domenica 21 aprile 2019

Libia, raid aerei di Haftar su Tripoli e dintorni

@ - Lo rende noto su Twitter il portale libico The Libya Observer: non risultano vittime al momento.
La scorsa notte l’aviazione del generale Khalifa Haftar ha compiuto raid aerei su Tripoli e dintorni «causando panico tra gli abitanti». Lo rende noto su Twitter il portale libico The Libya Observer aggiungendo che non risultano vittime al momento. Ieri le forze fedeli al governo di accordo nazionale hanno lanciato una controffensiva a sud e a est di Tripoli accerchiando, secondo fonti militari, le forze dell’uomo forte della Cirenaica nelle aree di Wadi Rabie, a una trentina di chilometri a est di Tripoli, e Suani Beni Adem, a circa 25 chilometri a sud ovest della capitale.

Il governo presieduto da Fayez al-Sarraj ha inviato una lettera al Consiglio di sicurezza dell’Onu per chiedere l’apertura di una inchiesta «che ristabilisca la verità dei fatti sulle violazioni perpetrate dalle forze del generale Khalifa Haftar». Tra queste si segnalano nella missiva «l’uccisione e il trasferimento forzato di civili, l’utilizzo di minori nei combattimenti e di armi pesanti e missili contro quartieri ad alta densità abitativa». Il governo segnala poi che lo stesso portavoce delle milizie di Haftar ha ammesso la partecipazione di aerei appartenenti a Stati terzi, definiti «amici» nei raid compiuti su Tripoli e dintorni, e che considera questo «una flagrante aggressione alla sovranità della Libia e una palese partecipazione esterna alle considerevoli violazioni perpetrate». «In questo contesto - aggiunge - riteniamo totalmente responsabili gli Stati che hanno contribuito a queste aggressioni e chiediamo alla commissione di ristabilire la verità dei fatti e al comitato per le sanzioni di tenere conto di queste violazioni alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza», nella convinzione - conclude - «che Haftar, le sue milizie e quelli che li sostengono commettano crimini di guerra e violazioni dei diritti umani stabiliti a livello internazionale».

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