I dazi sull'acciaio spaventano anche Piazza Affari, non Tenaris - MilanoFinanza.it: "I mercati europei flettono in apertura in scia a Wall Street e alla borsa di Tokyo che ha chiuso in forte calo, penalizzata dall'annuncio di Donald Trump di pesanti dazi sulle importazioni di acciaio, saranno del 25%, e di alluminio (10%). Varranno "per un lungo periodo di tempo", ha detto Trump chiedendo alle aziende di riferimento di "fare ricrescere i settori. Vi chiedo solo questo".
Le scelte del presidente Usa da sempre dividono in due gli schieramenti politici americani ma per una volta è il suo partito ad andare contro di lui. Ai repubblicani non piace questa decisione, mentre alcuni democratici, abituati a ostacolare il miliardario di New York sin da quando ha messo piede alla Casa Bianca, per una volta hanno apprezzato.
Trump si è infischiato dei consigli dei suoi più stretti collaboratori, tanto che a Washington ci si domanda (ancora una volta) se Gary Cohn, James Mattis, Steven Mnuchin e Rex Tillerson rimarranno al loro posto. Il consigliere economico e i segretari, rispettivamente, alla Difesa, al Tesoro e di Stato vorrebbero salvare le relazioni tra gli Usa e i suoi alleati. Insomma, al civico 1600 di Pennsylvania Avenue è di nuovo scontro tra gli amanti del libero scambio e quelli che preferiscono il protezionismo (il segretario al Commercio Wilbur Ross e il consigliere Peter Navarro).
Per Mattis, i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio porrebbero gravi rischi alla sicurezza nazionale se fossero generalizzati. Per Orrin Hatch, che presiede la commissione Finanza del Senato responsabile di questioni commerciali, i dazi rappresentano "un aumento delle imposte di cui gli americani non hanno bisogno e che non possono permettersi". La pensa come lui Ben Sasse, un repubblicano dello Stato del Nebraska: "Ci si aspetterebbe una politica così sbagliata da un'amministrazione di sinistra, non da una presumibilmente repubblicana". Sasse si è dimenticato però di dire che anche George W Bush, un repubblicano, impose tariffe sull'acciaio.
Di riflesso l'euro è in rialzo sul dollaro a 1,2257. Dal fronte macro è in arrivo dall'Istat la seconda lettura sul pil degli ultimi tre mesi dell'anno che dovrebbe confermare la stima del 14 febbraio, una crescita al tasso congiunturale dello 0,3% e al ritmo tendenziale dell'1,6%, in entrambi i casi di un decimo inferiore al trimestre chiuso il 30 settembre. Ad arricchire la statistica sarà lo spaccato delle singole voci, che darà il polso sulla dinamica dei consumi, canale export, investimenti e scorte.
Lo spread Btp/Bund apre a 131,7 punti base con il rendimento del decennale italiano all'1,94%. E' di ieri sera l'annuncio di Tajani, che ha sciolto le riserve accettando la candidatura a premier propostagli da Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia ha "fondatissime speranze di poter raggiungere la maggioranza e di poter dare un governo al Paese".
E se Paolo Gentiloni ha definito migliore la prospettiva di un ritorno alle urne rispetto a quella di una vittoria del populismo, radicato anche nel centrodestra, dicendosi fiducioso che la coalizione di centrosinistra abbia i numeri per superare i 5 Stelle, Matteo Renzi ritiene che l'Italia "rischi grosso" in caso di un accordo tra 5 Stelle e Lega, che solo il Pd può impedire. Ma il candidato della Lega, Salvini, è tornato per l'ennesima volta a escludere accordi con Pd e 5 Stelle e ha promesso che "vigilerà" su Silvio Berlusconi.
A Piazza Affari l'indice Ftse Mib scende dello 0,92% a quota 22.242 punti. Esposte in qualche maniera al provvedimento sui dazi sulle importazioni di prodotti in acciaio e in alluminio (mediamente, per i costruttori, i costi per queste due materie prime, valgono tra il 5% e il 6% dei costi totali), Fca segna un -3,34% a 16,51 euro, Tenaris (impatto neutro/positivo sui margini) un +0,84% a 14,46 euro. Mentre l'impatto è potenzialmente negativo per Cnh Industrial (-1,91% a 10,79 euro), Leonardo (-1,72% a 8,68 euro), Brembo (-1,24% a 11,12 euro), Danieli & C. (-0,65% a 23,1 euro) e Sogefi (-2,51% a 3,106 euro).
Nel caso di Fca si segnala che le immatricolazioni di auto a febbraio in Italia sono calate dell'1,42% rispetto a un anno prima. Il gruppo Fiat Chrysler ha registrato immatricolazioni per 48.224 veicoli in calo del 10,7% rispetto a febbraio 2017. La quota di mercato si è attestata al 26,54%. Negli Usa le vendite del gruppo il mese scorso si sono attestate a 165.903 veicoli, in calo dell'1%. Quanto a Magneti Marelli a quanto pare Cdp è interessata alla società, puntando a creare un polo con il coinvolgimento di Brembo ma un portavoce ha precisato che "non ci sono, al momento, piani per Marelli".
