L’Egitto cerca la pacificazione: assolti 66 Fratelli Musulmani | Spondasud: "Decine di sostenitori del deposto presidente islamico Mohamed Morsi accusati di partecipazione alle violenze seguite al sanguinoso sgombero dei sit-in pro-Morsi nell’agosto del 2013 al Cairo, sono stati assolti oggi in diversi processi. La Corte d’Assise di Assiut, nel Medio Egitto, ha assolto 66 membri dei Fratelli musulmani e condannato altri 36 a pene dai 3 ai 15 anni di prigione. Lo si apprende da fonti giudiziarie. Arrestati subito dopo lo sgombero delle piazze pro-Morsi, Rabaa e Nahda, al Cairo, erano stati accusati di aver dato fuoco a commissariati di polizia, chiese, negozi e al club dei giudici di Assiut.
Altri 30 pro-Morsi sono stati assolti dalla Corte d’Assise del Cairo, così come un centinaio (di cui 80 in contumacia) da un tribunale di Kafr el Sheikh, nel Delta del Nilo. I primi erano accusati di violenze nel quartiere di Muqattam, sempre in seguito alla dispersione dei sit-in pro-Morsi del 2013, mentre il secondo gruppo aveva partecipato a manifestazioni non autorizzate negli ultimi mesi. Lo si apprende da fonti giudiziarie.
Le assoluzioni nei processi contro i Fratelli musulmani, dichiarati un anno fa “organizzazione terroristica”, sono molto rare nell’Egitto attuale. Dalla deposizione di Morsi da parte delle forze militari allora guidate da Abdel Fattah al Sisi, oggi presidente della Repubblica, migliaia di sostenitori e leader della Confraternita sono stati arrestati. In centinaia sono stati condannati a pene che vanno da qualche anno di prigione fino all’esecuzione capitale.
Sebbene le manifestazioni anti-governative siano aumentate di numero nello scorso mese di novembre (714 in tutto l’Egitto, secondo un rapporto dell’International Development Center ripreso dalla stampa egiziana), la partecipazione alle proteste non autorizzate è diminuita sensibilmente anche per le repressioni, spesso sanguinose, da parte della polizia. Il Paese si prepara tuttavia al quarto anniversario della rivolta anti-Mubarak del 25 gennaio 2011, quando potrebbe rialzarsi la tensione, anche alla luce del recente proscioglimento dell’ex rais nel processo per la morte di centinaia di manifestanti durante la ‘primavera egiziana’. Le assoluzioni di oggi potrebbero essere un segnale per attenuare la tensione."
Altri 30 pro-Morsi sono stati assolti dalla Corte d’Assise del Cairo, così come un centinaio (di cui 80 in contumacia) da un tribunale di Kafr el Sheikh, nel Delta del Nilo. I primi erano accusati di violenze nel quartiere di Muqattam, sempre in seguito alla dispersione dei sit-in pro-Morsi del 2013, mentre il secondo gruppo aveva partecipato a manifestazioni non autorizzate negli ultimi mesi. Lo si apprende da fonti giudiziarie.
Le assoluzioni nei processi contro i Fratelli musulmani, dichiarati un anno fa “organizzazione terroristica”, sono molto rare nell’Egitto attuale. Dalla deposizione di Morsi da parte delle forze militari allora guidate da Abdel Fattah al Sisi, oggi presidente della Repubblica, migliaia di sostenitori e leader della Confraternita sono stati arrestati. In centinaia sono stati condannati a pene che vanno da qualche anno di prigione fino all’esecuzione capitale.
Sebbene le manifestazioni anti-governative siano aumentate di numero nello scorso mese di novembre (714 in tutto l’Egitto, secondo un rapporto dell’International Development Center ripreso dalla stampa egiziana), la partecipazione alle proteste non autorizzate è diminuita sensibilmente anche per le repressioni, spesso sanguinose, da parte della polizia. Il Paese si prepara tuttavia al quarto anniversario della rivolta anti-Mubarak del 25 gennaio 2011, quando potrebbe rialzarsi la tensione, anche alla luce del recente proscioglimento dell’ex rais nel processo per la morte di centinaia di manifestanti durante la ‘primavera egiziana’. Le assoluzioni di oggi potrebbero essere un segnale per attenuare la tensione."
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