domenica 31 marzo 2019

Turchia, elezioni amministrative. Aperti i seggi tra violenze e morti. Il test per Erdogan

@ - Da questa mattina in Turchia si vota per le elezioni amministrative. Il partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) del presidente rischia una sconfitta dall'alto valore simbolico nella capitale.

ANKARA - Due militanti del partito islamista Sp sono stati uccisi a un seggio per le amministrative nella provincia orientale di Malatya, dopo aver avuto uno scontro con un rappresentante del partito Akp del presidente, per garantire la segretezza delle schede.
Lo ha denunciato il leader di Sp, Temel Karamollaoglu, citato dall'agenzia Anadolu. L'aggressore sarebbe parente di un candidato locale che ha reagito a una richiesta per garantire la segretezza del voto. Scontri ai seggi si sono registrati anche a Diyabakir e Mardin, nel sud-est a maggioranza curda, con un bilancio di cinque feriti.

Da questa mattina sono aperte le urne in Turchia per le elezioni amministrative che sono considerate un test per il presidente Recep Tayyip Erdogan, nove mesi dopo essere stato nominato presidente esecutivo con poteri ampiamente ampliati. In un paese di 82 milioni di persone, con oltre 57 milioni alle urne, Erdogan è presente in tutti gli schermi televisivi per ogni evento elettorale messo in evidenza dalle emittenti. Gli analisti sostengono che le elezioni in 81 province per migliaia di sindaci e amministratori locali sono un referendum sulle sue politiche dopo i sondaggi parlamentari e presidenziali di giugno, quando ha promesso una "nuova Turchia".

Questa volta, Erdogan ha detto che la stessa sopravvivenza della Turchia è in gioco, ha fatto riferimento all'ascesa dell'islamofobia e ha mostrato le riprese delle sparatorie della moschea in Nuova Zelanda. Ma gli elettori potrebbero punire il suo Partito di giustizia e sviluppo (AKP) al governo per la crisi della lira che è iniziata ad agosto, esacerbata da una recessione economica da dicembre. La disoccupazione è al 13,5% e l'inflazione supera il 19,6%. Il voto si concluderà alle 16 (le 15 in Italia) in tutte le 32 province orientali, mentre apertura e chiusura dei seggi avverranno un'ora dopo nelle restanti 49. Si scelgono i 1.289 sindaci fra le 30 città metropolitane, 51 capoluoghi provinciali e 922 distretti. Oltre a consiglieri comunali e altre figure di amministratori locali.

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