Invece a febbraio le vendite di moto e scooter sono cresciute del 5% con 13.313 immatricolazioni. Sono scese invece le vendite di "cinquantini", che hanno registrano un decremento del 12,3% a 1.111 registrazioni, secondo i dati Confindustria Ancma. Piaggio al momento viaggia a 2,26 euro (-1,74%). Invece Leonardo ha annunciato la firma di ordini per 17 elicotteri del valore totale di circa 140 milioni di euro da parte di vari clienti e Paesi e per diverse applicazioni civili e di pubblica utilità." SEGUE >>>
Le scelte del presidente Usa da sempre dividono in due gli schieramenti politici americani ma per una volta è il suo partito ad andare contro di lui. Ai repubblicani non piace questa decisione, mentre alcuni democratici, abituati a ostacolare il miliardario di New York sin da quando ha messo piede alla Casa Bianca, per una volta hanno apprezzato.
Trump si è infischiato dei consigli dei suoi più stretti collaboratori, tanto che a Washington ci si domanda (ancora una volta) se Gary Cohn, James Mattis, Steven Mnuchin e Rex Tillerson rimarranno al loro posto. Il consigliere economico e i segretari, rispettivamente, alla Difesa, al Tesoro e di Stato vorrebbero salvare le relazioni tra gli Usa e i suoi alleati. Insomma, al civico 1600 di Pennsylvania Avenue è di nuovo scontro tra gli amanti del libero scambio e quelli che preferiscono il protezionismo (il segretario al Commercio Wilbur Ross e il consigliere Peter Navarro).
Per Mattis, i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio porrebbero gravi rischi alla sicurezza nazionale se fossero generalizzati. Per Orrin Hatch, che presiede la commissione Finanza del Senato responsabile di questioni commerciali, i dazi rappresentano "un aumento delle imposte di cui gli americani non hanno bisogno e che non possono permettersi". La pensa come lui Ben Sasse, un repubblicano dello Stato del Nebraska: "Ci si aspetterebbe una politica così sbagliata da un'amministrazione di sinistra, non da una presumibilmente repubblicana". Sasse si è dimenticato però di dire che anche George W Bush, un repubblicano, impose tariffe sull'acciaio.
Di riflesso l'euro è in rialzo sul dollaro a 1,2257. Dal fronte macro è in arrivo dall'Istat la seconda lettura sul pil degli ultimi tre mesi dell'anno che dovrebbe confermare la stima del 14 febbraio, una crescita al tasso congiunturale dello 0,3% e al ritmo tendenziale dell'1,6%, in entrambi i casi di un decimo inferiore al trimestre chiuso il 30 settembre. Ad arricchire la statistica sarà lo spaccato delle singole voci, che darà il polso sulla dinamica dei consumi, canale export, investimenti e scorte.
Lo spread Btp/Bund apre a 131,7 punti base con il rendimento del decennale italiano all'1,94%. E' di ieri sera l'annuncio di Tajani, che ha sciolto le riserve accettando la candidatura a premier propostagli da Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia ha "fondatissime speranze di poter raggiungere la maggioranza e di poter dare un governo al Paese".
E se Paolo Gentiloni ha definito migliore la prospettiva di un ritorno alle urne rispetto a quella di una vittoria del populismo, radicato anche nel centrodestra, dicendosi fiducioso che la coalizione di centrosinistra abbia i numeri per superare i 5 Stelle, Matteo Renzi ritiene che l'Italia "rischi grosso" in caso di un accordo tra 5 Stelle e Lega, che solo il Pd può impedire. Ma il candidato della Lega, Salvini, è tornato per l'ennesima volta a escludere accordi con Pd e 5 Stelle e ha promesso che "vigilerà" su Silvio Berlusconi.
A Piazza Affari l'indice Ftse Mib scende dello 0,92% a quota 22.242 punti. Esposte in qualche maniera al provvedimento sui dazi sulle importazioni di prodotti in acciaio e in alluminio (mediamente, per i costruttori, i costi per queste due materie prime, valgono tra il 5% e il 6% dei costi totali), Fca segna un -3,34% a 16,51 euro, Tenaris (impatto neutro/positivo sui margini) un +0,84% a 14,46 euro. Mentre l'impatto è potenzialmente negativo per Cnh Industrial (-1,91% a 10,79 euro), Leonardo (-1,72% a 8,68 euro), Brembo (-1,24% a 11,12 euro), Danieli & C. (-0,65% a 23,1 euro) e Sogefi (-2,51% a 3,106 euro).
Nel caso di Fca si segnala che le immatricolazioni di auto a febbraio in Italia sono calate dell'1,42% rispetto a un anno prima. Il gruppo Fiat Chrysler ha registrato immatricolazioni per 48.224 veicoli in calo del 10,7% rispetto a febbraio 2017. La quota di mercato si è attestata al 26,54%. Negli Usa le vendite del gruppo il mese scorso si sono attestate a 165.903 veicoli, in calo dell'1%. Quanto a Magneti Marelli a quanto pare Cdp è interessata alla società, puntando a creare un polo con il coinvolgimento di Brembo ma un portavoce ha precisato che "non ci sono, al momento, piani per Marelli".
Invece a febbraio le vendite di moto e scooter sono cresciute del 5% con 13.313 immatricolazioni. Sono scese invece le vendite di "cinquantini", che hanno registrano un decremento del 12,3% a 1.111 registrazioni, secondo i dati Confindustria Ancma. Piaggio al momento viaggia a 2,26 euro (-1,74%). Invece Leonardo ha annunciato la firma di ordini per 17 elicotteri del valore totale di circa 140 milioni di euro da parte di vari clienti e Paesi e per diverse applicazioni civili e di pubblica utilità." SEGUE >>>
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