sabato 31 gennaio 2015

Ed Husain: "Basta ambiguità, noi musulmani dobbiamo dire no all'estremismo" - Repubblica.it

Ed Husain: "Basta ambiguità, noi musulmani dobbiamo dire no all'estremismo" - Repubblica.it: Finalmente "ONESTA' INTELLETTUALE" >>>>>"LA responsabilità nella diffusione dell'estremismo è anche nostra, dei musulmani. Ma il tempo delle ambiguità è finito. Dobbiamo agire, agire adesso". Quando cita l'estremismo Ed Husain sa di cosa parla: egli stesso è un ex salafita, attivista di gruppi banditi in Gran Bretagna perché considerati terroristici, come Hamat-e-Islami, Hizb ut-Tahrir, e dei Fratelli musulmani. Il suo libro "The islamist" è considerato uno dei testi fondamentali per capire la diffusione dell'estremismo fra i giovani. Oggi membro del Council of Foreign relations e consigliere della Tony Blair Faith Foundation, è una della voci più ascoltate sui rapporti fra mondo musulmano e Occidente, editorialista, fra gli altri, del New York Times, Guardian e Financial Times.

Signor Husain, fra le fila dei jihadisti siriani ci sono moltissimi europei. Partendo dalla sua esperienza personale può spiegarci perché un ragazzo a un certo punto sceglie il terrorismo?
"Il fascino dell'estremismo è molto forte. I giovani vogliono cambiare il mondo, vogliono risposte e le vogliono subito. Non ascoltano chi prende tempo, chi promette lavoro o cambiamenti nel futuro. Il loro mondo è adesso. Ai ragazzi musulmani i salafiti offrono risultati immediati: vai in Siria, combatti e vedrai il cambiamento. Spara a Parigi e vedrai un effetto subito, perché la gente avrà paura. In più c'è l'idea che quello che fanno sarà premiato da Dio. Se vogliono bilanciare questo tipo di messaggi, i musulmani devono cambiare il modo in cui raccontano la storia, cominciare a chiamare queste persone assassini, non martiri. Non possiamo lasciare che siano loro definire l'Islam".

Dal suo tono deduco che i leader musulmani a suo giudizio non stanno prendendo abbastanza le distanze dal terrorismo..
"Dovrebbero fare di più. Se avessero fatto abbastanza non ci sarebbe più questo problema. Se oggi il terrorismo è così forte è anche perché per molti anni i leader musulmani hanno detto che i terroristi sbagliavano si, ma... Ecco il problema sta nel "ma". È quel "ma" che ha creato il terreno politico per la diffusione del terrorismo. I leader musulmani dovrebbero avere il coraggio di prendere posizioni più forti, denunciare se conoscono qualcuno che ha fatto una scelta di estremismo, non mostrare simpatia o girare la testa dall'altra parte. Fra i musulmani c'è ancora chi chiama i jihadisti siriani "combattenti per la libertà". Non va bene. Chi conosce un jihadista dovrebbe immediatamente denunciarlo, come farebbe per un pedofilo o uno stupratore".

Parole come le sue non piacciono a molti musulmani, che sono stanchi di sentirsi chiamati in causa ogni volta che qualcuno uccide in nome della comune religione.
"Mi spiego meglio: io penso che quelli che hanno la pretesa di rappresentare la comunità sulla stampa o in televisione devono prendere posizioni forti, altrimenti danno ossigeno all'estremismo. Ma le persone normali di fede musulmana che vivono in Europa hanno tutte le ragioni di essere furiose: gli attentati come quelli di Parigi sono un attacco anche a loro e alla loro libertà. C'è una battaglia di idee che divide l'Islam oggi. Se i radicali parlano solo la lingua della religione è con la religione che dobbiamo sconfiggerli, dimostrando che i valori a cui fanno riferimento sono sbagliati. È una sfida per il futuro stesso dell'Islam, è il momento di affrontarla"."


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