sabato 19 gennaio 2019

LA FRENATA DEL PIL Il testo finale del decretone e Bankitalia che «gela» il governo sulla crescita

Il testo finale del decretone su pensioni e reddito di cittadinanza è cresciuto e ora conta 33 articoli. Tra le novità un finanziamento bancario per anticipare la liquidazione fino a 30mila euro, con una detassazione Irpef variabile dall'1,5 al 7,5% sulla quota di Tfs che verrà pagata nei mesi successivi al pensionamento; e una serie di nuovi prelievi su giochi e slot, che dovrebbe garantire oltre 400 milioni l'anno di maggiori entrate. Mentre per confermare a 41 anni il requisito minimo dipensionamento dei lavoratori precoci è prevista una spesa aggiuntiva di 1,6 miliardi nei prossimi dieci anni. 
Talking points: 

TOP NEWS 
6 storie da sapere

1) Per il 2019 Bankitalia prevede una crescita del Pil pari «allo 0,6%: 0,4 punti in meno rispetto a quanto valutato in precedenza» e rispetto alle ultime stime del Governo. Alla revisione, spiega Bankitalia nel Bollettino economico pubblicato ieri, concorrono «dati più sfavorevoli sull'attività economica osservati nell'ultima parte del 2018, che hanno ridotto la crescita già acquisita per la media di quest'anno di 0,2 punti; il ridimensionamento dei piani di investimento delle imprese che risulta dagli ultimi sondaggi; le prospettive di rallentamento del commercio mondiale». Non solo. «In Italia, dopo che la crescita si era interrotta nel terzo trimestre, gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono che l'attività potrebbe essere ancora diminuita nel quarto», quindi in recessione tecnica. 

2) L’analisi è in corso ma l'obiettivo è chiaro: coinvolgere Cassa Depositi e Prestiti per cercare una soluzione di sistema alla crisi del settore costruzioni. La misura del coinvolgimento dipenderà dai risultati di questo primo esame di valutazione sullo stato di salute del comparto e, più in particolare, del gruppo Astaldi. L’ipotesi, infatti, potrebbe essere quella di entrare direttamente nel capitale del gruppo Salini Impregilo con una partecipazione rilevante, e farne il pivot di un maxipolo nazionale delle costruzioni. 
(AP) 

3) Wall Street in accelerazione sulla scia delle indiscrezioni stampa secondo cui la Cina avrebbe proposto agli Usa un modo per azzerare entro il 2024 il suo avanzo commerciale. Il modo per farlo sarebbe acquistare beni “Made in Usa” per un valore annuo complessivo di oltre mille miliardi di dollari. Ora il focus si sposta su Washington, dove il 30 e il 31 gennaio il vice premier cinese incontrerà i negoziatori statunitensi. Per un accordo c'è tempo fino al prossimo primo marzo, quando scadrà la tregua siglata il primo dicembre dai presidenti delle due nazioni. 

Colossi in difficoltà: 

4) Anche agli hacker piacciono le collection. La scorsa settimana è apparso sul popolare servizio di condivisione file Mega un archivio da 87 giga contenente qualcosa come 2.692.818.238 righe. Dopo poche ore, un forum specializzato in hacking ne aveva già estratto e reso più fruibile il contenuto, organizzandolo in directory. Troy Hunt, che gestisce il sito Hibp dove raccoglie un archivio consultabile delle email apparse in tutti i data breach (violazione di dati) su cui è riuscito a mettere le mani, ha iniziato ad analizzare i dati e ha scoperto che, una volta ripulito, l'archivio conteneva in totale 772.904.991 di indirizzi email e 21.222.975 di password. Collection#1, nome con il quale Hunt ha battezzato questo rilascio di dati, sembra effettivamente essere una raccolta di moltissime data breach diverse. 
Michael Cohen e, sullo sfondo, Donald Trump (REUTERS) 

5) Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ordinò al suo ex avvocato Michael Cohen di mentire al Congresso sulle trattative per costruire una Trump Tower a Mosca. È quanto emerge dalle carte in mano al procuratore speciale che indaga sul Russiagate, Robert Mueller, secondo quanto riporta il sito BuzzFeed citando fonti investigative.Trump avrebbe anche appoggiato il piano messo a punto da Cohendi recarsi in visita in Russia durante la campagna presidenziale con l'obiettivo di incontrare il presidente Vladimir Putin. 

6) «Bene ci siamo. Su www.siamoeuropei.it trovate il Manifesto per la costituzione del fronte lanciato insieme a 100 esponenti della politica locale e della società civile. Ora si tratta di aderire e far aderire. Partiamo. L'Italia e l'Europa sono più forti di chi le vuole deboli». Così Carlo Calenda, ex ministro allo Sviluppo economico degli ultimi tre governia guida dem ha lanciato su twitter e gli altri social «il manifesto per la costituzione di una lista unica delle forze civiche e politiche europeiste alle prossime elezioni europee». 

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