Il dente del Giudizio (Universale) | Cultura | www.avvenire.it: "I restauri della Cappella Sistina (1979-1999) permisero di guardare le immagini molto da vicino e produssero una vastissima e dettagliata documentazione fotografica. Ciò è servito a molti storici per tentare nuovi approcci ermeneutici all’opera del Buonarroti. Eppure a tutti è sfuggito un particolare che a prima vista può sembrare di scarsa importanza me che si è rivelato fondamentale per entrare nella "teologia" michelangiolesca. Lo ha scoperto lo storico dell’arte e collaboratore di queste pagine Marco Bussagli, che pubblica la sua ricerca sotto un titolo esplicito: I denti di Michelangelo (Medusa, pp. 176, euro 19). I denti, proprio così.
A tutti è ben noto il volto della Sibilla Delfica, che è un po’ il simbolo degli affreschi. Ebbene, la bocca minuta e semiaperta lascia affiorare tre ampli incisivi al posto di due. Possibile che al maestro dell’anatomia artistica sia sfuggito questo particolare? Perché la chiostra dentaria normale ha due incisivi nell’arcata superiore, divisi dalla linea di simmetria dell’intero corpo. La presenza di un incisivo mediano, il quinto in totale, rientra nell’anomalia anatomica nota come hyperdontia, ovvero presenza di denti soprannumerari. Il quinto incisivo è chiamato mesiodens.
Allora la Sibilla è stata dipinta con questo difetto? Cosa curiosa, data la sua bellezza ideale, ma possibile. Senonché troviamo il mesiodens in altri volti: il monumentale Giona, diverse figure de «Gli Israeliti e il serpente di bronzo», qualcuno degli Ignudi, le figure di dannati e demoni del Giudizio Universale, l’aguzzino che alza la croce nella Crocifissione di san Pietro nella Cappella Paolina, la Furia degli Uffizi, il Laocoonte della Stanza segreta nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo, il disegno della cosiddetta «Ugly Cleopatra» di Casa Buonarroti, e altri ancora."
A tutti è ben noto il volto della Sibilla Delfica, che è un po’ il simbolo degli affreschi. Ebbene, la bocca minuta e semiaperta lascia affiorare tre ampli incisivi al posto di due. Possibile che al maestro dell’anatomia artistica sia sfuggito questo particolare? Perché la chiostra dentaria normale ha due incisivi nell’arcata superiore, divisi dalla linea di simmetria dell’intero corpo. La presenza di un incisivo mediano, il quinto in totale, rientra nell’anomalia anatomica nota come hyperdontia, ovvero presenza di denti soprannumerari. Il quinto incisivo è chiamato mesiodens.
Allora la Sibilla è stata dipinta con questo difetto? Cosa curiosa, data la sua bellezza ideale, ma possibile. Senonché troviamo il mesiodens in altri volti: il monumentale Giona, diverse figure de «Gli Israeliti e il serpente di bronzo», qualcuno degli Ignudi, le figure di dannati e demoni del Giudizio Universale, l’aguzzino che alza la croce nella Crocifissione di san Pietro nella Cappella Paolina, la Furia degli Uffizi, il Laocoonte della Stanza segreta nella Sagrestia Nuova di San Lorenzo, il disegno della cosiddetta «Ugly Cleopatra» di Casa Buonarroti, e altri ancora."
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