mercoledì 28 novembre 2018

Ai primi stadi, ma l'esperimento è in pausa - Dna modificato: ricercatore cinese: "Seconda gravidanza in corso"

HONG KONG -Ci sarebbe una seconda gravidanza in corso "ai primissimi stadi" con embrioni con il Dna modificato. Lo ha affermato He Jiankui, il ricercatore cinese che pochi giorni fa ha annunciato di aver già fatto nascere due gemelle il cui genoma è stato modificato, durante l'International Summit on Human Genome Editing in corso a Hong Kong, aggiungendo però che ora l'esperimento è sospeso a causa delle polemiche sorte.

Lo scienziato cinese che ha suscitato forti critiche per la nascita di due gemelle con Dna alterato, aveva annunciato una sospensione degli esperimenti. "Devo presentare le mie scuse per la diffusione inaspettata dei risultati", ha affermato He Jiankui.

He è interventuo alla platea di una conferenza a Hong Kong, sottolineando che "la sperimentazione clinica è stata messa in pausa a causa della situazione attuale" ma ha difeso il proprio progetto.

Parlando allo Human Genome Editing Summit, lo scienziato ha rivelato che lo "studio è stato sottoposto a una rivista scientifica per la revisione", senza specificare quale rivista, e ha confermato che la Southern University of Science and Technology di Shenzhen, nel sud-est della Cina, presso cui lavorava fino a febbraio scorso prima dell'inizio del periodo di congedo non pagato, non era al corrente dello studio che stava conducendo.

He ha poi difeso la sua ricerca, di cui si è detto "fiero", e che ritiene possa proteggere le due bambine, Lulu e Nana, secondo i nomi di fantasia date a loro, dal contrarre il virus dell'Hiv, che provoca l'Aids.

Lo scienziato cinese ha spiegato in un video la metodologia, noto in campo medico come Crispr-Cas9 per l'alterazione del Dna, che ha attirato molte critiche da parte degli stessi scienziati cinesi, 122 dei quali hanno denunciato la mossa di He come l'apertura di un "vaso di Pandora" da richiudere "prima che sia troppo tardi". 

Sulle affermazioni del ricercatore di Shenzhen hanno aperto inchieste anche la Commissione Nazionale per la Sanità cinese e il ministero della Scienza e della Tecnologia cinese: il vice ministro, Xu Nanping, si è detto "scioccato" ieri dalle affermazioni del professore associato, ribadendo che esperimenti di questo tipo sono vietati in Cina dal 2003.

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