Sono Charlie? «Afronline - The Voice Of Africa: "Io non sono Charlie perché sono turbato dalla folla per lo più bianchi liberali della classe media che sono scesi in piazza a Parigi per protestare contro gli omicidi, molti dei quali apparentemente sentono la loro cultura ed i valori sono superiori agli altri. Molti di loro anche godere dei privilegi di essere classe bianchi e medio a Parigi, una città in cui molti dei lavori meno pagati è fatto da africani, tra cui Nord musulmani africani.
Sono Charlie perché nessuno ha un diritto inerente alla tutela della dignità della loro identità religiosa o nazionale, sotto la minaccia di esecuzione. Ad esempio, tutti noi dovremmo essere in grado di criticare e perfino ridicolizzare l'Islam, il cristianesimo, l'ebraismo e la fede quando i suoi Scritture sono usate per giustificare violazioni dei diritti umani contro le donne o le persone gay e lesbiche.
Io non sono Charlie perché il razzismo è diffusa in Francia, e cinque milioni di francesi votato per il Fronte Nazionale lo scorso anno, un partito di estrema destra, che accusa gli immigrati, la maggior parte dei quali sono il nero, per i mali della società francese. E credo che gli editori di Charlie Hebdo hanno giocato in quel razzismo invocando stereotipi culturali, intenzionalmente o meno."
Sono Charlie perché nessuno ha un diritto inerente alla tutela della dignità della loro identità religiosa o nazionale, sotto la minaccia di esecuzione. Ad esempio, tutti noi dovremmo essere in grado di criticare e perfino ridicolizzare l'Islam, il cristianesimo, l'ebraismo e la fede quando i suoi Scritture sono usate per giustificare violazioni dei diritti umani contro le donne o le persone gay e lesbiche.
Io non sono Charlie perché il razzismo è diffusa in Francia, e cinque milioni di francesi votato per il Fronte Nazionale lo scorso anno, un partito di estrema destra, che accusa gli immigrati, la maggior parte dei quali sono il nero, per i mali della società francese. E credo che gli editori di Charlie Hebdo hanno giocato in quel razzismo invocando stereotipi culturali, intenzionalmente o meno."
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