sabato 24 novembre 2018

Brescia: trovato il batterio Chimera nelle sale operatorie dell'ospedale civile „Batterio killer in sala operatoria: allerta al Civile e negli ospedali bresciani“

Brescia: trovato il batterio Chimera nelle sale operatorie dell'ospedale civile

Nessuna emergenza e nessun caso accertato, ma nei macchinari delle sale operatore del Civile (di Chirurgia) è stata rilevata la presenza del batterio Chimera

Brescia: trovato il batterio Chimera nelle sale operatorie dell'ospedale civile
Nessuna emergenza e nessun caso accertato, ma il dato di fatto è questo: in due macchinari presenti nelle sale operatorie del reparto di Chirurgia del Civile di Brescia è stata isolata la presenza di Mycobacterium Chimaera, un batterio la cui casistica è rara, rarissima (meno di 100 episodi in tutto il mondo) ma che in Italia nell'ultimo periodo ho già provocato quattro morti, due in Veneto e due (più recenti) in Emilia-Romagna. Lo scrive il Giornale di Brescia.
Il batterio Chimera è stato isolato durante una serie di controlli di routine dei macchinari. A seguito dello spiacevole ritrovamento, che come detto però non ha portato ad alcun contagio, l'Ats e l'ufficio Welfare di Regione Lombardia hanno avviato i controlli anche nelle altre strutture ospedaliere attrezzate con sale operatorie di cardiochirurgia, e quindi la Poliambulanza (sempre a Brescia) e la clinica San Rocco di Ome. E non sarebbe stata riscontrata alcuna positività.
Il rischio di un'infezione da Chimera è basso, ma è anche infido: il periodo di gestazione può prolungarsi fino ai tre anni, con una mediana di 17 mesi, e i sintomi non sono così evidenti, si parla di perdita di peso e di appetito, febbre e malessere, stanchezza diffusa.

Il caso bresciano
Il caso bresciano per il momento è concentrato al Civile, senza nessuna infezione umana. Il batterio è stato isolato all'interno di macchinari utilizzati per il raffreddamento e il riscaldamento del sangue in circolazione extra-corporea, dinamica che coinvolge esclusivamente i pazienti che vengono operati a cuore aperto. Nessun caso tra i pazienti operati di recente, ma comunque entrambi i macchinari “infetti” sono stati sostituiti.

Brescia: trovato il batterio Chimera nelle sale operatorie dell'ospedale civile
Sono in corso verifiche da parte dell'autorità sanitaria per accertare che l'origine del batterio non sia sempre la stessa: sembrerebbe infatti che la presenza di Chimera, almeno per i più recenti casi italiani, sia dovuta a una contaminazione che sarebbe avvenuta in Germania, involontariamente, nei laboratori della Liva Nova, multinazionale tedesca della tecnologia sanitaria che in Italia copre circa l'80% dei macchinari utilizzati per gli interventi a cuore aperto.

Veneto ed Emilia-Romagna
Come già anticipato sono quattro i decessi accertati, due in Veneto e due in Emilia-Romagna, di cui vi è responsabilità certa per il batterio Chimera. Ma in Veneto si contano almeno altri quattro decessi “sospetti”, e per cui è stata aperta un'indagine (non solo clinica). Nel caso di Reggio Emilia, le due vittime da Chimera erano ricoverate alla clinica Salus Hospital, che comunque ha fatto sapere di come i due pazienti fossero affetti da polipatologie, quindi debilitati e indeboliti.
Sia in Emilia che in Veneto le rispettive Regioni (e le autorità sanitarie) hanno aperto un'inchiesta. Anche in Lombardia l'attenzione è alta, soprattutto dopo la doppia positività riscontrata al Civile. Il Mycobacterium Chimaera è stato riconosciuto per la prima volta nel 2004, la prima infezione risale a una decina d'anni dopo, in un ospedale di Zurigo. E se c'è contagio, il pericolo è concreto: ad oggi il tasso di mortalità si attesta intorno al 50% .

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