sabato 20 dicembre 2014

La Stampa - Ucraina, il Papa celebra i 25 anni della rinascita greco-cattolica

La Stampa - Ucraina, il Papa celebra i 25 anni della rinascita greco-cattolica: "Papa Francesco ha inviato un suo “ambasciatore” speciale, il cardinale di Vienna Christoph Schoenborn, per celebrare insieme con la Chiesa greco-cattolica il 25° anniversario del suo ritorno alla legalità. I greco-cattolici, spregiativamente definiti “uniati”, nati come Chiesa alcuni secoli fa, sono stati cancellati da Stalin subito dopo la Seconda Guerra mondiale. Vescovi, clero e fedeli sono stati imprigionati e uccisi, e tutte le proprietà (fedeli compresi) passati alla Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca.

La missione del cardinale Schoenborn è stata salutata con calore dai greco-cattolici. «Con questo gesto – ha dichiarato l’arcivescovo metropolita Sviastolav Shevchuk – papa Francesco vuole esprimere la sua solidarietà al popolo ucraino, che sta soffrendo così duramente». La Chiesa ucraina ricorda lo storico incontro di Giovanni Paolo II con l’allora leader sovietico Gorbacev, venticinque anni orsono,  che segnò il graduale riemergere della Chiesa dalle catacombe.

Il cardinale Schoenborn incontrerà anche il Presidente ucraino «per discutere lo stato delle relazioni Chiesa-Stato nel Paese, per ricordare quel momento nella libertà della Chiesa, e allo stesso tempo per definire i passi ulteriori che devono essere compiuti dal governo così che la vita della Chiesa greco-cattolica nell’Ucraina libera sia in armonia con gli standard e le norme internazionali ed europei». Inoltre Schoenborn avrà un incontro con il Consiglio delle Chiese e delle Organizzazioni religiose di tutta l’Ucraina, e incontrerà profughi e militari feriti provenienti dalla parte orientale del Paese, dove i filorussi con l’appoggio e l’aiuto di Mosca combattono l’esercito ucraino. Questa sera vi sarà una Veglia solenne nella cattedrale della Resurrezione, con il motto “Non temere, abbi fede”.

Del conflitto ucraino-russo ha parlato nei giorni scorsi il “ministro degli Esteri” vaticano, mons. Dominique Mamberti, al XXI Consiglio ministeriale dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce), a Basilea.

«La Santa Sede ha seguito molto da vicino – ha dichiarato mons. Mamberti – e con profonda preoccupazione gli sviluppi preoccupanti in Ucraina. La Chiesa cattolica e il santo Padre sono vicini a coloro che soffrono e sono esposti a violazioni dei loro fondamentali diritti umani e libertà, in particolare il diritto a vivere in dignità e senza paura».

Mons. Mamberti ha ricordato «la perdita in vite umane, le sofferenze e le violazioni dei diritti fondamentali, e gli enormi danni materiali che hanno già colpito troppi cittadini ucraini». La convinzione del Papa e della Santa Sede è che si deve risolvere questo conflitto «attraverso il dialogo e i negoziati, non solo a beneficio dei diretti interessati ma anche per il bene della più ampi comunità internazionale».

Mons. Mamberti ha ricordato gli appelli di papa Francesco, e l’esistenza di strumenti giuridici, a livello di Osce, per affrontare la situazione. Ma «Sfortunatamente l’evidenza ha dimostrato che anche i migliori strumenti sono inefficaci se non c’è sufficiente volontà politica per applicarli in buona fede». "


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