giovedì 25 aprile 2019

25 Aprile: Mattarella depone corona alloro ad Altare Patria. Conte: "È la festa di tutti"

@ - Al via le celebrazioni della Festa della Liberazione dal nazifascismo. Bongiorno (Lega): "Memoria è un dovere".

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nell'ambito delle celebrazioni per il 25 Aprile ha deposto una corona d'alloro al Sacello del Milite ignoto, all'Altare della Patria. Il capo dello Stato ha poi osservato un minuto si raccoglimento mentre la banda delle Forze Armate intonava l'Inno nazionale.. Al via le celebrazioni del 74esimo anniversario della Festa della Liberazione dal nazifascismo.


Presenti il segretario di Presidenza del Senato, Francesco Giro, la vice presidente della Camera, Maria Edera Spadoni, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, il segretario dem, Nicola Zingaretti. E la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha invitato a "contrastare ogni tentativo di cancellare la nostra storia e ogni forma di violenza e di discriminazione".

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nell'ambito delle celebrazioni per il 25 Aprile ha deposto una corona d'alloro al Sacello del Milite ignoto, all'Altare della Patria. Il capo dello Stato ha poi osservato un minuto si raccoglimento mentre la banda delle Forze Armate intonava l'Inno nazionale.. Al via le celebrazioni del 74esimo anniversario della Festa della Liberazione dal nazifascismo.


"Oggi è importante festeggiare", ha commentato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Il 25 aprile, ha aggiunto, "è la festa di tutti". Il premier ha deposto una corona davanti al sacrario delle Fosse Ardeatine, in ricordo dell'eccidio del 24 marzo del 1944 in cui furono trucidate 335 persone, tra militari e civili.


"Non è il giorno delle polemiche, non è il giorno delle divisioni": questo è il senso del 25 aprile secondo Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica di Roma a margine della cerimonia per l'anniversario della Liberazione in programma nella sinagoga di via Balbo, sede della Brigata ebraica alla presenza, tra gli altri, del vicepremier Luigi Di Maio.
INTERVISTA

Non si sono spenti gli echi delle polemiche dei giorni scorsi, come evidenzia il leader politico 5S in un post su Facebook. "È incredibile - ha detto Luigi Di Maio - per giorni si è discusso di una festa, come se il Paese non avesse altri problemi a cui pensare".

"Noi amiamo l'italia del lavoro, della pace, della libertà, del benessere. Quella del 25 aprile. Quella che affronta i problemi e vuole togliere le paure agli italiani", twitta Nicola Zingaretti, segretario pd.


Noi amiamo l'Italia del lavoro, della pace, della libertà, del benessere. Quella del #25aprile. Quella che affronta i problemi e vuole togliere le paure agli italiani

Mentre il leader della Lega infiamma le polemiche per la sue dichiarazioni sulla sua "sfida" alle mafie a Corleone proprio il giorno della Liberazione dal nazifascismo, la ministra leghista della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, prende una posizione a favore del 25 aprile. "La memoria è un dovere - twitta - ricordiamo con gratitudine le donne e gli uomini rimasti sui monti azzurri a far la guardia alla libertà".

La memoria è un dovere. Ricordiamo con gratitudine le donne e gli uomini rimasti sui monti azzurri a far la guardia alla libertà #Rodari #25aprile #libertà #lafestaèditutti
È partito intanto da da largo Bompiani a Roma il corteo tradizionale dell'Anpidiretto a Porta San Paolo. Tra gli slogan intonati "Roma è antifascista" e "Ora è per sempre Resistenza". I manifestanti hanno ricordato anche la storica partigiana Tina Costa. Tra le bandiere che sventolano quelle dei sindacati tra cui la Cgil, il Pd, Emergency.
Verso la fine del corteo sventolano anche le bandiere palestinesi dietro lo striscione: "Palestina Libera" e "No al muro e all'occupazione israeliana".
INTERVISTA
DI ZITA DAZZI
Mentre Sarno, comune a Nord di Salerno, nella riunione della giunta comunale alla vigilia della festa della Liberazione, ha revocato la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, Vitginia Raggi stigmatizza lo striscione fascista apparso sul grande raccordo anulare della Capitale. "Un'offesa per la città", ha commentato.


Lo striscione fascista apparso sul Grande raccordo anulare di Roma è un’offesa per la città. Non consentiremo a nessuno di riscrivere la storia. @Roma è e resta profondamente antifascista. Buona Festa della Liberazione a tutti! http://bit.ly/2vr1Q2V 

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