Catania, esplosione palazzo per fuga di gas/ Video, l'inquilino poi morto aveva detto: “Che campo a fare...”: "Sono tante le domande a cui trovare una risposta nel caso dell'esplosione di Catania. Perché la casa di Giuseppe Longo era satura di gas? L'anziano meccanico di bici voleva suicidarsi e ha quindi aperto l'erogatore della bombola di gpl o c'è stata una perdita improvvisa non voluta dall'anziano? Longo era ancora in vita al momento dell'esplosione o era già morto per le esalazioni del gas che aveva saturato la casa? Una persona che si è fermata in zona ha ricordato, come riportato da Repubblica, che «un ragazzo che si è fatto aggiustare la bici diceva che la vittima si lamentava perché era malato. Il dottore gli aveva dato 4 giorni di vita. Diceva “che campo a fare...”». Questi i dubbi attorno alla tragedia di ieri sera, con la morte di due vigili del fuoco. Uno invece versa in condizioni critiche, peggiorate nel corso della notte. Un altro è grave, ma non in pericolo di vita. Intanto la squadra mobile della questura e polizia hanno avviato l'indagine per chiarire l'esatta dinamica dell'esplosione. (agg. di Silvana Palazzo)
IL POMPIERE SOPRAVVISSUTO: “NON LO DIMENTICHERÒ MAI”
Sono tre i morti provocati dall’esplosione di un palazzo avvenuto nelle scorse ore in quel di Catania, nella regione Sicilia. Due sono dei vigili del fuoco che stavano cercando di domare l’incendio e soccorrere i feriti, tali Dario Ambiamonte di 40 anni, e Giorgio Grammatico di 38, mentre la terza vittima è Giuseppe Longo di 75 anni, che viveva proprio nel palazzo. Ci sono poi due vigili del fuoco ricoverati in ospedale, uno per un trauma polmonare (Giuseppe Cannavò), e l’altro per un trauma canico, (Marcello Tavormina). Dei due, sta peggio il primo (38 anni), le cui condizioni di salute si sono aggravate nella notte. C’è anche un quinto vigile del fuoco che ha partecipato ai primi soccorsi, l’autista del mezzo, che è rimasto illeso ma che ovviamente è sotto choc: «Ero vicino al nostro mezzo di trasporto – ha raccontato nelle scorse ore, come riportato dai colleghi di TgCom24 - perché dovevo prendere degli attrezzi, quando ho sentito la violenta esplosione: non ho visto cosa è accaduto prima, ma dopo la scena è stata drammatica. Non la dimenticherò mai». Sono ovviamente ancora in corso le indagini per comprendere cosa abbia scatenato questa tremenda esplosione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA DIFESA DEI VIGILI DEL FUOCO
Esplosione palazzo a Catania, fuga di gas: arriva la reazione del Coordinamento nazionale Vigile del Fuoco Unione Sindacale di Base. Ecco la nota diramata, riportata da Live Sicilia: "Due vigili del fuoco morti, uno in gravi condizioni per un’esplosione di gas a Catania. Sarebbe il momento del silenzio per le vite stroncate di lavoratori che la morte la guardano in faccia ogni giorno. Silenzio oggi, poi faremo sentire la nostra voce per urlare la nostra rabbia, per le condizioni infami in cui siamo costretti a operare. Ma ci stanno togliendo, oggi, anche il diritto al silenzio. Perché non è possibile ascoltare dai Tg e leggere sui siti che proprio le due vittime sarebbero state la causa della loro morte. Non è tollerabile leggere o ascoltare che una squadra di vigili del fuoco chiamata per una fuga di gas sia intervenuta con mototroncatrici (motoseghe) e cesoie per aprire una porta in una situazione di pericolo. Lo capirebbe il più sprovveduto degli sprovveduti, sarebbe come calarsi in un serbatoio di gas con la sigaretta accesa. Chiediamo rispetto per i colleghi morti di lavoro, chiediamo rispetto per l’opera di quelli che chiamate sempre “eroi”, chiediamo rispetto per il vostro stesso lavoro di “professionisti” dell’informazione che così fanno solo disinformazione. Nessun vigile del fuoco, mai, interverrebbe con quei mezzi in una situazione di pericolo da gas. Il solo pensarlo è offensivo. Scriverlo è delittuoso". (Agg. Massimo Balsamo)
"HO PENSATO A UN ATTENTATO"
