Alexis Tsipras ce l’ha fatta. Il premier greco ha superato il voto di fiducia al parlamento greco, superando così le dimissioni del ministro della Difesa, Panos Kammenos di domenica scorsa. Il titolare della difesa si era dimesso per protestare contro l’accordo firmato con a Macedonia per il cambio del nome in Repubblica di Macedonia del Nord, che apre le port della Nato e della Ue all’ex repubblica Yugoslava.
Il premier aveva già annunciato ieri che sarebbe riuscito a raggiungere la maggioranza di 51 deputati. In caso contrario aveva assicurato le su dimissioni. Tsipras ha giocato d’astuzia, lasciando Kammnos libero di rassegnare le dimissioni e perseguire una politica populista e sovranista in vista delle prossime elezioni europee del 26 maggio, ma è riuscito a portare dalla sua parte i 6 deputati di Anel, il partito conservatore di Greci indipendenti,guidato da Kammenos e che da 4 anni fa parte della coalizione di governo.
Vittori sì per il giovane premier di sinistra, ma con riserva. Le elezioni politiche si dovranno tenere entro il prossimo ottobre. Tsipras nelle prossime settimane dovrà fare passare votazione chiave, come l’aumento del salario minimo, la separazione della Chiesa ortodossa dallo Stato e per l’appunto l’approvazione dell’accordo con la Macedonia. Tutte votazioni per le quali avrà bisogno di una concreta maggioranza in parlamento. L’obiettivo è arrivare alle politiche con il vento in poppa. In questo momento il suo partito di sinistra Syriza è sotto di otto punti rispetto ai conservatori di nea Dimokratia
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