;
b) per le sole utenze con potenza disponibile superiore a 3,3 kW, la spesa effettiva relativa alle due voci di cui al comma 1 non superi quella che, in vigenza delle tariffe applicate nel primo trimestre dell’anno, si otterrebbe assumendo un volume di energia prelevata pari a quello effettivamente registrato e un livello di potenza impegnata fissato convenzionalmente
pari a 3 kW.

13) Ristoro affitto con credito d’imposta
Previsto inoltre un rimborso delle spese dell’affitto dedicato alle imprese per tre mesi (aprile, maggio e giugno 2020). Questo può arrivare fino al 60% dell’affitto sostenuto nel caso l’impresa abbia un ricavo inferiore a 5 milioni di euro e possa dimostrare un calo di fatturato di almeno il 50% del mese di aprile rispetto all’anno precedente. Tale vincolo non è previsto, invece, per le imprese del settore turistico-ricettivo.

14) Proroga scadenze fiscali
Il testo del nuovo decreto prevede lo spostamento delle seguenti scadenze fiscali al 16 settembre 2020:
IVA,
ritenute d’acconto,
contributi previdenziali,
contributi Inail,
atti di accertamento,
cartelle esattoriali e gli avvisi bonari,
rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio.
Il loro versamento potrà avvenire sia in un’unica soluzione che in quattro rate di pari importo.

15) Credito di imposta per la sicurezza dei luoghi di lavoro
Nell’articolo 128-bis ella bozza del decreto Rilancio si legge che al fine di sostenere ed incentivare l’adozione di misure legate alla diversa organizzazione del lavoro e all’adeguamento degli ambienti, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico [indicati nell’allegato], [alle associazioni, alle fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli enti del Terzo del settore,] è riconosciuto un
credito d’imposta in misura pari all’80% delle spese per investimenti, per un massimo di 80.000 euro, sostenute nel 2020 in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del virus COVID-19, ivi compresi quelli edilizi necessari per il rifacimento spogliatoi, mense, realizzazione di
spazi medici, ingressi e spazi comuni; arredi di sicurezza ovvero quelli necessari ad investimenti di carattere innovativo quali lo sviluppo o l’acquisto di tecnologie necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa e le apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti.

16) Aiuti statali agli stipendi

Previste delle sovvezioni per le aziende con il fine di sostenere il pagamento degli stipendi delle imprese, per una durata massima 12 mesi a partire dall’avvio della domanda. L’obiettivo è vietare i licenziamenti anche nei prossimi mesi. La condizione posta dal decreto è che i lavoratori continuino effettivamente a lavorare in maniera continuativa; la sovvenzione può arrivare fino a un massimo dell’80% dello stipendio lordo.
Turismo

17) Bonus 1.000 euro lavoratori stagionali
Previsto un bonus dell’ammontare di 1.000 per i lavoratori stagionali, le cui possibilità professionali sono estremamente legate al settore turistico, in gravissima crisi.

18) Fondi per il turismo per 100 milioni di euro
È allo studio un fondo di 50 milioni a sostegno del turismo, da dedicare a fondi investimento e altri organismi per l’acquisizione di quote o azioni di realtà del settore volte a comprare o valorizzare immobili di strutture ricettive o comunque legate al comparto.
Un ulteriore fondo, sempre di 50 milioni di euro, sarà a sostegno dei costi legati alla sanificazione e alla messa in sicurezza del luogo di lavoro per le strutture ricettive, ma anche stabilimenti balneari e spa.

19) Bonus vacanze
Ancora nell’ambito turistico, si pensa alla creazione di un fondo da 30 milioni di euro da erogare in forma di tax credit fino a un massimo di 500 euro per ogni famiglia appartenente ad una fascia di reddito medio-bassa, da spendere per le proprie vacanze in Italia.

Mobilità
20) Bonus biciclette e monopattini elettrici
Il decreto Rilancio dovrebbe poi prevedere un fondo di 120 milioni di euro dedicati al finanziamento di un bonus da 500 euro per chi acquista biciclette, monopattini elettrici o altri mezzi di mobilità sostenibile, incentivando così il minor uso dei mezzi pubblici. Il buono spesa sarà disponibile solo per i cittadini resistenti in un comune di oltre 50mila abitanti.
L’importo del bonus non può superare il 70% della spesa sostenuta per l’acquisto di bici (classica o con pedalata assistita), ma anche hoverboard, segway, monopattini e monowheel, fino a un massimo di 500 euro. Il bonus sarà valido fino al 31 dicembre 2020.

21) Rimborso abbonamenti mezzi pubblici
Dovrebbe essere previsto un rimborso per i mesi in cui non si è potuto usufruire dell’abbonamento ai mezzi pubblici già stipulato prima dell’arrivo del lockdown.

Ristrutturazioni

22) Ecobonus 110% ristrutturazioni
Altra attesissima novità: l’arrivo di una detrazione al 110% per lavori di manutenzione e riqualificazione energetica sostenuti entro la fine del 2021.
L’agevolazione per le ristrutturazioni, che dovrebbe avvenire poi tramite credito d’imposta, potrebbe tradursi in uno sconto in fattura da parte dell’azienda che effettua i lavori tramite la sua cessione. L’azienda, infatti, potrebbe usufruire del credito di imposta per la propria attività d’impresa.
Editoria

23) Bonus edicolanti
500 euro di bonus ai gestori delle edicole, una tantum, che durante il lockdown sono rimaste aperte.

24) Credito di imposta al 50% per gli investimenti pubblicitari
Si sta studiando, inoltre, un passaggio nei crediti ammissibili al credito d’imposta dal 30% al 50% per gli investimenti in pubblicità nell’ambito del settore editoriale, insieme ad un innalzamento al 95% delle rese dei quotidiani per il pagamento dell’IVA.

19) Credito d’imposta all’8%
Per l’acquisto di carta potrebbe essere disposto un credito di imposta dell’8% per le spese sostenute lo scorso anno.

Tecnologia


25) Bonus 300 per PC e wi-fi
Allo studio all’interno del decreto Rilancio anche un bonus fino a 300 euro per l’acquisto di computer, abbonamenti internet wi-fi e altri servizi informatici.
Quando arriva il decreto Rilancio?

Sono molte le discordie sulle misure da implementare all’interno del decreto Rilancio, volto a integrare, prorogare ed arricchire le disposizioni già implementate con il decreto Cura Italia.
La maggioranza non riesce a trovare un accordo unanime, ma fonti interne parlano di una possibile presentazione del decreto Rilancio entro domenica 10 maggio entro la serata di oggi, lunedì 11 maggio, a seguito del pre-Consiglio dei Ministri di quest’oggi alle 17.

Dalla prima bozza trapelata di quello che al tempo era conosciuto come decreto aprile che conteneva una quarantina di articoli, oggi la nuova versione nota come decreto Rilancio ne contiene oltre un centinaio.

Il Movimento 5 Stelle e Italia viva sono le voci di disaccordo all’interno della maggioranza, la cui discordia potrebbe anche portare ad uno spacchettamento delle misure da implementare, dando priorità a quelle più urgenti nel decreto Rilancio (rifinanziamento della cassa integrazione, bonus INPS e ammortizzatori sociali), per poi integrare con ulteriori provvedimenti con un decreto separato.

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