domenica 25 novembre 2018

A messa con la scorta, succede a Trento dove vigilantes proteggono i fedeli da chi chiede l'elemosina

Città del Vaticano - A messa sotto scorta. Chissà cosa dirà Papa Francesco quando saprà che a Trento sta per partire un progetto pilota che punta a impedire ai mendicanti di chiedere l'elemosina ai fedeli che entrano o escono dalla chiesa. Davanti all'edificio - in questo caso la chiesa di Santa Maria - presto ci saranno due guardie giurate. L'idea è venuta al presidente della giunta provinciale, Fugatti, leghista. Il parroco al quotidiano Adige ha spiegato di non essere neanche stato avvisato. Una misura drastica che pare sia stata decisa dall'esecutivo provinciale recentemente, dando il via libera ad uno stanziamento di 50 mila euro per un bando specifico per la «tutela e il presidio dei luoghi di culto». Secondo Fugatti l'arcivescovo Lauro Tisi sarebbe d'accordo. 

Da qualche mese, non potendo garantire una vigilanza costante all'interno, la parrocchia aveva dovuto limitare l'apertura della chiesa a poche ore al giorno. C'erano stati diversi tentativi di furto di elemosine. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sembra sia stata la fotografia di un uomo che orina sulle mura esterne della chiesa. «A noi interessa garantire la fruibilità del luogo di culto» spiega il presidente Fugatti illustrando il nuovo provvedimento.

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