Invece concita, il posto delle vostre storie - Votare contro, non votare. Il giorno è arrivato: "Ricevo moltissime lettere di tema elettorale in questi giorni. Per chi vota per la prima volta sono le più oscure e per chi vota da una vita le meno appasionanti elezioni di sempre. Ne scelgo due, che riassumo molto e me ne scuso. Mirko Pegoraro lavora all’università di Leicester, in Inghilterra. Cristina Sghedoni, insegnante di Modena, invia la lettera di suo padre alla figlia minore, domani per la prima volta al voto. Ecco Mirko.
"In questo dibattito mi sento soffocato da massimalismi, populismi ed urla virtuali. Sembra che non sia più possibile discutere. Voto da 25 anni, ma non ricordo sia sempre stato così. Il mio voto il 4 marzo sarà un voto contro. E’ una strana sensazione. Ho sempre votato per un’idea piuttosto che contro un’altra. Voterò contro innanzitutto il populismo. Vivo in Inghilterra da 11 anni, mie figlie sono nate in UK e ho dovuto subire la Brexit."
"Vengo da una classe operaia. Voterò contro questo populismo che identifica negli ‘altri’ il nemico assoluto. Che dice, con falso moralismo, che ‘tutti’ hanno rubato senza distinguo. Voterò contro l’anti-europeismo. Sono figlio dell’interrail, dell’Erasmus, di una idea di una comunità oltre i confini nazionali. Voglio che mie figlie possano crescere europee. Voterò contro la xenofobia, il razzismo. Contro chi dice che il fascismo non esiste più e contro chi minimizza gli eventi di cronaca come azioni di squilibrati. Contro chi ottusamente si beffa della scienza. Contro chi brandisce fake-news come grimaldelli e vede complotti ovunque".
Questa è la lettera del padre di Cristina alla sorella minore, Vale. “Ho provato ad ascoltare alcune motivazioni dei giovani e tento di dirti quello che penso al riguardo.
VOTARE NON SERVE A NULLA. Il diritto di voto è stato conquistato dopo secoli di ingiustizie a prezzo di sangue dai nostri nonni, pensa che la nonna Marta non poteva votare. Se non voti metti gli altri in condizione di decidere per te, non potrai neppure lamentarti.
SONO TUTTI UGUALI, RUBANO TUTTI. Questo è il più grosso regalo che possiamo fare ai ladri, non sforzarci di distinguere le persone serie dai delinquenti, le false notizie e le false accuse dalla verità.
TANTO NON CAMBIA NULLA, IN TV SEMPRE GLI STESSI POLITICI. Questo non è vero, il fatto è che purtroppo in TV mostrano solo chi urla più forte.
LE PROMESSE CHE FA LA POLITICA NON MI RIGUARDANO. La soluzione dei problemi reali non piove dal cielo. Anche gli argomenti come le Pensioni che ti sembrano così lontani, ti riguardano perché chi vuole aumentare oggi i soldi delle pensioni, non fa altro che toglierne alle pensioni di domani.
OGNUNO DEVE PENSARE A SE STESSO, NESSUNO TI AIUTA. Da soli non si va da nessuna parte, anche per chi si sente sano, ricco, intelligente, arriverà un momento in cui avrà bisogno degli altri.
QUASI NESSUNO DEI MIEI AMICI ANDRA’ A VOTARE. Cerca di convincerli: io preferisco che uno voti un partito diverso dal mio ma si senta parte dell’Italia piuttosto che non sia interessato al futuro della nostra società"."
"In questo dibattito mi sento soffocato da massimalismi, populismi ed urla virtuali. Sembra che non sia più possibile discutere. Voto da 25 anni, ma non ricordo sia sempre stato così. Il mio voto il 4 marzo sarà un voto contro. E’ una strana sensazione. Ho sempre votato per un’idea piuttosto che contro un’altra. Voterò contro innanzitutto il populismo. Vivo in Inghilterra da 11 anni, mie figlie sono nate in UK e ho dovuto subire la Brexit."
"Vengo da una classe operaia. Voterò contro questo populismo che identifica negli ‘altri’ il nemico assoluto. Che dice, con falso moralismo, che ‘tutti’ hanno rubato senza distinguo. Voterò contro l’anti-europeismo. Sono figlio dell’interrail, dell’Erasmus, di una idea di una comunità oltre i confini nazionali. Voglio che mie figlie possano crescere europee. Voterò contro la xenofobia, il razzismo. Contro chi dice che il fascismo non esiste più e contro chi minimizza gli eventi di cronaca come azioni di squilibrati. Contro chi ottusamente si beffa della scienza. Contro chi brandisce fake-news come grimaldelli e vede complotti ovunque".
Questa è la lettera del padre di Cristina alla sorella minore, Vale. “Ho provato ad ascoltare alcune motivazioni dei giovani e tento di dirti quello che penso al riguardo.
VOTARE NON SERVE A NULLA. Il diritto di voto è stato conquistato dopo secoli di ingiustizie a prezzo di sangue dai nostri nonni, pensa che la nonna Marta non poteva votare. Se non voti metti gli altri in condizione di decidere per te, non potrai neppure lamentarti.
SONO TUTTI UGUALI, RUBANO TUTTI. Questo è il più grosso regalo che possiamo fare ai ladri, non sforzarci di distinguere le persone serie dai delinquenti, le false notizie e le false accuse dalla verità.
TANTO NON CAMBIA NULLA, IN TV SEMPRE GLI STESSI POLITICI. Questo non è vero, il fatto è che purtroppo in TV mostrano solo chi urla più forte.
LE PROMESSE CHE FA LA POLITICA NON MI RIGUARDANO. La soluzione dei problemi reali non piove dal cielo. Anche gli argomenti come le Pensioni che ti sembrano così lontani, ti riguardano perché chi vuole aumentare oggi i soldi delle pensioni, non fa altro che toglierne alle pensioni di domani.
OGNUNO DEVE PENSARE A SE STESSO, NESSUNO TI AIUTA. Da soli non si va da nessuna parte, anche per chi si sente sano, ricco, intelligente, arriverà un momento in cui avrà bisogno degli altri.
QUASI NESSUNO DEI MIEI AMICI ANDRA’ A VOTARE. Cerca di convincerli: io preferisco che uno voti un partito diverso dal mio ma si senta parte dell’Italia piuttosto che non sia interessato al futuro della nostra società"."
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