Ucraina, bombe su stazione a Donetsk: 4 morti. Minsk, si cerca l'intesa per tregua - Il Fatto Quotidiano: "Parte sotto i peggiori auspici la giornata del vertice di Minsk in cui le diplomazie internazionali sono chiamate a cercare le condizioni per un cessate il fuoco nell’est dell’Ucraina. A poche ore dalla ripresa dei colloqui in Bielorussia, a Donetsk un colpo di artiglieria ha centrato una stazione di autobus, uccidendo almeno 4 persone e lasciando a terra diversi feriti. Lo riferiscono le autorità dell’autoproclamata Repubblica popolare della città. I proiettili sono caduti su una stazione di mezzi pubblici, colpendo due autobus che sono stati completamente distrutti, e sull’ingresso di una fabbrica metallurgica. Le autorità filorusse di Donetsk hanno attribuito l’attacco a “un gruppo di esplorazione e sabotaggio” delle forze armate ucraine. Ieri almeno 15 persone erano morte e altre 63 erano rimaste ferite in un bombardamento con missili nella città di Kramatorsk, 100 chilometri a nord di Donetsk, controllata dalle forze governative.
“È un disastro, è un crimine contro l’umanità” – ha definito l’accaduto il presidente ucraino Petro Poroshenko, che ha visitato nella notte la sede dell’esercito nella città – siamo a quasi 50 chilometri dalla linea del fronte e i ribelli e terroristi appoggiati dalla Russia attaccano civili, attaccano la città pacifica di Kramatorsk, è assolutamente inaccettabile”. “Questi crimini – ha aggiunto – dovrebbero essere puniti. Chiediamo un cessate il fuoco immediato e senza condizioni, la chiusura della frontiera e il ritiro di tutti i soldati stranieri dal territorio ucraino”.
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Gli occhi del mondo sono puntati sul vertice di Minsk. Il cosiddetto gruppo di contatto sull’Ucraina, composto da rappresentanti di Kiev, Mosca, separatisti filorussi e Osce, riprenderà oggi in Bielorussia. Ieri le delegazioni si erano incontrate per cercare di raggiungere un accordo per mettere fine al conflitto nell’est dell’Ucraina. Il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel si sentiranno stamattina al telefono per decidere se andare a Minsk. Lo ha riferito il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius in un’intervista alla radio France Inter. I colloqui, ha affermato Fabius, “saranno decisivi” perché “in gioco è la pace”. I due obiettivi principali dei negoziati, ha spiegato, è trovare un compromesso e assicurarsi che non sia “solo un accordo sulla carta, ma che si traduca” in un reale cessate il fuoco, a differenza di quanto accaduto a settembre scorso.
Si fa sempre più difficile la situazione nell’area di Debaltseve, dove – secondo il portavoce militare di Kiev - 19 soldati ucraini sono stati uccisi in attacchi di separatisti filorussi. Altri 78 soldati ucraini sono rimasti feriti in attacchi con artiglieria e razzi, e negli scontri vicino alla città, un importante nodo ferroviario che le truppe governative stanno difendendo. Nella ‘sacca’ di Debaltseve – importante snodo ferroviario a metà strada tra le roccaforti separatiste di Donetsk e Lugansk – vi sarebbero circondati tra i 5 e gli 8mila i soldati governativi, stando agli stessi ribelli."
“È un disastro, è un crimine contro l’umanità” – ha definito l’accaduto il presidente ucraino Petro Poroshenko, che ha visitato nella notte la sede dell’esercito nella città – siamo a quasi 50 chilometri dalla linea del fronte e i ribelli e terroristi appoggiati dalla Russia attaccano civili, attaccano la città pacifica di Kramatorsk, è assolutamente inaccettabile”. “Questi crimini – ha aggiunto – dovrebbero essere puniti. Chiediamo un cessate il fuoco immediato e senza condizioni, la chiusura della frontiera e il ritiro di tutti i soldati stranieri dal territorio ucraino”.
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Gli occhi del mondo sono puntati sul vertice di Minsk. Il cosiddetto gruppo di contatto sull’Ucraina, composto da rappresentanti di Kiev, Mosca, separatisti filorussi e Osce, riprenderà oggi in Bielorussia. Ieri le delegazioni si erano incontrate per cercare di raggiungere un accordo per mettere fine al conflitto nell’est dell’Ucraina. Il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel si sentiranno stamattina al telefono per decidere se andare a Minsk. Lo ha riferito il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius in un’intervista alla radio France Inter. I colloqui, ha affermato Fabius, “saranno decisivi” perché “in gioco è la pace”. I due obiettivi principali dei negoziati, ha spiegato, è trovare un compromesso e assicurarsi che non sia “solo un accordo sulla carta, ma che si traduca” in un reale cessate il fuoco, a differenza di quanto accaduto a settembre scorso.
Si fa sempre più difficile la situazione nell’area di Debaltseve, dove – secondo il portavoce militare di Kiev - 19 soldati ucraini sono stati uccisi in attacchi di separatisti filorussi. Altri 78 soldati ucraini sono rimasti feriti in attacchi con artiglieria e razzi, e negli scontri vicino alla città, un importante nodo ferroviario che le truppe governative stanno difendendo. Nella ‘sacca’ di Debaltseve – importante snodo ferroviario a metà strada tra le roccaforti separatiste di Donetsk e Lugansk – vi sarebbero circondati tra i 5 e gli 8mila i soldati governativi, stando agli stessi ribelli."
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