domenica 18 marzo 2018

Qual è il partito politico italiano per cui ha lavorato Cambridge Analytica?

Qual è il partito politico italiano per cui ha lavorato Cambridge Analytica?: "’Cè un partito italiano che ha lavorato con Cambridge Analytica. Qual è? Quella che fino a qualche giorno fa poteva essere solo una curiosità, diventa una domanda fondamentale dopo l’inchiesta condotta dal New York Times e dal Guardian che ha svelato come Cambridge Analytica abbia ottenuto in maniera scorretta i profili Facebook di circa 50 milioni di elettori americani per utilizzarli a fini elettorali.


Cambridge Analytica è la società che ha lavorato per Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca. Fondata nel 2013, Cambridge Analytica è stata creata con l’obiettivo di supportare le campagne elettorali utilizzando una profilazione molto precisa degli elettori a partire dai loro dati Facebook. Ma c’è un dettaglio importante: nelle sfide elettorali gioca sempre dalla stessa parte del campo, quella dei populisti. Oltre alla campagna di  Trump, è stata coinvolta nel referendum britannico della Brexit e nella corsa all’Eliseo di Marine Le Pen. Sul sito web, dove si citano oltre cento campagne elettorali in cinque continenti in 25 anni, a dispetto del fatto che è stata fondata appena 5 anni fa, tra le pratiche di successo è in evidenza l’Italia. “Nel 2012”, si legge, “CA ha realizzato un progetto per un partito italiano che stava rinascendo e che aveva avuto successo per l’ultima volta negli anni ‘80”. Usando - prosegue la nota - l’Analisi della Audience Target, CA ha rimesso gli attuali e i passati membri del partito assieme con i potenziali simpatizzanti per sviluppare una riorganizzazione della strategia che soddisfaceva i bisogni di entrambi i gruppi. La struttura organizzativa moderna e flessibile che è risultata dal lavoro di CA ha suggerito riforme che hanno consentito al partito di ottenere risultati molto superiori alle aspettative in un momento di grande turbolenza politica in Italia”. Di chi stiamo parlando? Per capirlo, occorre fare un passo indietro e ricostruire l’intera storia.

La storia inizia a Londra nel 1990 quando Nigel Oakes, che in precedenza era stato un produttore di TeleMontecarlo e poi un dirigente della compagnia di comunicazione pubblicitaria Saatchi & Saatchi, fonda l’Istituto per Dinamiche Comportamentali. L’obiettivo era studiare il funzionamento dei comportamenti di massa e come manipolarli. Nel 1993 Oakes fonda la SLC, i Laboratori di Comunicazione Strategica che si specializzano come cliente della Difesa britannica e che dal 1994 sostengono di aver seguito 25 campagne elettorali in diversi paesi del mondo (soprattutto paesi in via di sviluppo) con l’obiettivo di condizionare l’opinione pubblica usando i social media e strumenti di persuasione tipici del mondo pubblicitario (uno dei mantra che ripeteranno i dirigenti di Cambridge Analytica è questo: “Convincere qualcuno a votare un partito non è molto diverso da convincerlo a comprare una certa marca di dentrificio”).


 Alexander Nix
Qui cresce e si forma uno dei personaggi chiave della storia: Alexander Nix. Lo ritroviamo alla fine del 2013 al Palace Hotel di Manhattan a New York che brinda con il suo team. Ha appena convinto due importanti uomini di affari americani a usare le tecniche di SLC per condizionare le elezioni americane. E fondare Cambridge Analytica. I due americani sono Steve Bannon e Bob Mercer. Il primo è molto più noto, essendo stato il responsabile della corsa alla Casa Bianca di Donald Trump. Il secondo è più importante. Bob Mercer non è soltanto un miliardario. È un matematico. Lavorava alla IBM, al progetto di intelligenza artificiale Watson. Ha lasciato IBM per entrare nel fondo Renaissance Technologies. Anche qui: non un hedge fund qualunque. È considerata una delle più formidabili macchine per fare soldi del mondo. Usano i dati e l’intelligenza artificiale per decidere gli investimenti e nel tempo garantiscono un rendimento che secondo alcuni arriva al 40 per cento. È così che Mercer è diventato miliardario. Con la matematica e la finanza. Ma la sua passione è la politica.

È un repubblicano convinto e sogna di poter usare i dati per condizionare la politica. Si fa convincere a finanziare la nascita di Cambridge Analytica (il nome lo ha trovato Bannon però). Mette subito un milione e mezzo di dollari per il progetto test: le elezioni di governatore della Virginia. Il candidato repubblicano perde, ma Mercer e Bannon - che nel frattempo prende la guida di CA - decidono di insistere. Sta per partire la corsa alla Casa Bianca: dopo gli otto anni di Barack Obama, la democratica Hillary Clinton è superfavorita contro una mezza dozzina di non irresistibili candidati repubblicani. Mercer e Bannon vogliono vincere e Nix ha un problema: per funzionare i modelli di CA hanno bisogno di dati, i dati di milioni di profili di utenti Facebook. E qui entra in scena un altro protagonista. Aleksandr Kogan.



Aleksandr Kogan è un giovane matematico russo-americano che fa il ricercatore a Cambridge. Esperto in big data, analisi dei comportamenti sociali e neuroscienze, ha un curriculum accademico impeccabile: laurea a Berkeley, master a Hong " SEGUE >>>

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