martedì 14 gennaio 2020

Libia, Serraj firma la tregua. Haftar chiede altro tempo

@ «Sarraj ha firmato l'accordo» sulla tregua in Libia, «mentre Haftar ha chiesto tempo fino a domani mattina». Lo ha annunciato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Lo stesso Lavrov ha detto di «sperare» che Haftar firmi il contratto, mentre il governo istituzionale della Libiaè già partito all'attacco:  «Il documento messo a punto dalla Russia e dalla Turchia è buono e equilibrato e noi lo abbiamo firmato. Ma Haftar non accetta - ha detto l'ambasciatore libico a Roma Hafed Guddur - Ora Haftar ha preso tempo fino a domani mattina: se non firma tutto il mondo saprà chi non vuole la pace in Libia». 

Talking points: 

IL "MEGLIO di 24" 

TOP NEWS 4 storie da sapere 
1) Renault-Nissan verso la separazione definitiva. Secondo il Financial Times, i dirigenti di Nissan avrebbero infatti accelerato i piani di emergenza per una possibile rottura dell'Alleanza con Renault dopo la fuga di Carlos Ghosndal Giappone. Le discussioni preliminari per una separazione includono una divisione totale dei settori engineering e produzione, oltre alle modifiche al consiglio di amministrazione di Nissan. 

Per approfondire: 
2) «Le stampelle con cui è stato costruito il viadotto hanno subito spostamenti tali da rendere le superfici contrapposte, in corrispondenza della mezzeria, schiacciate l'una sull'altra...», mentre in «corrispondenza delle pile... sono presenti degli spostamenti in profondità dell'ordine di sette centimetri». È uno dei passaggi del gip di Avellino, Fabrizio Ciccone, nel provvedimentoche dispone il «divieto assoluto di transito» ai mezzi pesanti sul viadotto Cerrano dell'A14, tra Pescara Nord e Pineto. 

Atlantia: 

Luigi Di Maio (Ansa) 

3) I focolai nel M5s sono sempre più diffusi. Resta da capire quale sarà il futuro assetto. Non pare che Di Maio voglia dimettersi nel breve. E così tra ribelli alla Camera e al Senato ed espulsi che continuano a bombardare il quartier generale, Di Maio lavora alla crisi libica, fa campagna per le elezioni regionali e prepara il pugno duro. Trentacinque mail sarebbero arrivate dai probiviri M5S ai 'morosi’ delle restituzioni; in 8 potrebbero andare verso l'espulsione. Per gli altri, sospensione o avviso bonario nei casi meno gravi. 

Dentro il Movimento: 

4) Via libera dei Windsor a «un periodo di transizione» verso «la nuova vita» che Harry e Meghan vogliono creare per la loro famiglia. Lo si legge in una nota diffusa dalla corte del Regno Unito a nome della regina dopo la riunione dei
vertici della Royal Family britannica. Nell'incontro si è confermato che i duchi di Sussex intendono sganciarsi, in prospettiva, dai «finanziamenti pubblici» dell'appannaggio reale. In questa fase della loro vita si divideranno fra il Regno Unito e il Canada, dove Meghan è già volata con il figlio Archie. Al momento non è ancora chiaro come avverrà la divisione dalla famiglia reale e come sarà gestito il nodo dei rapporti economici. La Regina ha annunciato che la decisione sarà presa «nei prossimi giorni». 

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