Italiani sempre più razzisti, crescono le violenze contro rom e musulmani - Wired: "Le violenze razziste non accennano a diminuire nella multietnica Italia. Due studi mettono a confronto la crescita delle discriminazioni nel Bel Paese. Da una parte Vox – Osservatorio italiano sui diritti ha monitorato due milioni di tweet per creare “la mappa dell’intolleranza”, specchio di un popolo web abituato a insultare donne, omosessuali, immigrati, ebrei e diversamente abili. Con dati più politici, invece, il Terzo Libro bianco sul razzismo in Italia, dove la associazione di ricerca romana Lunaria racconta di un Paese in cui gli atti discriminatori sono passati da 156 nel 2011 a 998 lo scorso anno, per un totale di oltre 2500 episodi registrati lungo i quattro anni dello studio.
Il lavoro di Vox invece, che ha coinvolto le università di Milano, Roma e Bari, ha voluto identificare le aree dove odio razziale, omofobia e intolleranza sono più diffusi. Il risultato finale sono state cinque mappe termografiche capaci di evidenziare la concentrazione del fenomeno. Più colpite sono le donne, contro le quali si concentra la maggiore parte dei commenti intolleranti, tanto che in 8 mesi sono stati rilevati 1.102.494 tweet misogini, con picchi in Lombardia, Friuli, Campania, tra il sud dell’Abruzzo e il nord della Puglia e il Salento.
“La distribuzione dell’intolleranza è polarizzata soprattutto al Nord e al Sud – si legge sul report- poco riscontro invece nelle zone del centro come Toscana, Umbria, Emilia-Romagna”. Uno studio che non può non dedicare spazio al fenomeno dell’omofobia, visto che “tre persone Lgbt su quattro – secondo i dati riportati nel rapporto – dichiarano di aver subito forme di discriminazione o di pregiudizio nel corso della loro vita”. Tanto che il 61% degli omosessuali ha paura a camminare con il proprio partner mano nella mano, e nasconde il proprio orientamento sessuale sul lavoro (36%) o a scuola (76%).
Sotto tiro anche la disabilità (quasi 480mila tweet rilevati in otto mesi) con picchi in Lombardia e Campania. Una situazione che si capovolge per quanto riguarda l’antisemitismo, presente soprattutto in Lazio e centro Italia, ma anche in alcune zone del Nord e del Sud Italia. In Abruzzo il picco di geolocalizzazione dei tweet. Mappati anche i termini e le offese più frequenti sui social network: “rabbino“, “usuraio” e “giudeo“. Non a caso secondo l’Osservatorio antisemitismo della Fondazione CDEC (citato nel rapporto di Vox) il 24% degli italiani ha un pregiudizio antiebraico"
Il lavoro di Vox invece, che ha coinvolto le università di Milano, Roma e Bari, ha voluto identificare le aree dove odio razziale, omofobia e intolleranza sono più diffusi. Il risultato finale sono state cinque mappe termografiche capaci di evidenziare la concentrazione del fenomeno. Più colpite sono le donne, contro le quali si concentra la maggiore parte dei commenti intolleranti, tanto che in 8 mesi sono stati rilevati 1.102.494 tweet misogini, con picchi in Lombardia, Friuli, Campania, tra il sud dell’Abruzzo e il nord della Puglia e il Salento.
“La distribuzione dell’intolleranza è polarizzata soprattutto al Nord e al Sud – si legge sul report- poco riscontro invece nelle zone del centro come Toscana, Umbria, Emilia-Romagna”. Uno studio che non può non dedicare spazio al fenomeno dell’omofobia, visto che “tre persone Lgbt su quattro – secondo i dati riportati nel rapporto – dichiarano di aver subito forme di discriminazione o di pregiudizio nel corso della loro vita”. Tanto che il 61% degli omosessuali ha paura a camminare con il proprio partner mano nella mano, e nasconde il proprio orientamento sessuale sul lavoro (36%) o a scuola (76%).
Sotto tiro anche la disabilità (quasi 480mila tweet rilevati in otto mesi) con picchi in Lombardia e Campania. Una situazione che si capovolge per quanto riguarda l’antisemitismo, presente soprattutto in Lazio e centro Italia, ma anche in alcune zone del Nord e del Sud Italia. In Abruzzo il picco di geolocalizzazione dei tweet. Mappati anche i termini e le offese più frequenti sui social network: “rabbino“, “usuraio” e “giudeo“. Non a caso secondo l’Osservatorio antisemitismo della Fondazione CDEC (citato nel rapporto di Vox) il 24% degli italiani ha un pregiudizio antiebraico"
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