venerdì 10 maggio 2019

I risultati delle elezioni in Sudafrica

@ - Come previsto ha vinto ancora l'African National Congress, il partito al governo dalla fine dell'apartheid, ma con qualche difficoltà in più del solito.

L’8 maggio in Sudafrica si sono tenute le elezioni per scegliere i nuovi membri dell’Assemblea Nazionale, delle assemblee provinciali e un nuovo presidente. Per ora è stato scrutinato il 90 per cento delle schede e l’African National Congress (ANC), il partito al governo del Sudafrica dalla metà degli anni Novanta, è in netto vantaggio sugli avversari, come previsto: al momento ha ottenuto il 57 per cento dei voti, mentre il principale partito di opposizione, Alleanza Democratica (DA), ha solo il 21 per cento.

Verrà rieletto quindi presidente Cyril Ramapahosa, che era subentrato nel febbraio dello scorso anno a Jacob Zuma, che aveva governato il paese dal 2009 ed era stato coinvolto per anni in in scandali personali e politici. Ma proprio gli scandali e la corruzione dilagante durante la presidenza di Zuma, insieme alle difficoltà economiche del paese, hanno fatto perdere credibilità e voti all’ANC, il partito che fu di Nelson Mandela e che è stato al potere ininterrottamente dalla fine dell’apartheid, nel 1994.

Quelle di quest’anno sono le prime elezioni generali in Sudafrica in cui l’ANC è sceso sotto al 60 per cento dei voti: alle scorse elezioni, nel 2014, aveva ottenuto il 62 per cento dei voti, mentre in quelle del 2009 il 66 per cento e in quelle del 2004 sfiorò addirittura il 70 per cento. Nonostante il risultato deludente dell’ANC, l’opposizione non ha saputo guadagnare abbastanza voti per poter pensare di arrivare al governo del paese.

In particolare Alleanza Democratica (DA), partito liberale guidato da Mmusi Maiamane, non è riuscita a fare meglio delle scorse elezioni, quando ottenne circa il 22 per cento dei voti. Chi invece si è migliorato è il partito di estrema sinistra degli Economic Freedom Fighters (Combattenti per la Libertà Economica), che si è confermata terza forza politica del paese ed è passata dal 6 per cento del 2014 al 10 per cento di quest’anno.

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