mercoledì 5 giugno 2019

Il brindisi della regina Elisabetta in onore di Trump: “I nostri Paesi hanno liberato le nazioni”

@ - Ricevimento d’onore offerto a Buckingham Palace. «Alziamo i calici in nome di una antica alleanza».

«Signor Presidente, sono lieto di dare il benvenuto a lei e alla signora Trump a Buckingham Palace questa sera, appena dodici mesi dopo il nostro primo incontro al Castello di Windsor».


Queste le prime parole del discorso di Sua Maestà la Regina Elisabetta II allo State Banquet in onore del Presidente degli Stati Uniti d’America, svoltosi ieri nel Palazzo Reale di Londra. Con Donald Trump e la First Lady Melania, membri della Famiglia Reale dei Windsor e altri 170 ospiti circa.

Come tradizione, la sera del primo giorno di una visita di Stato, la regina intrattiene il Capo di Stato ospite con un banchetto reale che si tiene nella Sala del Ballo. Queste occasioni, a cui si partecipa in abito da sera, appartengono alla tradizione dell’ospitalità reale, antica quanto l’istituzione della monarchia stessa. La tavola disposta a ferro di cavallo è ornata con il servizio più raffinato in argento dorato proveniente dalla Collezione Reale.

Con quattro mesi di anticipo inizia la lucidatura dei 5.500 pezzi d’argento e 2.500 pezzi di vetro, mentre cinque giorni prima della cena comincia la preparazione e l’apparecchiamento. La Regina Elisabetta II, conserva l’abitudine di un controllo finale della tavola imbandita. Lady Elizabeth Anson, una cugina della Sovrana, rivelò: «La gente potrebbe pensare che la Regina non abbia il tempo di preoccuparsi per i menù, le degustazioni e dell’organizzazione, ma lei è una padrona di casa meticolosa».

«Le visite dei presidenti americani ci ricordano sempre la stretta e duratura amicizia tra il Regno Unito e gli Stati Uniti e sono lieto di avere un’altra opportunità per dimostrare l’immensa importanza che entrambi i nostri paesi attribuiscono alla nostra relazione», ha detto ieri sera Elisabetta II, fiduciosa «che i nostri valori comuni e gli interessi condivisi continueranno a unirci. Stasera celebriamo un’alleanza che ha contribuito a garantire la sicurezza e la prosperità di entrambi i nostri popoli per decenni, e che credo possa durare per molti anni a venire».

La Sovrana che fece la prima visita di Stato negli USA su invito del Presidente Eisenhower, evoca l’imminente 75° anniversario del D-Day: «In quel giorno le Forze Armate di entrambi i nostri paesi combatterono fianco a fianco per difendere i nostri valori di libertà e democrazia. Dobbiamo un debito incommensurabile ai soldati britannici, americani e alleati che iniziarono la liberazione dell’Europa il 6 giugno del 1944». Non lontano da Buckingham Palace, «nel loro quartier generale in St James’s Square, ufficiali britannici e americani lavoravano a stretto contatto per pianificare la libertà di un continente… e non sarebbe esagerato affermare che milioni di vite dipendevano dal loro sforzo comune».

Dopo aver menzionato i forti legami culturali ed economici di questa Special Relationship, tra Regno Unito e Stati Uniti, Sua Maestà al termine dello speech declama: «Signore e signori, invito tutti ad alzarvi e brindare al Presidente e alla signora Trump, alla continua amicizia tra le nostre due nazioni e alla salute, prosperità e felicità del popolo degli Stati Uniti».

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