Catania, esplosione palazzo per fuga di gas: ultimi aggiornamenti dalla cittadina siciliana, in cui una palazzina è stata sventrata da un esplosione devastante preceduta da una fuga di gas. Sono tre i morti, come sottolinea Il Giornale, di cui due vigili del fuoco. Gli abitanti della palazzina affianco, sita in via Garibaldi, hanno commentato: “Ho sentito un boato, pensavo fosse una bomba”. Altri tre vigili del fuoco sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale “Vittorio Emanuele”: due gravano in condizioni gravi per le ustioni estese, uno ha un trauma polmonare e l’altro un trauma cranico. Altre tre le persone ferite, seppur in maniera più lieve. Una vicenda drammatica, commentata così da un testimone oculare: “Ho creduto fosse un attentato: ho avuto paura, ero terrorizzato e non sono riuscito a lasciare il mio negozio. Ho pensato a un attentato”, le sue parole all’Agi. (Agg. Massimo Balsamo)" SEGUE >>>
IL POMPIERE SOPRAVVISSUTO: “NON LO DIMENTICHERÒ MAI”
Sono tre i morti provocati dall’esplosione di un palazzo avvenuto nelle scorse ore in quel di Catania, nella regione Sicilia. Due sono dei vigili del fuoco che stavano cercando di domare l’incendio e soccorrere i feriti, tali Dario Ambiamonte di 40 anni, e Giorgio Grammatico di 38, mentre la terza vittima è Giuseppe Longo di 75 anni, che viveva proprio nel palazzo. Ci sono poi due vigili del fuoco ricoverati in ospedale, uno per un trauma polmonare (Giuseppe Cannavò), e l’altro per un trauma canico, (Marcello Tavormina). Dei due, sta peggio il primo (38 anni), le cui condizioni di salute si sono aggravate nella notte. C’è anche un quinto vigile del fuoco che ha partecipato ai primi soccorsi, l’autista del mezzo, che è rimasto illeso ma che ovviamente è sotto choc: «Ero vicino al nostro mezzo di trasporto – ha raccontato nelle scorse ore, come riportato dai colleghi di TgCom24 - perché dovevo prendere degli attrezzi, quando ho sentito la violenta esplosione: non ho visto cosa è accaduto prima, ma dopo la scena è stata drammatica. Non la dimenticherò mai». Sono ovviamente ancora in corso le indagini per comprendere cosa abbia scatenato questa tremenda esplosione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA DIFESA DEI VIGILI DEL FUOCO
Esplosione palazzo a Catania, fuga di gas: arriva la reazione del Coordinamento nazionale Vigile del Fuoco Unione Sindacale di Base. Ecco la nota diramata, riportata da Live Sicilia: "Due vigili del fuoco morti, uno in gravi condizioni per un’esplosione di gas a Catania. Sarebbe il momento del silenzio per le vite stroncate di lavoratori che la morte la guardano in faccia ogni giorno. Silenzio oggi, poi faremo sentire la nostra voce per urlare la nostra rabbia, per le condizioni infami in cui siamo costretti a operare. Ma ci stanno togliendo, oggi, anche il diritto al silenzio. Perché non è possibile ascoltare dai Tg e leggere sui siti che proprio le due vittime sarebbero state la causa della loro morte. Non è tollerabile leggere o ascoltare che una squadra di vigili del fuoco chiamata per una fuga di gas sia intervenuta con mototroncatrici (motoseghe) e cesoie per aprire una porta in una situazione di pericolo. Lo capirebbe il più sprovveduto degli sprovveduti, sarebbe come calarsi in un serbatoio di gas con la sigaretta accesa. Chiediamo rispetto per i colleghi morti di lavoro, chiediamo rispetto per l’opera di quelli che chiamate sempre “eroi”, chiediamo rispetto per il vostro stesso lavoro di “professionisti” dell’informazione che così fanno solo disinformazione. Nessun vigile del fuoco, mai, interverrebbe con quei mezzi in una situazione di pericolo da gas. Il solo pensarlo è offensivo. Scriverlo è delittuoso". (Agg. Massimo Balsamo)
"HO PENSATO A UN ATTENTATO"
Catania, esplosione palazzo per fuga di gas: ultimi aggiornamenti dalla cittadina siciliana, in cui una palazzina è stata sventrata da un esplosione devastante preceduta da una fuga di gas. Sono tre i morti, come sottolinea Il Giornale, di cui due vigili del fuoco. Gli abitanti della palazzina affianco, sita in via Garibaldi, hanno commentato: “Ho sentito un boato, pensavo fosse una bomba”. Altri tre vigili del fuoco sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale “Vittorio Emanuele”: due gravano in condizioni gravi per le ustioni estese, uno ha un trauma polmonare e l’altro un trauma cranico. Altre tre le persone ferite, seppur in maniera più lieve. Una vicenda drammatica, commentata così da un testimone oculare: “Ho creduto fosse un attentato: ho avuto paura, ero terrorizzato e non sono riuscito a lasciare il mio negozio. Ho pensato a un attentato”, le sue parole all’Agi. (Agg. Massimo Balsamo)" SEGUE >>>
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