martedì 4 giugno 2019

Trump incontra May: «Pronti ad accordo post Brexit». Il sindaco Khan: «È il volto dell'ultradestra»

@ - Dopo la Regina Elisabetta, Donald Trump in visita a Londra si è recato a Downing Street per incontrare Theresa May. E ha invitato la premier a non lasciare il suo incarico a Downing Street, per poter concludere l'accordo commerciale con gli Stati Uniti dopo la Brexit. Lo riferisce la stampa britannica, sottolineando l'espressione colloquiale - «stick around» (restare in zona) - con la quale il presidente Usa si è rivolto alla premier britannica.


«Credo che avremo un accordo commerciale molto, molto sostanzioso», ha detto Trump nel corso dell'incontro con gli imprenditori a St James' Palace al quale ha partecipato insieme alla premier May. «Resta in zona, facciamo questo accordo», ha poi aggiunto il presidente rivolto alla premier. May ha affermato che ci sono «enormi possibilità» per Londra e Washington di lavorare insieme in futuro, quando il Regno Unito sarà uscito dall'Unione europea. «C'è una grande partnership che credo potremmo far progredire ulteriormente, Naturalmente, con un buon accordo commerciale bilaterale», ha detto la premier.

Sadiq Khan, dopo gli insulti da parte del presidente Usa controreplica a Donald Trump e lo bolla come «il poster boy», il modello, dell'estrema destra mondiale e di leader dalla visione politica «ripugnante» in Paesi come «l'Ungheria, l'Italia o la Francia». Il sindaco laburista di Londra, figlio d'immigrati pachistani, coglie l'occasione di un'intervista alla Bbc per rilanciare oggi la polemica con il presidente americano, a cui lui aveva dato del «fascista» e che aveva risposto via Twitter bollandolo come «un perdente totale», oltre a sbeffeggiarlo per la bassa statura. «Io penso che in effetti, se guardiamo in giro per il mondo, ci sono molti leader i cui punti di vista io trovo ripugnanti - in Ungheria, in Italia, in Francia o qui da noi nel Regno Unito - i quali guardano a Donald Trump come al loro poster boy», insiste Khan rifiutandosi di ritirare l'accusa di fascista pur senza ripeterla. Il sindaco nega di essersi offeso per la risposta di Trump, ma auspica che Theresa May gli rimproveri faccia a faccia il comportamento «infantile». «Io non sono un 12enne in un parco giochi e mi sorprende che Donald Trump pensi di esserlo», taglia corto, assicurando d'essere «pro-americano», ma libero di considerare sbagliato - al pari del leader del suo partito, Jeremy Corbyn - l'invito al presidente per una visita di Stato in pompa magna e di criticare la politica dell'amministrazione di un «Paese amico» su temi come le scelte di politica estera, l'atteggiamento verso l'immigrazione o il cambiamento climatica, «le porte chiuse ai musulmani». 

Intanto nel centro di Londra sono partite le proteste contro Donald Trump e le sue politiche. I manifestanti, tenuti a distanza dalla polizia e finora invisibili dal corteo di Trump, stanno affluendo in Parliament Square di fronte a Westminster, dove già ha preso quota il pupazzo gonfiabile creato in occasione di una precedente missione di lavoro del presidente, un anno fa, come strumento per irriderlo nei panni di lattante capricciosi. Da Westminster, la folla si sposterà poi fino a Trafalgar Square per i comizi finali.

Qui è stato montato un altro grande pseudo-Trump: stavolta in veste di mega robot spara-insulti seduto su un water dorato. Slogan e striscioni prendono fra l'altro di mira il presidente sui cambiamenti climatici, sull'immigrazione e sul timore di accordi commerciali post Brexit che possano aprire le porte a capitali privati Usa nel sistema sanitario nazionale britannico (Nhs) o all'importazione da oltreoceano di alimenti chimicamente sofisticati.

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