venerdì 14 dicembre 2018

Cesare Battisti, il Brasile ordina l’arresto: “Va estradato, esiste un pericolo di fuga”

L'ex estremista di sinistra in Italia deve scontare una condanna per quattro omicidi. Il Tribunale Supremo si era già espressa favorevolmente per l'estradizione nel 2010, ma l'ex presidente Lula si oppose.

Il magistrato del Supremo Tribunale Federale del Brasile, Luis Fux, ha ordinato l’arresto per l’ex terrorista italiano del Pac Cesare Battisti. Lo riporta la Tv Globo. Una misura, richiesta dalla Procuratrice Generale, Raquel Dodge per “evitare il rischio di fuga e assicurare una eventuale estradizione”, come si legge da un comunicato della Procura. Il giudice Fux ha così revocato una misura a favore dello stesso Battisti, che lui stesso aveva disposto un anno fa. Sempre secondo quanto riporta la Tv Globo, la richiesta di arresto è immediatamente esecutiva. 

Il Tribunale Supremo brasiliano (Stf) si era già dichiarato a favore dell’estradizione di Battisti – condannato in Italia per quattro omicidi – nel 2010, lasciando però l’ultima parola all’allora presidente Lula da Silva. Lula concesse poi all’italiano la residenza permanente in Brasile nelle ultime ore del suo mandato. Proprio per questo il magistrato Fux ha chiesto una decisione collegiale (pur definendosi favorevole) sulla possibilità che un capo di Stato annulli la decisione di un suo predecessore sulla concessione dell’estradizione. Lo scorso 6 novembre Fux aveva presentato al Stf la sua relazione sul caso Battisti, chiedendo che sia esaminato in sessione congiunta da tutti i magistrati dell’alta corte.

Un evento che potrebbe rappresentare il primo passo verso l’estradizione dal Brasile dell’ex estremista di sinistra. Il presidente eletto Jair Bolsonaro ha infatti più volte assicurato – l’ultima ieri, ricevendo l’ambasciatore italiano in Brasile – che intende concedere l’estradizione di Battisti, considerandolo un “piccolo regalo” per il popolo italiano.

“Non ho avuto accesso alla decisione del giudice, l’ho saputo dai media, non posso commentare”. Lo ha detto all’Ansa l’avvocato Cesare Battisti, Igor Tamasauskas, rispondendo ad una domanda sulla decisione del magistrato Luiz Fux del Supremo Tribunale Federale. I media brasiliani danno per scontato che i legali di Battisti presenteranno un ricorso contro la decisione di Fux, chiedendo un parere dell’intero Srf, sostenendo che quella di Lula di negare l’estradizione è una decisione irrevocabile.

Dopo aver lasciato la Francia nel 2004 – doveva aveva vissuto dagli anni ottanta, protetto dalla “dottrina Mitterand” – Battisti è stato arrestato nel 2007. Nel 2009 ricevette lo status di rifugiato politico dall’allora ministro della Giustizia Tarso Genro. Attualmente risiede a Caneneia, sulla costa dello stato di San Paolo. Nell’ottobre dell’anno scorso era stato arrestato a Corumbà, nello stato di Mato Grosso del Sud, mentre, secondo l’accusa, tentava di attraversare il confine boliviano con 6 mila dollari e 1.300 euro non dichiarati. Liberato dopo tre giorni, è rimasto comunque sotto processo per esportazione illegale di valuta.

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