giovedì 16 aprile 2020

Confindustria, Carlo Bonomi è il presidente designato: «Voragine del Pil tremenda, riaprire le produzioni ma in sicurezza. Classe politica smarrita, ci ha esposto a pregiudizi anti-industriali»

@ - La scelta del Consiglio generale con voto telematico per l’emergenza Covid-19. A Licia Mattioli 60 preferenze. Il 20 maggio l’elezione definitiva nell’assemblea privata di viale dell’Astronomia.

Carlo Bonomi è il presidente designato al vertice di Confindustria per il mandato 2020-2024 con 123 preferenze. È il risultato del voto telematico (per via dell’emergenza Covid-19) del consiglio generale cui hanno preso parte tutti i 183 aventi diritto. L’elezione definitiva per il successore di Vincenzo Boccia avverrà durante l’assemblea privata degli industriali del 20 maggio.

La competizione
Bonomi, presidente di Assolombarda, dato in vantaggio alla vigilia, ha prevalso sulla vicepresidente per l’Internazionalizzazione Licia Mattioli che ha ottenuto 60 voti. Da inizio marzo la competizione si era ridotta a una corsa a due dopo il passo indietro dell’industriale bresciano Giuseppe Pasini. In seguito la Commissione di designazione di Confindustria, i cosiddetti “saggi” (Andrea Tomat, Andrea Bolla e Maria Carmela Colaiacovo), nella loro relazione avevano certificato il vantaggio di Bonomi, forte di «un consenso superiore alla maggioranza assoluta» sia nei voti in consiglio generale per la designazione che dei voti in assemblea per la successiva elezione.

Mattioli aveva comunque deciso di proseguire la competizione confidando in una possibilità di recupero di consensi che però alla fine non c’è stata.

La riunione del consiglio generale si è svolta a distanza e alla presenza, nella sede di viale dell’Astronomia, del presidente uscente Vincenzo Boccia, della Dg Marcella Panucci e dei due candidati. La nomina dovrà avere il gradimento dell’assemblea dei delegati convocata il 20 maggio che eleggerà il 31esimo presidente di Confindustria.

Le prime parole di Bonomi: «Voragine del Pil tremenda»
«Non è il momento di gioire», ha sottolineato Bonomi nelle sue prime parole agli industriali che lo hanno oggi designato presidente di Confindustria. Bonomi ha parlato al Consiglio generale, a porte chiuse, dopo il voto. «Dobbiamo metterci immediatamente in condizioni operative tali - ha affermato, a quanto si apprende - per affrontare con massima chiarezza ed energia la sfida tremenda che è davanti a noi: continuare a portare la posizione di Confindustria su tutti i tavolo necessari rispetto ad una classe politica che mi sembra molto smarrita in questo momento, che non ha idea della strada che deve percorrere il nostro Paese». Occorre «riaprire le produzioni ma evitare seconda ondata contagio. La voragine del Pil è tremenda, è una grande occasione per cambiare Italia. Far indebitare imprese non è la strada giusta - ha messo in evidenza -, l’accesso alla liquidità non è immediato». «La politica ci ha esposto ad un pregiudizio fortemente anti-industriale che sta tornando in maniera importante in questo Paese», ha aggiunto sull’emergenza lockdown. Bonomi ha fatto riferimento a una classe politica che «non ha idea della strada da percorrere. Non pensavo - ha concluso- di sentire più l’ingiuria che le imprese sono indifferenti alla vita dei propri collaboratori. Sentire certe affermazioni da parte del sindacato mi ha colpito profondamente. Credo che dobbiamo rispondere con assoluta fermezza».

Boccia a Bonomi: sia presidente per ricostruzione dell’economia
Il presidente uscente di Confindustria Vincenzo Boccia ha salutato Carlo Bonomi, designato per la successione. «Adesso ha ragione Carlo: dobbiamo riscoprire i valori fondamentali dello spirito di comunità di Confindustria, se vogliamo trasferirlo al Paese con coesione, competenza e unità. Saranno tempi difficili, di sacrifici e di pochi onori. L’auspicio a Carlo - ha continuato Boccia - è che sia il presidente della ricostruzione dell’economia del Paese e per questo gli saremo tutti vicini, per lavorare uniti e insieme».

