Accuse a Trump dall'intelligence. Declassato Kushner, stop accesso ai dossier top secret: "Declassato, ma ancora in carica. Il genero e consigliere del presidente Donald Trump, Jared Kushner, resterà al suo posto alla Casa Bianca anche se gli è stato revocato il nullaosta di sicurezza per i dossier 'top secret'. Lo ha detto il vice portavoce della Casa Bianca, Raj Shah alla Cnn. "Sta facendo un grande lavoro per il presidente e continuerà con il suo incarico".
Rischia di deflagrare alla Casa Bianca la situazione all'interno dello staff dei consiglieri del tycoon, soprattutto per le crescenti tensioni verso Ivanka Trump e il marito. Jared Kushner ha dovuto subire un vero e proprio declassamento, con un 'downgrade' del nulla osta per la sicurezza chiesto dal capo di gabinetto John Kelly: in pratica a Kushner sarà impedito l'accesso a molti documenti sensibili dell'amministrazione, a partire da quelli 'top secret'. Tra le motivazioni forse anche quella del coinvolgimento di Kushner nel Russiagate.
Uno dei massimi vertici dell'intelligence americana, Mike Rogers, direttore della Nsa, accusa direttamente Donald Trump, dicendo che non sta facendo nulla per contrastare gli sforzi della Russia, che ha come chiaro obiettivo quello di continuare a interferire nelle elezioni americane: da quelle di metà mandato a novembre, in cui sarà rinnovato gran parte del Congresso, alle presidenziali del 2020. Rogers - che è anche il responsabile dello Us Cyber Command - in un'audizione a Capitol Hill ha risposto chiaramente ai senatori di non aver ricevuto alcun ordine o direttiva per fermare la persistente azione di disturbo di Mosca, né da parte di Trump né da parte del capo del Pentagono James Mattis. Rogers ha anche spiegato come, in base alle informazioni raccolte dagli 007 della Nsa, il presidente russo Vladimir Putin sia arrivato alla conclusione di "rischiare ben poco" per l'offensiva lanciata sia sui social media sia attraverso una serie di cyber attacchi. Offensiva tesa a diffondere fake news e a influenzare l'opinione pubblica e l'elettorato americani.
"E' chiaro, quello che abbiamo fatto finora non è stato abbastanza", con i russi che finora "non hanno pagato un prezzo tale da modificare il loro atteggiamento", ha denunciato il capo della Nsa, che alcune settimane fa ha annunciato l'addio al suo incarico in primavera, poco prima della scadenza naturale. Forse per questo in una delle ultime sue audizioni in Congresso ha voluto togliersi più di un sassolino dalla scarpa. "Non ho ricevuto nessun ordine per contrastare le interferenze russe - ha affermato Rogers - e io per fare questo ho bisogno di una decisione politica. Una decisione in cui si indica la direzione da seguire. E fondamentalmente è il presidente che deve prendere questa decisione, in conformità con le raccomandazioni del segretario alla difesa".
L'ira dei democratici a Capitol Hill non si è fatta attendere, contro un presidente da sempre sospettato di avere legami con gli ambienti del Cremlino e che ancora nelle ultime ore è tornato ad attaccare con veemenza su Twitter le indagini del procuratore speciale Robert Mueller, parlando nuovamente di "caccia alle streghe", negando ogni collusione con Mosca e accusando gli investigatori di essere politicizzati e faziosi.
Grande imbarazzo alla Casa Bianca, con la portavoce Sarah Sanders costretta a respingere le accuse e a difendere il presidente Trump: "Noi stiamo esaminando modi differenti" per contrastare le interferenze russe. Poi ancora una volta un attacco all'ex presidente Barack Obama criticato per non aver fatto nulla prima delle presidenziali del 2016: "Noi stiamo usando altri modi per mettere sotto pressione Mosca"."
Rischia di deflagrare alla Casa Bianca la situazione all'interno dello staff dei consiglieri del tycoon, soprattutto per le crescenti tensioni verso Ivanka Trump e il marito. Jared Kushner ha dovuto subire un vero e proprio declassamento, con un 'downgrade' del nulla osta per la sicurezza chiesto dal capo di gabinetto John Kelly: in pratica a Kushner sarà impedito l'accesso a molti documenti sensibili dell'amministrazione, a partire da quelli 'top secret'. Tra le motivazioni forse anche quella del coinvolgimento di Kushner nel Russiagate.
Uno dei massimi vertici dell'intelligence americana, Mike Rogers, direttore della Nsa, accusa direttamente Donald Trump, dicendo che non sta facendo nulla per contrastare gli sforzi della Russia, che ha come chiaro obiettivo quello di continuare a interferire nelle elezioni americane: da quelle di metà mandato a novembre, in cui sarà rinnovato gran parte del Congresso, alle presidenziali del 2020. Rogers - che è anche il responsabile dello Us Cyber Command - in un'audizione a Capitol Hill ha risposto chiaramente ai senatori di non aver ricevuto alcun ordine o direttiva per fermare la persistente azione di disturbo di Mosca, né da parte di Trump né da parte del capo del Pentagono James Mattis. Rogers ha anche spiegato come, in base alle informazioni raccolte dagli 007 della Nsa, il presidente russo Vladimir Putin sia arrivato alla conclusione di "rischiare ben poco" per l'offensiva lanciata sia sui social media sia attraverso una serie di cyber attacchi. Offensiva tesa a diffondere fake news e a influenzare l'opinione pubblica e l'elettorato americani.
"E' chiaro, quello che abbiamo fatto finora non è stato abbastanza", con i russi che finora "non hanno pagato un prezzo tale da modificare il loro atteggiamento", ha denunciato il capo della Nsa, che alcune settimane fa ha annunciato l'addio al suo incarico in primavera, poco prima della scadenza naturale. Forse per questo in una delle ultime sue audizioni in Congresso ha voluto togliersi più di un sassolino dalla scarpa. "Non ho ricevuto nessun ordine per contrastare le interferenze russe - ha affermato Rogers - e io per fare questo ho bisogno di una decisione politica. Una decisione in cui si indica la direzione da seguire. E fondamentalmente è il presidente che deve prendere questa decisione, in conformità con le raccomandazioni del segretario alla difesa".
L'ira dei democratici a Capitol Hill non si è fatta attendere, contro un presidente da sempre sospettato di avere legami con gli ambienti del Cremlino e che ancora nelle ultime ore è tornato ad attaccare con veemenza su Twitter le indagini del procuratore speciale Robert Mueller, parlando nuovamente di "caccia alle streghe", negando ogni collusione con Mosca e accusando gli investigatori di essere politicizzati e faziosi.
Grande imbarazzo alla Casa Bianca, con la portavoce Sarah Sanders costretta a respingere le accuse e a difendere il presidente Trump: "Noi stiamo esaminando modi differenti" per contrastare le interferenze russe. Poi ancora una volta un attacco all'ex presidente Barack Obama criticato per non aver fatto nulla prima delle presidenziali del 2016: "Noi stiamo usando altri modi per mettere sotto pressione Mosca"."
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