mercoledì 6 maggio 2020

Bonafede: “Presto dl per rivalutare le scarcerazioni”. Domiciliari per il carceriere del bimbo sciolto nell’acido dai boss di Cosa Nostra

@ - Il ministro Bonafede nel Question Time alla Camera: “Presto un decreto legge per rivalutare le scarcerazioni”. E’ in cantiere un decreto legge per rivalutare le scarcerazioni. 

A dirlo è stato il ministro Alfonso Bonafede nel Question Time alla Camera. “Con questa misura – ha sottolineato il Guardiasigilli – i giudici potranno, alla luce del nuovo quadro sanitario, di rivalutare l’attuale persistenza dei presupposti per le scarcerazioni dei detenuti di alta sicurezza e al 41 bis“. 

Bonafede sulle accuse di Di Matteo: “Nessuna interferenza” Il ministro Bonafede è ritornato anche sulle accuse arrivate dal magistrato Nino Di Matteo: “Nel giugno 2018 – ha ribadito il titolare del Dicastero della Giustizia – non vi fu alcuna interferenza, diretta o indiretta, nella nomina del capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Punto. Non c’è nient’altro da aggiungere“.


Domiciliari per il carceriere del piccolo Di Matteo Tra le scarcerazioni eccellenti anche Cataldo Franco, l’85enne carceriere del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito di mafia Santino che è stato sequestrato dai boss di Cosa Nostra e poi ucciso e sciolto nell’acido. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo (ora ai domiciliari) nel 1994 avrebbe tenuto sequestrato il piccolo Di Matteo per un periodo di circa due mesi. Franco è tornato in Sicilia per evitare di contrarre il coronavirus perché anziano e malato. Il boss stava scontando la pena nel carcere milanese di Opera. Nelle prossime settimane, però, l’uomo potrebbe fare ritorno in carcere. 

L’approvazione del decreto legge in cantiere saranno i giudici a valutare la decisione di cambiare la detenzione del carceriere del piccolo Di Matteo, ora ai domiciliari per l’emergenza coronavirus. Se non ci dovessero essere particolari rischi, per Franco si riaprirebbero le porte del carcere di opera dove sta scontando la sua pena.

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