domenica 21 aprile 2019

Sri Lanka, sei esplosioni in chiese e hotel: 156 morti, 35 sono stranieri

@ - Gli ordigni sono esplosi durante le celebrazioni di Pasqua, centinaia anche i feriti. Presi di mira anche gli hotel frequentati da turisti. Nessuna rivendicazione, il primo ministro convoca il Consiglio di sicurezza. La Farnesina: "In corso verifiche".

COLOMBO - Una serie di esplosioni simultanee si è verificata in tre hotel di lusso e tre chiese durante le celebrazioni di Pasqua in Sri Lanka, causando morti e feriti, tra questi 35 stranieri. Il bilancio delle vittime è in continuo aggiornamento, al momento la polizia locale parla di 156 morti e circa 500 feriti. Dal ministero degli Esteri italiani confermano che "L'unità di crisi della Farnesina e l'ambasciata italiana a Colombo sono al lavoro per effettuare verifiche sugli attacchi in Sri Lanka". In un tweet la Farnesina ha anche messo a disposizione un numero per segnalazioni: 0039 06 36225.

Una delle chiese colpite dall'esplosione è Sant'Antonio a Colombo. Le altre due sono San Sebastiano a Negombo, a circa 30 chilometri dalla capitale e una chiesa a Batticaloa, a 250 chilometri a est della capitale. Sono stati sicuramente colpiti anche lo Shangri-La Hotel, il Kingsbury Hotel e il Cinnamon Grand a Colombo, dove l'esplosione ha devastato il ristorante al piano terra. Per ora, fonti ufficiali hanno parlato di 35 stranieri deceduti e tra questi fonti ospedaliere di Colombo parlano di cittadini americani, britannici e olandesi, alcuni dei quali "feriti in condizioni critiche".

Secondo le prime informazioni almeno 45 persone sono state uccise a Colombo, nei tre hotel e una chiesa. Altre 67 vittime si contano nella chiesa nel Negombo, a nord della capitale, e almeno 25 persone sono morte nella chiesa di Batticaloa, a est del Paese. Le autorità riferiscono che almeno due esplosioni sarebbero state opera di attentatori suicidi.

Una delle chiese colpite dall'esplosione è Sant'Antonio a Colombo. Le altre due sono San Sebastiano a Negombo, a circa 30 chilometri dalla capitale e una chiesa a Batticaloa, a 250 chilometri a est della capitale. Sono stati sicuramente colpiti anche lo Shangri-La Hotel, il Kingsbury Hotel e il Cinnamon Grand a Colombo, dove l'esplosione ha devastato il ristorante al piano terra. Per ora, fonti ufficiali hanno parlato di 35 stranieri deceduti e tra questi fonti ospedaliere di Colombo parlano di cittadini americani, britannici e olandesi, alcuni dei quali "feriti in condizioni critiche".

Pasqua di sangue in Sri Lanka: bombe in chiese e hotel. "Una strage"

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Secondo le prime informazioni almeno 45 persone sono state uccise a Colombo, nei tre hotel e una chiesa. Altre 67 vittime si contano nella chiesa nel Negombo, a nord della capitale, e almeno 25 persone sono morte nella chiesa di Batticaloa, a est del Paese. Le autorità riferiscono che almeno due esplosioni sarebbero state opera di attentatori suicidi.

Pasqua di sangue in Sri Lanka: l'interno della chiesa di Sant'Antonio poco dopo l'esplosione

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IL MINISTRO DELL'ECONOMIA: "MORTI ANCHE STRANIERI"
"Per favore restate in casa. Ci sono molte vittime, inclusi stranieri". Lo scrive su Twitter il ministro dello Sri Lanka per le Riforme economiche Harsha de Silva, che ha visitato alcuni dei luoghi attaccati con esplosioni simultanee. "Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. (...) Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite", ha aggiunto il ministro.


Sec Defence and I am at Kochchikade church. Also was at ShangriLa n Kingsbury. PM is on his way from Bentota. Emergency meeting called in a few minutes. Rescue operations underway. Please stay calm and indoors. Many casualties including foreigners.

Il primo ministro Ranil Wickremesinghe ha convocato il Consiglio di sicurezza e ha parlato di "attacchi vigliacchi". "Condanno fermamente gli attacchi vigliacchi contro la nostra gente", ha scritto in un tweet dal suo account. "Invito tutti i cittadini dello Sri Lanka in questo tragico momento a rimanere uniti e forti. Il governo sta prendendo provvedimenti immediati per contenere questa situazione". Il presidente Maithripala Sirisena ha parlato alla nazione e invitato alla calma. Ha rassicurato che tutte "le forze di polizia" sono sul campo per prevenire ulteriori attacchi e trovare i responsabili.


I strongly condemn the cowardly attacks on our people today. I call upon all Sri Lankans during this tragic time to remain united and strong. Please avoid propagating unverified reports and speculation. The government is taking immediate steps to contain this situation.

Gli attacchi riportano il Paese al periodo di violenze che ha caratterizzato lo Sri Lanka fino al 2009. La grande isola dell'Oceano indiano conta 21 milioni di abitanti e fino a 10 anni fa aveva fatto i conti con la guerra civile all'origine della quale c'erano contrasti etnici e religiosi e che aveva visto soprattutto il governo opporsi ai separatisti delle Tigri Tamil. Nel Paese si trovano infatti cattolici, divisi tra maggioranza cingalese e minoranza Tamil, in tutto il 7,5 5 della popolazione, buddisti (oltre il 70%), hindu (12%) e musulmani (10%).

Anche di recente le tensioni avevano riguardato tutti i gruppi religiosi: i cristiani avevano parlato di crescenti intimidazioni da parte di monaci buddisti estremisti; l'anno scorso c'erano stati scontri tra la maggioranza dei buddisti cingalesi e la minoranza di musulmani con alcuni estremisti buddisti che accusavano i musulmani di conversioni forzate all'Islam. Proprio per questo il ministro dell'Economia De Silva ha chiesto ai suoi connazionali "Di non fare congetture sui responsabili degli attacchi".

Gli attentati infatti non sono ancora stati rivendicati, ma l'11 aprile scorso, il capo della polizia, Pujuth Jayasundara, aveva fatto diramare un allarme dell'intelligence ai più alti ufficiali, dichiarando che alcuni kamikaze pianificavano di colpire delle "chiese importanti". "Un'agenzia di intelligence straniera ha riferito che l'NTJ (National Thowheeth Jama'ath) sta pianificando di compiere attacchi suicidi contro chiese di spicco come pure l'alta commissione indiana a Colombo", si legge nel messaggio. L'NTJ è un gruppo radicale musulmano in Sri Lanka, legato alla vandalizzazione delle statue buddiste.

I governi britannico e tedesco hanno diramato comunicati per condannare gli attacchi nello Sri Lanka ed esprimere la propria vicinanza al governo del Paese.

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