giovedì 1 marzo 2018

Armi, la svolta di Trump: più controlli e innalzare l'età per l'acquisto - Repubblica.it

Armi, la svolta di Trump: più controlli e innalzare l'età per l'acquisto - Repubblica.it: "WASHINGTON - Clamoroso dietrofront di Donald Trump sull'accesso alle armi. "Dobbiamo fare quello che è giusto, non vi fate intimorire dalla Nra", ha detto il presidente a un gruppo di sbalorditi legislatori durante una discussione bipartisan alla Casa Bianca. La Nra, National rifle association, è la potentissima lobby americana delle armi, che di Trump è da sempre una grande supporter.  "Sono il più grande sostenitore del Secondo emendamento (quello che consente la libertà di armarsi ndr.). Molti di voi lo sono. Sono un grande fan della Nra, domenica ho anche pranzato con loro. Ma ora dobbiamo fermare questa assurdità", ha aggiunto. Il presidente ha lanciato le sue proposte: allargare i controlli sugli acquirenti di armi, escludendo chi ha problemi mentali, e aumentare da 18 a 21 anni l'età legale per l'acquisto.

Le parole di Trump sono il primo successo politico del movimento di giovani che si oppongono alle armi che si è creato dopo la strage di Portland, in cui 17 studenti sono stati uccisi. Ma già ieri i ragazzi avevano cominciato a raccogliere i frutti della loro campagna: la principale catena di supermercati americani, Walmart, ha annunciato di aver alzato il limite a 21 anni per l'acquisto di armi da fuoco nei suoi negozi. Stessa iniziativa è stata presa dalla grande catena sportiva Dick's Sporting Goods, che non venderà più fucili d'assalto, come l'AR-15 usato dal killer nel liceo della Florida, a chi ha meno di 21 anni.

Mentre i democraticatici ritornano a sperare in una svolta che neanche Barack Obama era riuscito a ottenere, conservatori e alcuni repubblicani hanno subito reagito stizziti all'annuncio di Trump. Il sito di estrema destra Breitbart, creato da Steve Bannon, ex braccio destro di Trump, ha denunciato il presidente come un "arraffone di armi" che "cede" ai democratici. Il senatore Ben Sasse, un repubblicano conservatore che non era presente all'incontro, ha criticato il presidente per la sua tendenza a cambiare posizione per un capriccio. "I leader forti non concordano automaticamente con l'ultima cosa che è stata detta. Abbiamo il Secondo emendamento per una ragione - ha detto Sasse - "Non stiamo abbandonando le protezioni costituzionali semplicemente perché l'ultima persona con cui il presidente ha parlato oggi non le gradiscono."

La stretta sulle armi annunciata da Trump arriva proprio nel giorno in cui riapre il liceo di Parkland in Florida, teatro della

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strage di San Valentino. Grande commozione nella cittadina e in tutta l'America per il ritorno a scuola degli studenti vittime dell'ultima strage.
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