Catania, procura sequestra la nave ong sbarcata a Pozzallo: 3 indagati. "Si sono rifiutati di consegnare migranti ai libici" - Il Fatto Quotidiano: "La Procura di Catania ha disposto il sequestro della nave della ong spagnola ProActiva Open Arms, da sabato 17 marzo ormeggiata nel porto di Pozzallo, in provincia di Ragusa, dove è avvenuto lo sbarco di 218 migranti. Un avviso di garanzia è stato notificato a tre indagati: il comandante, il coordinatore di bordo e il responsabile spagnolo dell’ong. Il reato ipotizzato dal procuratore Carmelo Zuccaro è associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina. Giovedì 15 marzo l’ong spagnola ha soccorso i migranti scontrandosi con i libici, che aveva intimato all’organizzazione di consegnare le persone salvate, minacciando anche con le armi.
Secondo l’accusa ci sarebbe una volontà dell’organizzazione di portare i migranti in Italia anche violando legge e accordi internazionali. I membri dell’equipaggio sono stati interrogati nella notte. Il fermo è stato eseguito su indagini della polizia della squadra mobile di Ragusa e del Servizio centrale operativo di Roma. Dopo lo scontro con i libici Proactiva si era scontrata anche con le autorità italiane che in un primo momento non avevano concesso il via libera allo sbarco nei porti nazionali. Alla fine l’autorizzazione per Pozzallo è arrivata solo nel tardo pomeriggio. “Siamo entrati nel porto dopo aver sopportato una notte in più di attesa con onde di due metri”, avevano spiegato in un tweet mentre ancora erano a bordo della nave. “Continueremo – assicurava Proactiva – a proteggere le vite invisibili, con un costo elevato, perché questa è la nostra missione“.
Il fondatore della ong spagnola Oscar Camps su Twitter poche ore dopo ha commentato: “Impedire il salvataggio delle vite in pericolo in alto mare con lo scopo di riportarle con la forza in un paese non sicuro come la Libia è in contrasto con lo Statuto dei rifugiati dell’Onu”‘. E ha quindi aggiunto: “Proteggere la vita umana dovrebbe essere la priorità assoluta di ogni corpo civile o militare che si rispetti, si chiami Guardia Costiera, salvataggio Marittimo o Marina: questo è previsto anche dal diritto del mare. Non dobbiamo dimenticare che non solo i diritti umani delle persone in fuga in cerca di riparo sono in gioco, ma si stanno violando i diritti di tutti i cittadini dell’Unione Europea”."
Secondo l’accusa ci sarebbe una volontà dell’organizzazione di portare i migranti in Italia anche violando legge e accordi internazionali. I membri dell’equipaggio sono stati interrogati nella notte. Il fermo è stato eseguito su indagini della polizia della squadra mobile di Ragusa e del Servizio centrale operativo di Roma. Dopo lo scontro con i libici Proactiva si era scontrata anche con le autorità italiane che in un primo momento non avevano concesso il via libera allo sbarco nei porti nazionali. Alla fine l’autorizzazione per Pozzallo è arrivata solo nel tardo pomeriggio. “Siamo entrati nel porto dopo aver sopportato una notte in più di attesa con onde di due metri”, avevano spiegato in un tweet mentre ancora erano a bordo della nave. “Continueremo – assicurava Proactiva – a proteggere le vite invisibili, con un costo elevato, perché questa è la nostra missione“.
Il fondatore della ong spagnola Oscar Camps su Twitter poche ore dopo ha commentato: “Impedire il salvataggio delle vite in pericolo in alto mare con lo scopo di riportarle con la forza in un paese non sicuro come la Libia è in contrasto con lo Statuto dei rifugiati dell’Onu”‘. E ha quindi aggiunto: “Proteggere la vita umana dovrebbe essere la priorità assoluta di ogni corpo civile o militare che si rispetti, si chiami Guardia Costiera, salvataggio Marittimo o Marina: questo è previsto anche dal diritto del mare. Non dobbiamo dimenticare che non solo i diritti umani delle persone in fuga in cerca di riparo sono in gioco, ma si stanno violando i diritti di tutti i cittadini dell’Unione Europea”."
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