Aspettando l'enciclica “green” di papa Francesco | Europa Quotidiano: "Il volume, pubblicato dalla Libreria editrice vaticana, riassume nel titolo, Il sorriso di tenerezza (320 pagine, 26 euro), sia una metafora di Simone Weil, secondo la quale il sorriso di Gesù risplende nella bellezza della terra, sia i termini e la chiave di riflessione che papa Francesco ci invita a fare sulla responsabilità ciascuno di «custodire» la natura. Anche oggi papa Bergoglio, nel messaggio inviato al prossimo vertice del G20 in programma dal 15 al 16 novembre in Australia, ha parlato di «costante aggressione all’ambiente naturale, risultato di uno sfrenato consumismo» che produrrà «una serie di conseguenze per l’economia mondiale».
Composto da scritti e immagini, Il sorriso di tenerezza è uno di quei libri da mettere sul comodino e sfogliare lentamente, lasciando i pensieri accavallarsi, maturare. I testi, divisi in undici capitoli, «appartengono – spiega Portoghesi – a epoche diverse, lungo un percorso di quasi tremila anni. Vicini o lontani nel tempo, però, tutti sono di grande attualità perché riguardano il rapporto tra l’uomo e il creato in un periodo in cui alla cura e all’utilizzo equilibrato si è sostituito lo sfruttamento e la rapina, con il risultato di far sì che ogni generazione lasci alla successiva un ambiente di vita peggiorato e impoverito».
Si va dall’Antico testamento, passando per la patristica, la cultura medioevale, il romanticismo, al magistero degli ultimi pontefici, per un excursus storico attraverso la cultura ebraico-cristiana che inevitabilmente comporta una selezione ma che – come osserva nel volume il cardinale Raffaele Farina, archivista e bibliotecario emerito dell’Archivio segreto vaticano e della Biblioteca apostolica e braccio destro di papa Francesco nella riforma dello Ior – «offre le prove» che non è stato lo spirito di questa cultura ad «aver guidato l’umanità verso l’attuale rapporto conflittuale con la natura, ma piuttosto l’oblio di una tradizione religiosa che vedeva nei beni della terra beni ricevuti in dono da utilizzare con senso della misura e non da devastare e sprecare».
Le scelte dell’architetto sono affascinanti. Moltissimi gli autori citati. Paolo Portoghesi, annota ancora il cardinale Farina, vede la natura «come un grande libro da sfogliare, con appassionata dedizione, per rintracciare in ogni sua pagina l’impronta del Creatore».
Questa antologia parla sostanzialmente di “bellezza”, di “armonia”, senza nascondere le «crudeltà» o le «dissonanze» che ci sono nel creato. Ma soprattutto sembra voler ricompattare i cristiani attorno alla mission di poter essere in prima fila tra coloro che cercano di difendere la natura.
Per Il sorriso di tenerezza è prevista a Roma una doppia presentazione. Dopodomani, giovedì 13 novembre, alle ore 17, sarà presentato presso l’Accademia di San Luca a palazzo Carpegna dal cardinale Farina, insieme a Vittorio Sgarbi, Giuseppe Pullara e al direttore della Lev don Giuseppe Costa. Venerdì, 14 novembre, alle 17.30, presso la Libreria internazionale Paolo VI in via di Propaganda 4, nell’ambito de “I venerdì di Propaganda: temi e autori”, Paolo Portoghesi ne parlerà con Neria De Giovanni."
Composto da scritti e immagini, Il sorriso di tenerezza è uno di quei libri da mettere sul comodino e sfogliare lentamente, lasciando i pensieri accavallarsi, maturare. I testi, divisi in undici capitoli, «appartengono – spiega Portoghesi – a epoche diverse, lungo un percorso di quasi tremila anni. Vicini o lontani nel tempo, però, tutti sono di grande attualità perché riguardano il rapporto tra l’uomo e il creato in un periodo in cui alla cura e all’utilizzo equilibrato si è sostituito lo sfruttamento e la rapina, con il risultato di far sì che ogni generazione lasci alla successiva un ambiente di vita peggiorato e impoverito».
Si va dall’Antico testamento, passando per la patristica, la cultura medioevale, il romanticismo, al magistero degli ultimi pontefici, per un excursus storico attraverso la cultura ebraico-cristiana che inevitabilmente comporta una selezione ma che – come osserva nel volume il cardinale Raffaele Farina, archivista e bibliotecario emerito dell’Archivio segreto vaticano e della Biblioteca apostolica e braccio destro di papa Francesco nella riforma dello Ior – «offre le prove» che non è stato lo spirito di questa cultura ad «aver guidato l’umanità verso l’attuale rapporto conflittuale con la natura, ma piuttosto l’oblio di una tradizione religiosa che vedeva nei beni della terra beni ricevuti in dono da utilizzare con senso della misura e non da devastare e sprecare».
Le scelte dell’architetto sono affascinanti. Moltissimi gli autori citati. Paolo Portoghesi, annota ancora il cardinale Farina, vede la natura «come un grande libro da sfogliare, con appassionata dedizione, per rintracciare in ogni sua pagina l’impronta del Creatore».
Questa antologia parla sostanzialmente di “bellezza”, di “armonia”, senza nascondere le «crudeltà» o le «dissonanze» che ci sono nel creato. Ma soprattutto sembra voler ricompattare i cristiani attorno alla mission di poter essere in prima fila tra coloro che cercano di difendere la natura.
Per Il sorriso di tenerezza è prevista a Roma una doppia presentazione. Dopodomani, giovedì 13 novembre, alle ore 17, sarà presentato presso l’Accademia di San Luca a palazzo Carpegna dal cardinale Farina, insieme a Vittorio Sgarbi, Giuseppe Pullara e al direttore della Lev don Giuseppe Costa. Venerdì, 14 novembre, alle 17.30, presso la Libreria internazionale Paolo VI in via di Propaganda 4, nell’ambito de “I venerdì di Propaganda: temi e autori”, Paolo Portoghesi ne parlerà con Neria De Giovanni."
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