Teheran e quel nuovo monumento dedicato ai 15 caduti ebrei - Corriere.it: "Ebrei amici miei. A Teheran è comparso un muretto di grandi lastre squadrate, stile pietra di Gerusalemme. In cima, spicca il disegno stilizzato d’una menorah, il candelabro a sette bracci. Sotto, si leggono quindici nomi. I quindici ebrei caduti nella lunga guerra all’Iraq, anni ‘80. Che non hanno mai aderito alle coalizioni occidentali, che non volavano con la stella di David a bombardare i reattori di Saddam: combattevano per l’Iran. C’è voluto un quarto di secolo. Di tolleranza e diffidenza. Ma alla fine il regime degli ayatollah s’è deciso e un vicepresidente del suo Parlamento, con una cerimonia ufficiale, questa settimana ha scoperto il più inatteso dei monumenti. Dedicato ai figli d’un popolo che fino a qualche anno fa si voleva cancellare dalla faccia della terra, negandone perfino l’Olocausto. Contrordine fedeli: «La presa di posizione degli ebrei iraniani nel sostenere la Repubblica islamica e la loro obbedienza alla Guida suprema – ha proclamato Mohammed Abuturabi Fard – sono la prova dei legami che derivano dalle sacre religioni». Perché in Iran nessuno ce l’ha con gli ebrei, ha rassicurato il vicepresidente. Casomai col “regime sionista”. E coi suoi “atroci delitti”. E col “comportamento inumano e violento” del suo premier Bibi Netanyahu. E con le “eccessive richieste” israeliane - leggi: il negoziato sul nucleare - veicolate dall’America. Antisionisti insomma: antisemiti, giammai.
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