lunedì 31 dicembre 2018

Ipertensione, scienziati italiani scoprono super molecola per combatterla nell’alga spirulina

Un team di ricerca italiano guidato da scienziati dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli ha scoperto una molecola con spiccate proprietà vasodilatatrici nell’alga spirulina, un cianobatterio. Il composto chimico, un peptide chiamato SP6, potrebbe portare a nuove terapie farmacologiche naturali per combattere l’ipertensione.

Nell'alga spirulina (Arthrospira platensis) è presente un composto chimico che favorisce la vasodilatazione. La scoperta potrebbe portare a nuove terapie farmacologiche (naturali) in grado di contrastare efficacemente l'ipertensione, uno dei principali fattori di rischio per ictus, infarto e altre patologie cardiovascolari.

A identificare la sostanza, un peptide chiamato SP6, è stato un team di ricerca italiano guidato da studiosi dell'Unità di Fisiopatologia Vascolare presso l'IRCCS Neuromed di Pozzilli, Isernia, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università di Salerno e dell'Università Sapienza di Roma. Gli scienziati, coordinati dai professori Carmine Vecchione e Albino Carrizzo, si sono concentrati sull'alga spirulina – un cianobatterio, cioè un batterio capace di fotosintesi – poiché da tempo ne sono note diverse proprietà benefiche, ma non se ne conosce nel dettaglio il meccanismo d'azione.

Dopo aver isolato dal microorganismo diversi peptidi, composti chimici normalmente più piccoli delle proteine (solo alcune sono composte da un solo peptide), i ricercatori italiani ne hanno identificato uno completamente nuovo che hanno chiamato SP6. Per verificarne le proprietà lo hanno testato su vasi sanguigni “coltivati” in laboratorio e su modelli murini (topi), facendo emergere la spiccata efficacia come vasodilatatore (cioè composto in grado di ampliare il lume di vene e arterie).

“Abbiamo iniziato la nostra ricerca simulando una digestione gastrointestinale dell'estratto grezzo di spirulina: in altre parole, abbiamo riprodotto ciò che accade nell'intestino umano dopo aver ingerito la sostanza, per isolare i peptidi che verrebbero assorbiti dal nostro organismo”, ha dichiarato il professor Albino Carrizzo. Gli ha fatto ecco il professor Vecchione, direttore dell'Unità di Fisiopatologia Vascolare presso l'istituto molisano, sottolineando che il peptide isolato nell'estratto di spirulina agisce positivamente sul meccanismo difettoso (legato all'ossido nitrico) nei pazienti ipertesi.

Nonostante i risultati positivi emersi nei test di laboratorio, sarà necessario confermare l'efficacia vasodilatatrice di SP6 in studi più approfonditi e naturalmente nei test clinici, cioè nella sperimentazione sull'uomo. La speranza è quella di ottenere un “coadiuvante naturale” delle normali terapie farmacologiche per combattere l'ipertensione. I dettagli della ricerca italiana sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Hypertension

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