mercoledì 21 marzo 2018

Scandalo Facebook, negli Usa scatta la prima class action - Repubblica.it

Scandalo Facebook, negli Usa scatta la prima class action - Repubblica.it: "SCATTA la prima class action contro Facebook e Cambridge Analytica negli Stati Uniti. L'azione legale - diretta conseguenza dello scandalo che ha travolto il gruppo, per le informazioni di oltre 50 milioni di utenti del social network usate impropriamente da Cambridge Analytica - è stata avanzata presso la corte distrettuale di San Josè, in California, e potrebbe aprire la strada a molte altre cause collettive per la richiesta dei danni provocati dalla mancata protezione dei dati personali. Dati raccolti senza alcuna autorizzazione - spiegano i promotori dell'azione legale - e che sono stati utilizzati per avvantaggiare la campagna di Donald Trump.

Un fronte che rischia di allargarsi. "Se lo scandalo 'datagate' che sta investendo Facebook coinvolgerà anche gli utenti italiani, scatterà una class action promossa dal Codacons contro la società di Mark Zuckerberg", fa sapere l'associazione di tutela dei consumatori, dopo la richiesta di chiarimenti avanzata dall'Agcom circa l'impiego dei dati per finalità di comunicazione politica da parte di soggetti terzi.  "Al pari delle associazioni dei consumatori americane che sono scese legalmente in campo contro il social network - si legge in una nota - il Codacons sarà la prima organizzazione italiana a depositare una class action contro Facebook. Se saranno accertate condotte illecite circa l'uso dei dati sensibili degli utenti, la loro profilazione a fini politici e l'avvio di campagne di comunicazione a carattere elettorale, chiameremo la società a rispondere dei danni prodotti ai cittadini italiani iscritti al social network".

Intanto alla domande poste da Agcom risponde Stephen Deadman, deputy chief global privacy officer di Facebook: "Siamo fortemente impegnati nel proteggere le informazioni delle persone e accogliamo l'opportunità di rispondere alle domande poste dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni".

Quanto a Zuckerberg, il silenzio continua. Il ceo di facebook piuttosto che rilasciare un commento affrettato ha voluto aspettare per dire qualcosa di significativo. Entro giovedì sera, secondo Nbc News, con un focus sulla "ricostruzione della fiducia". Nel frattempo, ha parlato con gli ingegneri del gruppo per rendere la piattaforma più sicura. Le dichiarazioni di Zuckerberg saranno volte a riportare fiducia tra i suoi utenti e forse anche tra gli investitori, che da quando lo scandalo è esploso hanno visto andare in fumo quasi 50 miliardi di dollari di capitalizzazione.

Intanto Recode scrive che ieri i dipendenti di Facebook si sono riuniti per un briefing interno sul  coinvolgimento del gruppo nello scandalo; all'incontro Zuckerberg e il direttore operativo Sheryl Sandberg non sembra abbiano partecipato. The Verge riferisce che Zuckerberg dovrebbe rivolgersi ai dipendenti nel consueto incontro che si verifica ogni venerdì."

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