Pasini: a Carlo Bonomi il mio pieno sostegno
«Al nuovo presidente di Confindustria Carlo Bonomi vanno innanzitutto le mie congratulazioni, il mio pieno sostegno e la mia disponibilità, così come quelle di Aib». Così il presidente dell’Associazione industriale bresciana, Giuseppe Pasini che, come detto, era tra i candidati alla carica ma poi ha deciso di ritirarsi. «Come ho detto - ha aggiunto - nel momento del ritiro della mia candidatura alla presidenza, la forza e l’unità di Confindustria vengono prima di qualsiasi interesse individuale: per questo motivo il nuovo Presidente avrebbe avuto tutto il mio supporto. Stiamo attraversando uno dei momenti più difficili nella storia del nostro Paese dal dopoguerra e, mai come oggi, è fondamentale che tutti quanti all’interno di Confindustria lavorino uniti, seguendo le indicazioni del Presidente».

Le reazioni
«Buon lavoro a Carlo Bonomi, chiamato a svolgere un compito che oggi è particolarmente delicato. Sono certo che saprà farlo con l’autorevolezza e le capacità che ha dimostrato alla guida di Assolombarda - è il commento dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi -. Forza Italia è come sempre a fianco delle imprese italiane, che stanno attraversando un passaggio difficile con impegno e spirito di sacrificio», ha concluso il presidente di Forza Italia. «Buon lavoro e i migliori auguri a Carlo Bonomi. Ci sarà bisogno di tutti e a maggior ragione di imprenditori e industriali coraggiosi per far ripartire il nostro Paese». Così un tweet del segretario della Lega Matteo Salvini. «Da Fratelli d’Italia - ha detto la presidente Giorgia Meloni - ci sarà sempre piena collaborazione con chi crea occupazione e rappresenta il made in Italy nel mondo. E saremo ancora più determinati nell’impegnarci per vincere tutti insieme le difficili sfide che attendono l’Italia nei prossimi mesi: far ripartire l’economia e tutelare le imprese e il lavoro».

«Complimenti e in bocca al lupo a Carlo Bonomi», sono giunti dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. «Lo attende - ha continuato il Governatore - un impegno importante. Una grande sfida che, ne sono certo, con la sua esperienza e la sua professionalità, saprà vincere ottenendo risultati importanti». Secondo Fontana, «il fatto di avere ai vertici di Confindustria un presidente della nostra regione è per tutti noi un motivo di soddisfazione in più, così come proprio l’importante esperienza maturata a Milano gli consentirà di ricoprire questo incarico con quella concretezza tipica dei lombardi».

«Sono certa che le sue idee potranno aiutare il mondo delle imprese, la politica e tutta l’Italia a uscire dall’emergenza COVID-19 e dare nuovo slancio alla nostra economia», ha scritto su twitter Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia. Un “in bocca al lupo”, ancora una volta su twitter, è giunto anche dalla capogruppo degli Azzurri a Montecitorio, Mariastella Gelmini. «Il ruolo dell’impresa, mai come oggi, è decisivo per portare il Paese fuori dall’emergenza sanitaria. Il tessuto sociale ha bisogno di corpi intermedi responsabili e coraggiosi». Congratulazioni sono giunte anche dalla sindaca di Roma Virginia Raggi. «Le imprese - ha scritto su twitter la sindaca pentastellata - avranno un ruolo strategico per far ripartire l’Italia dopo l’emergenza coronavirus e per sviluppo sostenibile del Paese. In bocca al lupo e buon lavoro».

La biografia
Carlo Bonomi da giugno 2017 è presidente di Assolombarda, l’associazione delle imprese che operano nella città metropolitana di Milano e nelle province di Lodi, Monza e Brianza. È nato a Crema il 2 agosto del 1966. È imprenditore nel settore bio-medicale, presidente della Synopo e delle aziende manifatturiere controllate, Sidam e BTC Medical Europe. Arriva al vertice di Confindustria dopo aver ricoperto diversi ruoli in ambito associativo: nella stessa Assolombarda è stato vice presidente con la delega al credito, fisco, finanza, organizzazione. In precedenza era stato vice presidente del Gruppo Giovani sia di Assolombarda che di Confindustria Lombardia. È alla guida del Gruppo tecnico per il fisco nella squadra di Vincenzo Boccia. Da luglio 2019 è anche presidente della Fondazione Assolombarda.

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