giovedì 7 febbraio 2019

Italia-Francia, Parigi richiama l’ambasciatore a Roma: irritazione per il caso dei gilet gialli

Sale la tensione tra Parigi e Roma dopo le polemiche sul coinvolgimento del governo con i gilet gialli e sui controlli alle frontiere.
La Francia ha annunciato di aver richiamato l’ambasciatore a Roma per consultazioni. La decisione è stata presa in seguito «agli attacchi senza precedenti del governo italiano», secondo quanto riferisce il ministero degli Esteri francese. Si aggrava dunque la crisi tra i due Paesi dopo settimane di tensioni che hanno riguardato sia i rapporti istituzionali che i messaggi diffusi dai leader del governo italiano in messaggi social o in occasione di comizi elettorali. Negli ultimi otto mesi la Francia è stata bersaglio di violenti attacchi da parte di Lega e M5S su migranti, deficit, Tav .

La nota del Quai d’Orsay
«Le ultime ingerenze rappresentano una provocazione supplementare e inaccettabile. Violano il rispetto dovuto alle scelte democratiche, fatte da un popolo amico e alleato. Violano il rispetto che si devono tra loro governo democraticamente e liberamente eletti» scrive il Quai d’Orsay nella nota dove si annuncia la decisione di richiamare l’ambasciatore a Roma per consultazioni. Ieri il ministero degli Esteri francesi aveva duramente protestato per l’incontro del vice premier Luigi Di Maio a Parigi con alcuni responsabili dei gilet gialli.

«Dichiarazioni oltraggiose»
« La Francia - prosegue il ministero degli esteri francese - è stata, da diversi mesi, oggetto di accuse ripetute, di attacchi senza fondamento, di dichiarazioni oltraggiose che tutti conoscono e hanno presente. Questo non ha precedenti dalla fine della guerra. Essere in disaccordo è una cosa, strumentalizzare la relazione a fini elettorali è un’altra. «La Francia e l’Italia sono unite da una storia comune; condividono un destino. Insieme hanno costruito l’Europa e agito per la pace. La Francia è profondamente legata a questa relazione di amicizia che alimenta cooperazioni in tutti i settori e la vicinanza tra i nostri popoli. L’amicizia franco-italiana è più che mai indispensabile per raccogliere le sfide che abbiamo davanti nel XXI secolo».

Salvini: «Pronto a voltare pagina»
Sul fronte italiano la prima reazione è arrivata da matteo Salvini, per settimane in prima fila ad attaccare Macron (spesso definito «il signorino» ): «Sono pronto a voltare pagina nei rapporti con la Francia per il bene dei nostri popoli e sarò falice di incontrare Macron. Ma la Francia deve smetterla di respingere migranti alla frontiera e di dare rifugio a criminali italiani». Su una diversa lunghezza d’onda , meno conciliante, si pone il sottosegretario agli esteri Manlio Di Stefano (M5S): «Quella della Francia è una provocazione, erano abituati ad avere sudditi in Italia , ora notano la differenza».

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