sabato 11 gennaio 2020

Schiaffo a Pechino, alle presidenziali di Taiwan vince la candidata anticinese

@ - Tsai Ing-wen ha largamente battuto, con il 57,3% dei voti il candidato nazionalista che ha due milioni di voti in meno con il 95% dello scrutinio completato. Secondo mandato.


Tsai Ing-wen ha vinto il secondo mandato alla presidenza di Taiwan grazie alla fiducia accordata dagli elettori con la sua linea dura nei confronti della Cina.
Quando è stato scrutinato il 94,7% dei 17.226 seggi, i voti a suo favore sono 7,63 milioni (il 57,3% del totale) contro i 5,12 milioni del rivale Han Kuo-yo dei Nazionalisti del Kmt, partito che ha tradizionali rapporti d’amicizia con la Cina. Secondo i media locali, Han, di fronte al divario ormai incolmabile, ha ammesso la sconfitta e riconosciuto la vittoria di Tsai.

Il Kmt era favorito fino a sei mesi fa. La vincente a Taiwan si era schierata con i rivoltosi di Hong Kong. Un segnale preciso che arriva a Pechino.

La Taiwan democratica e il nostro governo eletto democraticamente non cederanno alle minacce e alle intimidazioni: i risultati di queste elezioni hanno reso chiara questa risposta. La Cina deve abbandonare la minaccia dell’uso della forza”. Così Tsai Ing-wen, la prima donna a salire alla presidenza di Taiwan, in conferenza stampa dopo la conquista del suo secondo mandato. Alla domanda se il risultato sia stato il frutto di una scelta tra la Cina o gli Usa, Tsai ha replicato che l’esito elettorale è “una scelta per la libertà e la democrazia”.

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