Corea del Nord, Kim ospita a cena una delegazione del Sud: iniziano i colloqui - Corriere.it: "Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha ospitato una cena di benvenuto per la delegazione sudcoreana giunta nel pomeriggio a Pyongyang per una missione di due giorni e composta da 10 persone tra cui 5 funzionari di alto livello con profilo di «inviati speciali» del presidente Moon Jae-in. A guidarla è il direttore dell’Ufficio per la Sicurezza Nazionale Chung Eui-yong . La delegazione include il direttore del Servizio di intelligence nazionale, Suh Hoon, noto come specialista della Corea del Nord e per aver coordinato i summit inter-coreani nel 2000 e 2007. Chung, invece, è responsabile delle comunicazioni con gli Stati Uniti.
Lo ha reso noto la Blue House, l’Ufficio della presidenza di Seul, ripresa dall’agenzia Yonhap.
I colloqui hanno hanno due obiettivi: consolidare il dialogo Nord-Sud partito con la tregua olimpica di febbraio e aprire la via a un negoziato cruciale tra americani e nordcoreani. Gli inviati di Moon poi andranno a Washington a riferire. Stando al governo sudcoreano, la visita della delegazione è stata approvata in risposta a quella della delegazione nordcoreana di alto livello che si è recata nel Sud in occasione dell’apertura delle Olimpiadi invernali di PyeongChang, e che includeva la sorella del leader nordcoreano, Kim Yo-jong.
Kim è al potere dal dicembre del 2011 e da allora e fino a tutto il 2017 ha fatto parlare solo i suoi missili e i test nucleari, bollando i sudcoreani come «lacchè degli imperialisti Usa». Poi la svolta improvvisa a inizio gennaio, quando assicurò che l’arsenale di armi di distruzione di massa era diretto solo contro gli Stati Uniti, non contro il Sud della penisola. Un tentativo di spaccare l’alleanza tra Seul e Washington, ma comunque un’apertura. Moon Jae-in, preoccupato che la Sud Corea possa diventare un campo di battaglia nucleare, sta cercando di tenere aperto il varco e di infilarci Donald Trump. Il presidente americano non si dice contrario, ha appena rivelato che «i nordcoreani hanno chiamato», ma vuole mettere sul tavolo la denuclearizzazione della Nord Corea. I prossimi mesi saranno decisivi."
Lo ha reso noto la Blue House, l’Ufficio della presidenza di Seul, ripresa dall’agenzia Yonhap.
I colloqui hanno hanno due obiettivi: consolidare il dialogo Nord-Sud partito con la tregua olimpica di febbraio e aprire la via a un negoziato cruciale tra americani e nordcoreani. Gli inviati di Moon poi andranno a Washington a riferire. Stando al governo sudcoreano, la visita della delegazione è stata approvata in risposta a quella della delegazione nordcoreana di alto livello che si è recata nel Sud in occasione dell’apertura delle Olimpiadi invernali di PyeongChang, e che includeva la sorella del leader nordcoreano, Kim Yo-jong.
Kim è al potere dal dicembre del 2011 e da allora e fino a tutto il 2017 ha fatto parlare solo i suoi missili e i test nucleari, bollando i sudcoreani come «lacchè degli imperialisti Usa». Poi la svolta improvvisa a inizio gennaio, quando assicurò che l’arsenale di armi di distruzione di massa era diretto solo contro gli Stati Uniti, non contro il Sud della penisola. Un tentativo di spaccare l’alleanza tra Seul e Washington, ma comunque un’apertura. Moon Jae-in, preoccupato che la Sud Corea possa diventare un campo di battaglia nucleare, sta cercando di tenere aperto il varco e di infilarci Donald Trump. Il presidente americano non si dice contrario, ha appena rivelato che «i nordcoreani hanno chiamato», ma vuole mettere sul tavolo la denuclearizzazione della Nord Corea. I prossimi mesi saranno decisivi."
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